Il 29 maggio 2015, nell’aula magna dell’Università di Padova, è stata resa nota la cinquina finalista della 53esima edizione del Premio Campiello.
I finalisti del Campiello 2015 sono :
- Vittorio Giacopini con “La mappa” (Il Saggiatore), recensito su SoloLibri.net da Felice Laudadio;
- Marco Balzano con “L’ultimo arrivato” (Sellerio), recensito su SoloLibri.net da Giovanna Giraudi;
- Carmen Pellegrino con “Cade la terra” (Giunti), recensito su SoloLibri.net da Giovanna Giraudi;
- Antonio Scurati con “Il tempo migliore della nostra vita” (Bompiani), recensito su SoloLibri.net da Antonella Stoppini;
- Paolo Colagrande con “Senti le rane” (Nottetempo), recensito su SoloLibri.net da Mario Bonanno.
La Giuria, sotto la presidenza di Ilvo Diamanti, sociologo, politologo e saggista, era composta anche da personalità del mondo letterario quali Federico Bertoni, Riccardo Calimani, Philippe Daverio, Chiara Fenoglio, Paola Italia, Luigi Matt, Ermanno Paccagnini, Silvio Ramat, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.
La selezione dei 5 finalisti è avvenuta tra circa duecentocinquanta libri giunti alla segreteria del Premio; tra essi la Giuria dei Letterati ne aveva già preso in considerazione ben settantanove. La scelta si è rivelata, quindi, non facile.
E’ stato annunciato anche il vincitore del Premio Campiello Opera Prima: si tratta di Enrico Ianniello, fino ad oggi più conosciuto come attore, che è stato premiato per il suo primo romanzo “La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin” (Feltrinelli), definito “una storia in bilico tra la fiaba e un realismo magico e comico”.
Ecco la motivazione per cui il romanzo è stato premiato:
"E’ tra fine anni ’70 e inizio anni ’80 a Mattinella, Irpinia, che scorre l’infanzia felice di Isidoro Raggiola soprannominato Sifflotin per il dono di un fischio prodigioso in grado di supplire all’incubo della perdita della parola in seguito al terremoto e alla perdita dei familiari. Una famiglia magica, in cui si respira un sapore di “Pane amore e fantasia”, con genitori eternamente e fanciullescamente innamorati. Una vita che Isidoro narra retrospettivamente, miscelando lingua, dialetto, espressioni popolari, suoni onomatopeici. Ne scaturisce un andamento insieme fiabesco e realistico, calibrato su personaggi strani e stralunati e situazioni ora grottesche, ora comiche, ora politiche e surreali. Un racconto di scanzonata oralità, calato in una gioia del raccontare e in una scrittura che si fa insieme lieve e densa, perché commossa"
Il vincitore del Premio Campiello 2015 verrà proclamato sabato 12 settembre, a Venezia, sul palco del Teatro La Fenice. Secondo il regolamento del Premio, l’opera vincitrice risulterà dalla votazione della giuria di trecento lettori anonimi. I giurati sono scelti su tutto il territorio nazionale, cambiano ogni anno e i loro nomi non sono conosciuti fino alla serata finale. Passeranno quindi alcuni mesi prima di conoscere il titolo del romanzo che si aggiudicherà il prestigioso riconoscimento ma, nel frattempo, gli autori, come consuetudine, saranno impegnati nel presentare le loro opere che, ci si augura, vengano lette ed apprezzate da molti, moltissimi lettori.
Foto: ANSA
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Premio Campiello 2015: ecco la cinquina dei finalisti
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