Piccolo libro sull’amore
- Autore: Ulf Stark
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Iperborea
Il Natale è una festa da sempre molto amata nella nostra cultura e considerata come un’occasione per condividere il proprio tempo con le persone care, un giorno da vivere con gioia e magari anche per fare della solidarietà nei giorni che lo precedono. Significa vivere questo giorno in pace e serenità, mettendo da parte i problemi e cercando di amare la vita attraverso il dono di sé stessi, cioè cercando di regalare gioia anche a quanti incontriamo. Tale atteggiamento dovrebbe essere assunto sia dai non credenti, che dai cristiani, in quanto è una festività che nel tempo ha acquisito un significato positivo anche da parte di coloro che non hanno una particolare devozione o qualche forma di spiritualità.
Tra i tantissimi libri che raccontano il Natale c’è una deliziosa storia intitolata Piccolo libro sull’amore di Ulf Stark, scrittore svedese famoso per i suoi libri per bambini soprattutto in patria, ma nel tempo diventato noto anche all’estero.
Un titolo perfetto per questo racconto, dato che in realtà prima ancora che del Natale, questo libro parla dell’amore, quello autentico che spesso sono i bambini a ricordare a noi adulti cosa davvero sia.
La storia narra di Fred, un bambino svedese che vive a Stoccolma e che frequenta le scuole elementari nel periodo in cui ancora è in corso la Seconda guerra mondiale. Pur essendosi dichiarata la Svezia neutrale, le nazioni vicine come Danimarca, Norvegia e Finlandia sono in guerra, chi occupata dai nazisti, come le prime due, chi dai Russi come la Finlandia.
Il padre di Fred è stato inviato come soldato per sorvegliare il confine nell’estremo Nord della Svezia e manca da casa da parecchio tempo. Fred, figlio unico, e sua madre Edith, ne sentono molto la mancanza e cercano di arrangiarsi come possono per sopravvivere alle ristrettezze economiche con le quali anche la Svezia deve fare i conti in quel periodo.
La mamma di Fred lavora come autista di tram e anche il piccolo Fred dà il suo contributo economico aiutando il signor Granfors a vendere all’aperto degli abeti alle persone come alberi di Natale, dato che mancano pochi giorni all’arrivo di questa festa tanto attesa.
Fred, al quale i suoi genitori hanno dato questo nome in onore del grande Fred Astaire, di cui sono grandi appassionati, è un bambino volenteroso, generoso e sensibile, che non si perde d’animo, aiuta la mamma nelle faccende domestiche e cerca con la sua presenza di non farle pesare troppo l’assenza del padre, che nessuno può dire quando potrà tornare finalmente a casa.
A scuola Fred se la cava piuttosto bene, soprattutto in matematica, materia che lo appassiona e proprio in questo periodo inizia a provare un grande interesse per una sua compagna di classe, Gerda, della quale ritiene di essere un “poco innamorato” perché capace di scaldarlo con la sua sola presenza e con il gran freddo che c’è a Stoccolma in inverno non è davvero niente male, anzi è una proprio una bella cosa. Fred però come molti bambini della sua età è timido e inesperto dell’amore, per cui non ha il coraggio di confessare i propri sentimenti alla sua compagna. Gerda è una bambina forzuta, dai capelli ricci e scuri, elettrici, gli occhi grigio-verdi, ma dietro la forza fisica e l’aspetto in apparenza un po’ rude, che la rende diversa e a un primo sguardo superficiale meno attraente di altre sue compagne di classe, si nasconde una bambina gentile, molto femminile, sensibile e Fred non riesce a togliersela dalla testa. Tra tentativi un po’ goffi di aiutarla in classe o di catturare la sua attenzione, Fred riesce alla fine a dichiararsi tramite una letterina nascosta nel banco dove ella si siede tutti i giorni.
Alla storia d’amore semplice, genuina e molto piacevole, il cui esito non va svelato, si intreccia la vicenda dell’assenza del padre che pare non possa tornare a casa per Natale, le difficoltà economiche che Fred prova a fronteggiare con sua mamma e qualche disavventura scolastica. Tutto accompagnato dalla sapiente ironia di Ulf Stark,che riesce a parlare di guerra con qualche accenno al Führer, con intelligenza, pur se con una sorprendente leggerezza davvero adatta ai giovani lettori.
Simpatica anche la trovata di Fred che, sentendo nostalgia del padre Edvin, decide di parlare con lui di nascosto infilandosi nel suo armadio, dove l’uomo tiene le sue scarpe da ballo e la lozione per capelli, oggetti ai quali è molto legato, attraverso una presa d’aria. Grazie al fruscio che produce attraverso il vento che soffia all’interno di essa, a Fred sembra di ascoltare la voce di suo padre, che risponde persino alle domande e alle confidenze riguardanti la vita di suo figlio, che il bambino rivolge a lui soltanto, come appunto quella di essersi innamorato.
Il racconto è narrato in prima da persona da Fred, che in apertura sottolinea che, anche se il suo nome significa “portatore di pace”, non era bastato a evitare la guerra. Proprio questo aspetto del protagonista colpisce in particolare: la sua capacità di agire e di ragionare come un adulto, con un grande senso di responsabilità e una maturità non comune, al quale si affianca l’ingenuità che riaffiora in alcuni episodi dal carattere tragicomico che vive a scuola o nelle vicende sentimentali.
