Non avrai altra donna all’infuori di me di Antonio Chirico

Non avrai altra donna all’infuori di me, il nuovo romanzo di Antonio Chirico edito Readaction Editrice, è un libro che si fa leggere in poco tempo. Una bevanda fresca che si beve in pochi sorsi, o almeno così è stato per me.

Una storia realmente accaduta a Torre Santa Susanna nei primi decenni del ’900. La "mia" Torre che se da una parte si riconosce sin dalle prime pagine, dall’altra si fa fatica ad associare al paese attuale. La si riconosce nella descrizione dei luoghi, nei nomi delle vie in parte immutati, nei nomi e nei cognomi dei personaggi. E questo si traduce subito in curiosità e affetto verso il libro e la storia che racconta.

Un giallo avvincente: pur partendo, infatti, con uno dei personaggi che si costituisce subito dopo un omicidio, dando l’impressione di un "caso risolto", subito dopo genera mille dubbi e mille domande, molte delle quali resteranno senza risposta costringendo il lettore a riflessioni post lettura.

Diverse, e in parte contrastanti, sono le emozioni che il libro ha suscitato in me. Da una parte stima e solidarietà femminile nei confronti di una donna ferita ma comunque forte e risoluta nel difendere il frutto del suo amore, una donna la cui vita è stata condizionata irreversibilmente da una mentalità patriarcale e maschilista. È impossibile non chiedersi come sia possibile che, nonostante gli evidenti passi in avanti, residui di questa cultura patriarcale continuino a condizionare la vita di ancora troppe Costanzina.
D’altra parte, con tutto l’affetto che si può provare nei confronti della protagonista, la storia costringe a provare anche sentimenti contrastanti, un senso di disagio e di disappunto nei confronti di una giustizia che non fa il suo corso, complice un clima politico prepotente e violento. Dunque, un senso di leggerezza per non averlo vissuto direttamente. Un libro da leggere.