Mostra «Magnum Manifesto» al Museo dell’Ara Pacis di Roma

A Roma il museo dell’Ara Pacis ospita dal 7 febbraio al 3 giugno 2018 la mostra Magnum Manifesto. Guardare il mondo e raccontarlo in fotografia, curata da Clément Chéroux e organizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.

Obiettivo primario dell’interessante percorso espositivo è quello di celebrare il settantesimo anniversario della Magnum Photos, la nota cooperativa di fotografi creata a Parigi e a New York nel 1947 e diventata col tempo la più grande agenzia fotogiornalistica al mondo.
Per l’occasione sono stati selezionati alcuni dei leggendari reportage realizzati nel corso di tutti questi anni e il visitatore può, dunque, ammirare immagini che costituiscono una perfetta fusione di arte e giornalismo e che raccontano guerre, tensioni sociali, cambiamenti culturali con uno sguardo originale e sempre impegnato a interpretare la realtà. Nel vasto archivio Magnum sono così documentati i principali eventi dell’attualità contemporanea e i piccoli fatti della vita quotidiana.
La mostra consente di ripercorrere lo sviluppo storico della cooperativa tramite un approccio sia cronologico sia tematico ed è suddivisa in tre sezioni: 1947-1968: Diritti e rovesci umani, 1969-1989: Un inventario di diversità, 1990-2017: Storie della fine. Nella prima parte, in anni segnati dalla decolonizzazione e dall’inizio della Guerra Fredda, i progetti fotografici individuali e collettivi sono volti soprattutto alla denuncia dei casi in cui vengono negati quei valori di libertà e uguaglianza proclamati anche dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948. Nella seconda parte, in un’epoca segnata dall’individualismo consumista, i fotografi si concentrano sulla figura dell’altro, del diverso, dell’emarginato. Nella terza parte, con la dissoluzione del comunismo e l’avvento della globalizzazione, molti membri dell’agenzia si dedicano a fotografare tutto ciò che sembra destinato a scomparire per sempre.

Numerosi i fotografi presenti nella mostra Magnum Manifesto: Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David Seymour, Elliott Erwitt, Paul Fusco, Eve Arnold e tanti altri.
Tutte le informazioni pratiche sono disponibili sul sito del museo dell’Ara Pacis.
È possibile acquistare il catalogo dell’esposizione, edito da Contrasto.