Quando pensiamo a quanto sia duro dover crescere e affrontare nuove responsabilità, la mente incontra spesso l’immagine di Peter Pan, famoso personaggio letterario creato dallo scrittore britannico J. M. Barrie, che ha trasmesso a diverse generazioni quel suo spirito scanzonato, apparentemente allegro e senza alcuna voglia di diventare grande.
Sebbene le mille avventure contro Capitan Uncino insieme a Trilly, Wendy e i cosiddetti “bambini sperduti” abbiano sempre restituito a grandi e piccini l’idea di un eterno bambino gioviale e allegro, la realtà che si nasconde dietro questo personaggio è molto più malinconica e “oscura” di ciò che si potrebbe mai pensare.
Come e quando nasce il personaggio di Peter Pan
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Per comprendere la vera storia dietro il personaggio del libro è necessario partire dal suo creatore. Peter Pan nasce nel 1902 dalla penna di James Matthew Barrie con il suo primo libro “L’uccellino bianco” cui seguirono “Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere”, “Peter Pan nei giardini di Kensington” nel 1906 e “Peter e Wendy” nel 1911, l’opera dello scrittore ad oggi più famosa grazie anche al successivo adattamento Disney.
L’ispirazione per la creazione di questo controverso bambino svolazzante e scanzonato arrivò a Barrie nei giardini di Kensington che, come abbiamo visto, compaiono anche nel libro pubblicato nel 1906. Qui lo scrittore fece amicizia con i Davies, un’allegra famiglia con ben 5 figli che legarono con Barrie al punto di iniziare una vera e propria frequentazione nel parco pubblico giocando spesso ai pirati, tema che come sappiamo ricorrerà anche nei libri di Peter Pan.
Attraverso l’immagine così spensierata e leggera di questi bambini così presi dal gioco e dal tempo presente, lo scrittore partorirà il suo Peter Pan, un eterno bambino che non ha alcuna intenzione di crescere e che, almeno all’apparenza, dimostra di poter planare sulle cose, anche letteralmente. Dotato di ali, la sua piccola grande magia, il ragazzino svolazzante sembra non essere per nulla dispiaciuto di non poter crescere come gli altri bambini. La sua storia apparentemente dolce e perfetta per i bambini rappresenta però il vero intento dietro gli scritti di James Mathew Barrie? In realtà no e il perché è presto detto.
Cosa rappresenta davvero Peter Pan?
La storia per bambini di Peter Pan che tutti siamo abituati a leggere e vedere attraverso la sua trasposizione Disney nasce in realtà con il primo libro di Barrie come racconto per adulti. “L’uccellino bianco” è infatti pensato e scritto come racconto estremamente malinconico ambientato proprio nei giardini di Kensington.
Qui era presente una vera e propria oasi governata dal re Salomon presso la quale tutte le donne che desideravano un figlio e non riuscivano ad averne andavano a chiedere supplichevoli un vero e proprio miracolo. A tutte le donne che chiedevano il suo aiuto, il re inviava a casa dei dolci e piccoli uccellini da accudire che nel tempo sarebbero divenuti dei bambini in carne ed ossa da allevare e crescere come figli propri.
Tra questi uccellini fa la sua primissima comparsa anche l’irruente Peter Pan. Giunto a casa di una delle tante donne che non riuscivano ad avere bambini, la sua permanenza durò soli sette giorni. Approfittando di una finestra lasciata aperta, infatti, il piccolo Peter Pan tornò all’oasi ma ad un certo punto, ripensando all’errore commesso, decise di ritornare dalla sua “mamma”.
L’amarezza fu tanta non appena scoprì che nel frattempo la donna aveva un nuovo bambino tra le braccia e aveva sbarrato per sicurezza tutte le finestre, un dettaglio, questo, che compare spesso anche nella trasposizione Disney dell’opera “Peter e Wendy”. È proprio questo a creare il carattere particolare dell’eterno bambino, costretto per sempre ad una vita selvaggia vissuta da “ibrido”, metà bambino e metà uccellino senza una vera famiglia. La nostalgia di una famiglia mai veramente goduta sarà con lui per sempre accompagnandolo nel tempo a padroneggiare il suo famoso flauto magico, poi conosciuto proprio dal suo nome anche come flauto di Pan.
Perché Peter Pan nasce da una storia triste?
Il creatore di Peter Pan e delle sue incredibili avventure ha quindi dato vita ad una storia triste e amara dalla quale è comunque venuto fuori un personaggio molto amato da adulti e bambini. Ma come mai creare un racconto, che nel tempo si è trasformato in una vera e propria favola per bambini, partendo da una storia di abbandono e tristezza? Molto probabilmente la storia dalla quale viene fuori Peter Pan e il suo mondo di amici fantastici è frutto della vita particolarmente dolorosa vissuta dall’autore.
Barrie perse infatti prematuramente suo padre e a questo dramma se ne aggiunse ben presto uno ancora più terribile, la morte del fratello David a soli sei anni. Il piccolo assunse quindi per la madre ormai vedova e priva di uno dei due figli le sembianze del bambino ormai scomparso. E probabilmente è questa la chiave di lettura più adatta a spiegare il retroscena triste della storia di Peter Pan: la mancanza di prospettive propria dell’eterno bambino, costretto da Re Salomon a rimanere un ibrido per sempre, è la stessa dell’autore che perde letteralmente la sua infanzia e le sue aspirazioni per il futuro nel momento della tragedia familiare.
Curiosità su Peter Pan
Nel 1912, proprio nei giardini di Kensington a Londra, fu installata un’opera dello scultore George Frampton che raffigurava Peter Pan e il suo flauto magico. L’opera fu portata avanti sotto un controllo serrato di Barrie che tuttavia non mancò di esprimere le sue perplessità sulla statua il giorno della sua inaugurazione, lasciando sconcertati i tanti adulti e bambini presenti con queste parole:
«In questa scultura non traspare il demone che è in Peter Pan».
La replica dello scultore tentò di rinnegare completamente un simile accostamento ma resta il fatto che la frase di James Matthew Barrie esprima meglio di qualsiasi altra descrizione l’intento alla base della creazione di questo personaggio, poi trasformatosi nelle opere successive sino a ciò che ne ha creato la Disney con la sua storia dolce e divertente.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Peter Pan: la vera storia dietro il personaggio del libro di James Matthew Barrie
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