Con un numero doppio relativo ai mesi Settembre / Aprile 2020, è stato presentato nei giorni scorsi l’ultimo numero di "PER", la prestigiosa rivista di promozione culturale che, pur nelle difficoltà operative causate dalla pandemia del Covid 19, non manca questo appuntamento per il 2020.
Punti fermi immancabili dei contenuti della rivista sono approfondimenti precisi e puntuali che riguardano i mutevoli aspetti della storia cittadina nel suo divenire, da analizzare nel loro intero complesso. Non si devono infatti tralasciare le varie componenti sociali, politiche, storiche e i diversi riferimenti artistici.
"PER": gli approfondimenti del nuovo numero
"PER" è una rivista di qualità che in questo numero doppio, tra gli argomenti tutti di interesse, pone la sua attenzione su Villa Deliella in un articolo redatto da Renata Prescia, Presidente della Fondazione. Vi è stato un ampio dibattito sulla ricostruzione di questo simbolo del Liberty, andato distrutto e portato a esempio del “Sacco di Palermo”.
Si combina perfettamente con questo articolo, quello seguente di Alessia Marcianò, che proprio il suddetto scempio urbanistico prende in esame senza riserve e pregiudizi, senza ricorrere a fatalismi o ad atavici retaggi di una mentalità che addebita sempre ad altri i mali di Sicilia.
Carlo Pezzino Rao tratta poi della rinascita del porticciolo di Sant’Erasmo, luogo ridato alla fruibilità, risanato con un restyling in cui si manifesta gusto ed eleganza. Subito dopo abbiamo gli Astracheddi dei Cutò, un contributo di rilievo di Giuseppe Palmeri; ma un argomento di sicuro richiamo è quello trattato nell’articolo di Anna Maria Ruta. In quest’ultimo ci si occupa dell’ottimo restauro a opera di Ambra Giordano dello splendido lavoro di Eugenio Morici di circa 50 mq nella Sala Luigi Di Maggio della Società Siciliana di Storia Patria. Il dipinto è firmato e datato (1927-1928) da quest’artista trascurato ma tra i più straordinari del Novecento, che ha lasciato diverse testimonianze a Palermo. Nell’articolo si compie un excursus completo sul restauro, dalla fase storica a quella progettuale e operativa.
Non manca ancora nella rivista un riferimento preciso all’arte contemporanea nell’articolo di Francesco Andolina, L’avanguardia segna il passo, che compie un’analisi approfondita su questo fenomeno che ruppe gli schemi della tradizione proponendo nuovi modelli, strumenti e linguaggi artistici.
Leggendo la rivista "PER" si ha una visione della città a tutto campo, sia nel tempo che nei luoghi, da Palazzo Galletti alle ville della piana dei colli con l’articolo di Fabrizio Giuffrè mentre Giovanni Renna tratta del “dipinto perduto” di Pietro Novelli. E ancora di come ci si divertiva nella Palermo dei Circoli con attività agonistiche e sportive che sostituirono i circoli di conversazione.
Un impegno che si deve portare a termine, dato il particolare momento non si è potuto celebrare, è quello della targa in onore di Luigi Pirandello nei locali del Liceo Vittorio Emanuele II di Palermo, di cui tratta il documentato e preciso articolo di Assunta Lupo. Il testo narra le vicende poco conosciute di questo giovane studente che diverrà un grandissimo scrittore che visse nella zona del Cassaro, trovandovi ispirazione per le sue opere (cfr. il suo primo romanzo, L’esclusa, e tra gli altri la novella Il viaggio e Il berretto a sonagli).
In questo ricchissimo numero di "PER" si ritrovano parecchi altri argomenti, come la consegna della Targa di riconoscimento delle botteghe storiche, consigli per le letture, le iniziative della Fondazione Salvare Palermo (visite guidate e conferenze). In ultimo un report dell’ultima edizione del Premio del Forum delle Associazioni, con un ampio profilo della dottoressa Francesca Spatafora, già direttore del Museo Archeologico regionale A. Salinas, cui è stato conferito l’importante premio per l’edizione 2019.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: "PER", il quadrimestrale di Salvare Palermo: un numero doppio e tanti approfondimenti
Lascia il tuo commento