Tutti conosciamo Miguel de Cervantes come padre di un caposaldo della letteratura internazionale, il Don Chisciotte della Mancia.
Esiste però tutta una serie di dettagli che riguardano la vita e le opere del celebre scrittore che, forse, potrebbe esservi sfuggita. Sapete per caso della sua fuga in Italia? Avete mai sentito parlare del tempo passato in prigionia con i pirati? Quando e come ha pubblicato il suo capolavoro?
Per l’anniversario dalla sua morte, ecco un elenco di dieci curiosità su Miguel de Cervantes.
Miguel de Cervantes: dieci curiosità che (forse) non sai su di lui
- Fuggì in Italia per evitare una condanna
Nel 1570 Miguel de Cervantes fu condannato al taglio della mano destra e a dieci anni d’esilio per aver ferito un uomo. Per evitare la condanna, lo scrittore fuggì in Italia, dove prestò servizio come cortigiano in Abruzzo.
- Gli è stato intitolato un cratere su Mercurio
Su Mercurio, in prossimità dei crateri Bernini e Van Gogh, si trova il cratere Cervantes, un cratere d’impatto dal diametro di oltre 213 chilometri.
- Partecipò alla battaglia di Lepanto
Miguel de Cervantes si arruolò come soldato e partecipò alla battaglia di Lepanto. La Lega Santa (a cui apparteneva la galea Marquesa su cui combatté lo scrittore) vinse la battaglia, ma Cervantes rimase ferito e perse per sempre l’uso della mano sinistra.
- Fu prigioniero dei pirati per cinque anni
Miguel de Cervantes ripartì da Napoli per la Spagna nel 1575, ma il suo viaggio fu bruscamente arrestato dall’attacco pirata di Arnaut Mami. Per cinque anni l’autore rimase prigioniero dei pirati, che lo rilasciarono solo su pagamento di un riscatto.
- Il suo volto compare sulle monete spagnole
Sulle monete da 10, 20 e 50 centesimi spagnole si trova il ritratto di Miguel de Cervantes, in omaggio all’"universalità dell’uomo e del suo lavoro".
- Fu scomunicato due volte in un solo anno
Nel 1587, dopo il fallimento del matrimonio con Catalina de Salazar y Palacios, si trasferì in Andalusia, dove lavorò come precettore di imposte. Lo stesso anno, requisì un carico di cereali e di beni della curia andalusa: l’atto gli valse ben due scomuniche.
- Fu più volte coinvolto in procedimenti giudiziari e incarcerato
La turbolenta vita di Cervantes non si fermò alla prigionia o alle scomuniche: più volte l’autore venne incarcerato. Una prima volta, perché coinvolto in bancarotta fraudolenta; una seconda per illeciti amministrativi; una terza ancora perché sospettato d’omicidio (il cadavere di un cavaliere venne ritrovato nei pressi di casa sua).
- Il Don Chisciotte fu pubblicato in due parti
Siamo abituati a pensare ai classici come a piccoli mattoncini unitari, senza tenere conto delle vicende storiche che hanno caratterizzato la loro pubblicazione: Don Chisciotte della Mancia (anzi, per esser più precisi El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha) fu pubblicato in due tempi, nel 1605 e nel 1615.
- Il suo capolavoro ebbe un seguito apocrifo
Proprio la distanza di ben dieci anni tra le due parti dell’opera ha spinto Alonso Fernández de Avellaneda (si tratta in realtà di uno pseudonimo) a pubblicare una prosecuzione apocrifa della storia, nota con il nome Quijote de Avellaneda.
- L’Istituto di lingua e cultura spagnola è dedicato a lui
Miguel de Cervantes è stato un autore talmente importante per la letteratura spagnola che lo spagnolo stesso è stato definito "la lingua di Cervantes" e che a lui è stato dedicato l’Istituto di lingua e cultura spagnola.
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