

Notti di Bollywood
- Autore: Shobhaa Dé
Il nome di Bollywood, mecca del cinema indiano corrispondente alla Hollywood americana, evoca subito in chi lo sente scintillanti immagini di opulenza, di bellissime attrici che cantano e ballano al suono dei sitar, di eroi dagli occhi di ghiaccio e fuoco e di infinite feste tra fiori, tessuti dai colori sgargianti ricamati d’oro e d’argento e gioielli di preziosa fattura.
Va da sé che, a Bollywood come ad Hollywood, non è tutto oro quel che luccica. La vita degli attori e delle attrici è spesso molto meno interessante di quello che si possa credere, a volte addirittura squallida. E’ questo il caso della protagonista del libro, Aasha Rani. Una protagonista della quale non ci s’innamora, così come non si rimane particolarmente affascinati ne’ dalla trama del libro, ne’ dalla sua ambientazione, ne’, purtroppo, dallo stile con il quale è scritto.
Le note di copertina descrivono Aasha Rani come “l’attrice più amata, la stella più luminosa”, che “solo una cosa non doveva fare: innamorarsi”. Quello che ci si chiede una volta esaurita la lettura è prima di tutto: innamorarsi di chi? Ci si aspetta una grande storia d’amore che metta a repentaglio la carriera, la reputazione e magari la stessa vita della protagonista, ma si trova soltanto, e solo per una parte del libro (anche se il suo ricordo verrà riproposto occasionalmente fino alla fine), una storia con un attore, già sposato e con figli, che potremmo certamente definire più ossessione che amore. Per lui Aasha Rani si umilia, dà spettacolo di sé stessa e finisce per distruggere quello che aveva fino a quel momento. Ma sbaglieremmo nel pensare ad Aasha Rani come ad una donna tenacemente innamorata che eleva il suo uomo ad icona. In realtà la nostra protagonista sembra avere come principale interesse solo una cosa: il sesso, praticato ovunque e con qualunque uomo le ispiri qualcosa. Questo dà origine ad un buon numero di scene erotiche sostanzialmente inutili e totalmente prive di sentimento, che sembrano francamente “prese e messe lì” per “fare cassetta”.
La madre di Aasha Rani è la classica “mamma della star”, che non esita a farla recitare in filmetti pornografici ed a gettarla fra le braccia di ogni uomo utile alla sua carriera. Nel momento in cui la sua pupilla si allontana dal mondo del cinema, la madre si getta sulla figlia minore, Sudha, che, avendo la strada spianata dal successo della sorella, si ritrova famosa quasi dalla mattina alla sera e si trasforma in un essere cinico, spietato e spregiudicato. Il padre invece, che in gioventù aveva abbandonato la madre di Aasha Rani e Sudha senza sposarla, ritrovatosi vecchio, malato e rovinato economicamente, capisce tutti i propri errori e si pente amaramente del proprio comportamento.
La seconda parte del romanzo vorrebbe presentare una maturazione psicologica di Aasha Rani, ma in realtà neppure un regolare matrimonio con uno straniero ed una figlia servono a darle quella sensibilità che si risveglia veramente solo davanti alle gravi malattie del padre e dell’attore che è stato il suo amante. Per il resto, il menu è sempre lo stesso: sesso, egoismo e vita sregolata.
La narrazione risulta in molti punti slegata e troppo affrettata e lo stesso finale lascia insoddisfatti per la sua inconcludenza. Quasi assenti sono i riferimenti agli usi e costumi indiani, tanto che la vicenda potrebbe svolgersi a Los Angeles o in qualunque altro luogo. Peccato: lo spunto era ottimo.

Notti di Bollywood
Amazon.it: 6,00 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Notti di Bollywood
Lascia il tuo commento