Ulf Stark mette al centro della narrazione un bambino in perfetto stile nordico delle storie per ragazzi: grande capacità di cavarsela da solo, facendo piccoli lavori, cucinando, mettendo a posto la casa, ma fragile e sensibile di fronte ai sentimenti. Diventa facile empatizzare con Fred, come d’altra parte avviene sempre con i protagonisti dei libri di Ulf Stark, perché non si tratta di un supereroe, di un bambino perfetto, ma la sua determinazione,la sensibilità e il cuore d’oro che lo caratterizzano sono qualità che gli permettono di affrontare con coraggio i problemi che gli pone davanti fin dalla tenera età e non si può non fare il tifo per lui. Anche i personaggi di contorno come il miglior amico del protagonista Oskar, il signor Granfors, venditore degli alberi di Natale, la maestra Lina Lundström, sono tutti simpatici e utili a impreziosire la narrazione.
Quest’ultima in particolare ha un debole per Fred, ma prova a educarlo nel vero senso della parola, cercando cioè di tirare fuori le sue qualità migliori, non esitando però a fargli capire quando sbaglia. Naturalmente sono davvero carine anche Gerda e mamma Edith, sensibile, romantica e un po’ sognatrice, che si diverte a ballare, in assenza con suo marito, con una scopa sulle note della canzone di Fred Astaire Cheek to Cheek. Gli unici personaggi che sono almeno in parte degli antagonisti, sono Konrad, il compagno di classe più maleducato di Fred, che usa sempre le mani per farsi rispettare, ma dietro l’aria da spaccone non sembra essere molto preparato a scuola e dotato di grande intelligenza; il preside della scuola, che non approva il comportamento un po’ fuori dagli schemi di Fred e che decide di punirlo con troppa severità per una sua bravata, davvero spassosa e da non perdere.
Ma il vero antagonista di Fred, in un certo senso è Adolf Hitler, che viene apertamente citato dall’autore, che non nasconde quindi il suo pensiero sulla guerra attraverso le parole dei suoi personaggi, che sognano che finisca il prima possibile. Fred in particolare attribuisce a lui la colpa della partenza di sua padre e non manca a più riprese di esprimere il suo dissenso sul Führer e sul conflitto.
L’unico che sembra invece pensarla in senso opposto è il piccolo Konrad, che forse però ha le idee un po’ confuse sulle possibili conseguenze che un’eventuale vittoria del nazismo nel secondo conflitto mondiale avrebbe comportato per l’umanità.
La grandezza quindi di Ulf Stark sta anche quindi proprio in questo, come sempre accade nelle belle storie pensate per l’infanzia e per i ragazzi: toccare nei propri libri temi importanti, talvolta anche delicati con serietà ed efficacia, senza risultare mai banale, ma al contempo con un tocco di garbata ironia inserita nei giusti momenti che stempera la tensione e aiuta i giovani lettori a porsi con consapevolezza, ma anche con serenità di fronte ai problemi del mondo.
Per quanto riguarda il tema del Natale, che fa da meravigliosa cornice all’intera storia, sorprende la poesia con il quale l’autore sa cogliere lo spirito di questa festa affiancando la descrizione dei preparativi tradizionali legati alla realizzazione del presepe e all’addobbo dell’albero, la preparazione della cena della vigilia e del pranzo del giorno di festa, nonostante il cibo razionato per la guerra e le difficoltà economiche, ai sentimenti di affetto da nutrire verso le persone a cui si che bene.
Ulf Stark sa conferire a questa storia armonia, senso del rispetto per una festa così importante e spiritualità mediante la vicenda di un bambino che ama la vita nonostante le avversità e che trasmette la sua gioia di vivere e il suo entusiasmo a tutti coro che incontra, adulti compresi. Il freddo intenso che caratterizza l’inverno svedese e la tenera storia d’amore, da seguire fino all’ultima pagina, tra i due bambini completano in modo magistrale questo racconto.
Piccolo libro sull’amore è stato pubblicato per la prima volta in Svezia nel 2015 con il titolo originale di En liten bok om kärlek e in Italia da Iperborea nel 2020 nella collana “I miniborei” con la traduzione di Laura Cangemi.
Le graziose illustrazioni sono state realizzate da Ida Björs, illustratrice e artista svedese nata nel 1973 a Järvsö, un’area urbana del comune di Ljusdal, nella contea dello Gävleborg, nella Svezia centrale, la quale è stata anche tra i rappresentati della sua nazione per il suo lavoro a Bologna nel 2013 in occasione della Children’s Book Fair.
Ulf Stark (1944-2017), nato a Stureby, zona residenziale situata nel sud di Stoccolma, vincitore di numerosi premi letterari per i suoi libri per l’infanzia, è stato anche uno sceneggiatore.
Autore straordinario per la sua capacità di raccontare storie per ragazzi con un candore e una purezza di sguardo unica, ha cominciato a essere conosciuto da alcuni anni anche nel nostro paese grazie alla casa editrice Iperborea.
Piccolo libro sull’amore è tra i tanti bei titoli di Ulf Stark, forse uno dei migliori, per il coraggio, la limpidezza di sguardo e la dolcezza che ne caratterizzano la narrazione rendendolo apprezzabile anche per il pubblico adulto.
Un vero e proprio piccolo capolavoro che ci racconta, come pochi libri sanno fare in poche pagine con questa efficacia, in maniera meravigliosa il Natale aiutandosi a riscoprire la bellezza, la magia e il valore di questa festa.
Piccolo libro sull'amore
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Piccolo libro sull’amore
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