Mia indissolubile compagna
- Autore: Salvatore Satta
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2018
“Laura, mia indissolubile compagna, io ti benedico per queste gioie improvvise che mi giungono dal tuo ricordo. Ogni lettera che leggo è un rivivere il tempo immemorabile che abbiamo insieme trascorso, ignoti prima l’uno all’altro, poi improvvisamente svelati nel nostro comune destino. Io credo che se questa gioia dovesse durare a lungo, di Bob non troveresti un giorno altro che il mito quasi pagano, poiché mi dissolverei in te, e altra sorte per me non vorrei”.
L’epistola citata ˗ dove Bob è diminutivo di Bobore ovvero Salvatore in sardo ˗ dà il titolo a “Mia indissolubile compagna”, libro di Salvatore Satta curato dalla critica letteraria, giornalista e docente Angela Guiso per la casa editrice Ilisso (2018, pp. 344, euro 11,00) che racchiude 120 missive attualmente conservate nel FASS (Fondo Autografi Scrittori Sardi Moderni e Contemporanei) presso la Biblioteca Interfacoltà degli Studi Umanistici dell’Università di Sassari. La saggista le ha trascritte indicando nel testo un numero progressivo in base all’ordine cronologico e, dopo un’intensa prefazione, a cui si aggiunge la scheda biografica e bibliografica, spiega i dettagli del suo minuzioso lavoro in una specifica nota.
La fitta corrispondenza in questione fu inviata tra il 1938 e il 1971 da Salvatore Satta (Nuoro, 1902 - Roma, 1975) giurisperito, autore di numerose pubblicazioni che culmineranno con il “Commentario al Codice di Procedura Civile”, professore universitario e scrittore, all’allora fidanzata, poi divenuta moglie, Laura Boschian, triestina, conosciuta all’Università di Padova dov’era assistente volontaria alla Cattedra di Letteratura Russa. Messaggi a tratti dolci e teneri, a tratti struggenti e malinconici provenienti da un trentaseienne innamorato, sempre attento e premuroso, non solo verso Laura ma anche nei confronti di parenti e amici, che non ha paura di mostrare le proprie debolezze e le proprie paure. Pur molto impegnato nella vita accademica non dimentica mai di scrivere alla sua amata anche nei ritagli di tempo:
“Preparati ai grandi nostri discorsi. Ho l’anima piena, traboccante, come la tua. Laura, ti amo. E ti tendo di lontano le mani”.
Nel rivolgersi alla sua interlocutrice fa spesso uso di citazioni letterarie oppure si immedesima in un personaggio narrativo di volta in volta differente. Divenuto poi marito e padre userà affettuosamente lasciare bigliettini sparsi per la casa ai suoi familiari, che sempre Ilisso ha pubblicato nel 2015 col titolo “Padrigali mattutini”, a cura di Valerio Magrelli.
“Mia indissolubile compagna” restituisce a chi legge il profilo di un uomo dall’elevata caratura non solo giuridica ma etica e morale. Allo stesso tempo fornisce una preziosa testimonianza storica ˗ con sullo sfondo, per gran parte del carteggio, il secondo conflitto mondiale ˗ e letteraria in quanto emerge con forza la sua attitudine alla scrittura, considerando che aveva alle spalle il suo primo romanzo, “La veranda”, e inoltre perché in anticipo di trent’anni, sia nei contenuti che nei personaggi, del capolavoro “Il giorno del giudizio”. Di quest’ultima opera, pubblicata postuma nel 1977, è stata fatta una recente rielaborazione da parte dello stesso editore grazie a una settantina di documenti inediti portati alla luce da Angela Guiso.
Concludiamo con l’opinione di Salvatore Satta in merito all’importanza, per le giovani menti, della cultura filologica, riportata in una delle numerose note a piè di pagina presenti in “Mia indissolubile compagna”; parole che danno il senso della sua completezza e profondità intellettuale:
“Non misurate col denaro ciò che gli studi umani possono dare, fate che essi non siano negletto privilegio di pochi, ma il patrimonio comune del popolo, poiché in tal modo, e soltanto in tal modo, voi potrete affrettare l’avvento della vera, della santa, della liberatrice democrazia”.
Chiude il testo un’interessante intervista a Claudio Delitala, figlio del penalista Giacomo, che fu caro amico del giurista.
Mia indissolubile compagna. Lettere a Laura Boschian 1938-1971
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E’ un bel libro ma purtroppo non e’ facile trovarlo. Sono andato alla presentazione a Perdasdefogu ma non sono riuscito a trovarlo per l ’ acquisto. Come si puo’