Si è svolta il 15 gennaio 2016 la seconda edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Italiana di Cultura Classica, A.I.C.C., importante associazione fondata nel 1897. Alla prima edizione del 2015 hanno preso parte oltre 150 scuole, ma il numero è aumentato superando il numero di 230. Sono stati coinvolti licei classici di ogni parte d’Italia e la manifestazione si è svolta contemporaneamente dalle ore 18.00 alle 24.00. I programmi di accompagnamento all’attività sono stati i più vari, comprendendo veri e propri concerti di musica classica e moderna, spettacoli teatrali, lettura di passi di opere antiche, presentazione di libri, degustazioni a tema, cineforum, mostre di fotografie e d’arte, dibattiti culturali, osservazioni astronomiche, sperimenti di chimica e fisica, ecc. Insomma, in tutt’Italia si è voluto dimostrare che gli studi affrontati al liceo classico non solo interessano il latino e il greco, ma sono volti a rappresentare la formazione intellettuale della popolazione in maniera ampia.
La notte del liceo classico serve a evidenziare quanto sia necessario contrastare il degrado culturale e la perdita dei valori che tanto caratterizzano il nostro tempo. La crisi del Liceo Classico, la mancanza di autonomia scolastica di molti licei in tutt’Italia, in alcuni casi l’impossibilità di formare nuove classi, gettano un’ombra triste sul futuro della cultura della nostra nazione. Se non si continuerà ad alimentare la memoria storica del nostro Paese, non sarà possibile creare basi solide per un futuro di progresso stabile e duraturo. La civiltà si è formata nel Mediterraneo, come ben ha dimostrato Paul Valery e lo sguardo giovanile del grande pensatore ha avuto per sfondo il mare, origine di “stimoli sensoriali”, da cui "muoveva il pensiero astratto”. Il Mediterraneo, in grado di indicare il motore sensoriale, ha fatto sì che da ciò sia stato possibile determinare, dalle prime sensazioni ed emozioni, il processo costruttivo e normativo. Se l’appartenenza al Mediterraneo ha consentito a popoli diversi di concorrere alla “prodigiosa trasformazione psicologica e tecnica”, ciò è stata l’origine dell’Europa e dei “tempi moderni”. Recuperare questa cultura, alimentare il pensiero astratto attraverso lo studio e l’esercizio sulla cultura classica, è indispensabile anche per ritessere gli elementi comuni tra i popoli che si affacciano nel Mediterraneo. Le scuole di tutta Italia hanno inoltre dimostrato che il curriculum di studi è spesso assai articolato e diversificato, con potenziamenti per gli aspetti scientifici e per le lingue straniere, oltre che per la matematica, l’informatica e i beni culturali.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Notte Nazionale del Liceo Classico: il 15 gennaio si è svolta la seconda edizione
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