Nessuno saprà che sei qui di Nicoletta Giampietro

Nessuno saprà che sei qui (Tre60, 2020, titolo originale Niemand Weiss, dass du hier bist, traduzione di Francesca Gimelli) è il romanzo d’esordio di Nicoletta Giampietro, che, nata nel 1960, è cresciuta a Milano in una famiglia italo francese, parla cinque lingue, ha studiato scienze politiche tra Milano e Tübingen e dal 1986 vive in Germania con il marito e i quattro figli.

“A casa, a Tripoli, avevamo davanti all’uscio la spiaggia più bella del mondo: perché andare in vacanza a Siena, dove il mare non c’è?”.

1942. Siena. In questi giorni nodali, la II Guerra Mondiale è in corso e Lorenzo viene mandato dalla madre Luisa a Siena, per trascorrere le vacanze estive nella casa avita, dove risiedono l’anziano padre del marito e la sorella Chiara. Un telegramma spedito da Roma da Luisa annuncia che Umberto, il padre di Lorenzo, un ufficiale Maggiore dei Genieri, è stato mandato al fronte africano, dove combatte strenuamente Rommel, soprannominato “la volpe del deserto”, comandante delle truppe tedesche in Nord Africa, l’Afrika Korps.

Lorenzo è orgoglioso di suo padre, invece la zia Chiara è certa, e chissà quanti altri italiani allora la pensavano come lei, che questa guerra sia una pura follia.

“Avremmo potuto starne fuori, invece no: Mussolini doveva a tutti i costi giocare alla guerra insieme a Hitler!”

Tripoli è diventata troppo pericolosa, come del resto anche Roma, e Umberto ha stabilito che il figlio Lorenzo dovrà aspettare la fine della guerra al sicuro, a Siena. Ma la fine del conflitto è ancora di là da venire e ormai se ne preoccupa perfino un’anima innocente come Lorenzo, un piccolo balilla di soli dodici anni, che ha creduto nella guerra voluta dal Duce, nella vittoria italiana e ha avuto fiducia in Mussolini.
È la stessa guerra che ha condotto Lorenzo dalla assolata Tripoli a Siena, cittadina toscana carica di storia, il cui centro è Piazza del Campo, enorme, semicircolare, circondata da vecchi palazzi. Nei vicoli di Siena, Lorenzo diverte a giocare con Franco, il suo nuovo amico, ma l’incontro con Daniele, un ragazzino ebreo, non solo cambierà per Lorenzo la visione del mondo, ma gli farà comprendere in fretta le insidie e gli orrori che si nascondono dietro ai proclami, gli slogan e le parate del regime fascista.

“Le persone più simpatiche di Siena erano dunque tutte ebree?”.

In questo emozionante e commovente romanzo, la brava esordiente Nicoletta Giampietro costruisce una credibile storia di formazione, coraggio e amicizia nell’Italia degli anni Quaranta del XX secolo. Man mano che la trama prosegue, il lettore assiste alla presa di coscienza di questo piccolo, grande uomo, che non ha paura di mettersi in gioco per tentare di salvare il suo nuovo amico Daniele, colpevole solo di appartenere a un’altra razza. Con il suo gesto valoroso, Lorenzo dimostra agli adulti che nella vita non si può restare sempre a guardare, ma occorre agire e scegliere il bene.

Perfettamente ricostruita è la cornice storica di Nessuno saprà che sei qui, in cui molti episodi si basano su fatti realmente accaduti e di cui molti personaggi sono ispirati a persone realmente esistite. Per esempio, la figura di Daniele è ispirata al tredicenne Ferruccio Valech, arrestato la notte del 6 novembre 1943 con la sua famiglia e deportato ad Auschwitz.

“Ormai nessuno poteva più negare la colpa della guerra e le efferate atrocità della Germania. Tuttavia regnava il silenzio. Nessuno voleva guardare in faccia la sua responsabilità, né tantomeno la sua colpa”.