“Ragazze elettriche” di Naomi Alderman diventa una serie tv su Prime Video

Ragazze elettriche, la perturbante distopia al femminile di Naomi Alderman, diventa una serie tv e sbarca sulla piattaforma on demand di Amazon Prime Video.
I primi tre episodi sono disponibili dal 31 marzo e vedono tra le protagoniste la sempre meravigliosa Toni Collette nel ruolo della sindaca di Seattle, Margot Cleary-Lopez , che si trova a occupare una posizione politica di prestigio ma deve comunque rendere conto ai colleghi uomini e, al contempo, apparire amabile ai suoi elettori, nonostante i mille problemi provocati dalla figlia adolescente Jos. Ragazze elettriche, tratta dal romanzo omonimo edito in Italia da Nottetempo nel 2017 e vincitore del The Baileys Women’s Prize for Fiction, mette al centro un distopico ribaltamento del patriarcato, rispondendo alla domanda fantascientifica: “cosa accadrebbe se fossero le donne ad avere il potere?” Nel tentativo di risolvere questo quesito ci guida attraverso diversi scenari sociali, politici e culturali.

Non lasciatevi tuttavia ingannare dalla tematica apparentemente femminista, perché la risposta che ci dà Alderman non è affatto rassicurante. Le sue protagoniste, che si intrecciano attraverso trame parallele, si rivelano spesso donne meschine, spregiudicate, violente. In conclusione, l’autrice ci dimostra che una “donna al potere” non si rivela poi molto diversa da un uomo al potere e viene accecata dal medesimo desiderio di autoconservazione, mescolato all’ambizione più sfrenata.

In sintesi, il libro così come la serie tv, propone un rivoluzionario scenario sociale in cui i ruoli sono sovvertiti rispondendo alla domanda “cosa accadrebbe se”: un mondo governato dalle donne sarebbe più corretto, funzionale, meritocratico, davvero più giusto? Tramite l’effetto “specchio rovesciato” creato dalla narrazione ogni nostra certezza viene, naturalmente, posta in discussione.

L’adattamento Ragazze elettriche - The Power è stato curato dalla stessa Aldermann con il supporto di Raelle Tucker e Sarah Quintrell ed è quindi molto fedele al romanzo.

Scopriamo più nel dettaglio trama, trailer e le differenze tra romanzo e serie tv.

“Ragazze elettriche” di Naomi Alderman: trama

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La serie tv, disponibile su Prime Video, propone una narrazione corale basata su trame parallele. Al centro della storia ci sono le vicende di quattro ragazze adolescenti che improvvisamente scoprono di avere un potere: le loro mani sono in grado di sprigionare elettricità. Ovviamente al principio non sanno come usarlo, né come governarlo e questo provoca diversi incidenti. Il focus tuttavia non è incentrato sulla visione delle super eroine moderne, tutt’altro: ci propone una domanda etica, “come useranno questo potere?”
Troviamo quindi Allie (Halle Bush), una ragazza afroamericana adottata da una coppia di bianchi che vive una situazione d’abuso; Jos (Auli’i Cravalho), figlia della sindaca di Seattle, Margot (Toni Collette), e in continua rivalità con la madre; Roxy (Ria Zmitrowicz), che vive in Inghilterra ed è figlia illegittima di un pericoloso boss mafioso; e infine la promessa della ginnastica artistica Tatiana Moskalev (Zrinka Cvitesic), sposata con un uomo più vecchio di lei che è il premier della Moldavia.

La scoperta del nuovo potere naturalmente stravolgerà la vita di ciascuna delle protagoniste, anche se in modi diversi. Alcune scene fanno riflettere: le donne hanno improvvisamente il controllo della situazione, grazie alla capacità di infliggere un elettroshock possono, ad esempio, difendersi da un tentativo di stupro o rispondere a una violenza verbale o psicologica.
Il fenomeno delle “ragazze elettriche” ben presto assume una portata globale e diventa decisamente fuori controllo, scatenando persino scene di guerriglia e rivoluzione in diverse parti del mondo. Ben presto viene a formarsi una società matriarcale ma, come scopriremo, questo non porterà a nulla di buono.

Recensione del libro

Ragazze elettriche
di Naomi Alderman

Ragazze elettriche: differenze tra libro e serie tv

La presenza dell’autrice, la scrittrice britannica Naomi Alderman, nel team degli sceneggiatori ha garantito una certa continuità tra romanzo e serie televisiva. Proprio come il libro, anche la serie Amazon Prime Video presenta molteplici storyline e piani narrativi.
Nelle pagine del romanzo Alderman mescolava più stili di scrittura (dallo stile epistolare a quello saggistico con note e supplementi), questa varietà stilistica naturalmente si perde nell’adattamento cinematografico sullo schermo. Nella serie sono stati inoltre aggiunti nuovi personaggi, come Rob (John Leguizamo), il marito di Margot.
Il difetto della serie - se proprio dobbiamo trovargliene uno - è proprio questo effetto dispersivo mutuato dal romanzo: la molteplicità delle storie narrate, la narrazione corale dei diversi protagonisti, rischia di far perdere il focus sulle vicende principali. Un altro scarto significativo tra libro e serie è dato dalla presenza di Toni Colette, attrice impareggiabile e carismatica, che innegabilmente ruba la scena alle quattro teenager protagoniste.

Rimane tuttavia intatta l’attualità della domanda, posta già nelle pagine, da Naomi Alderman che indaga, profondamente, la natura ambigua del potere offrendoci una visione sconcertante. Ragazze elettriche offre un innegabile contributo al dibattito attuale sulla questione di genere.

Viviamo in un mondo sempre più femminista che preme per il trionfo di parità e uguaglianza; ma la scrittrice ci mostra anche il ribaltamento agghiacciante di questo fenomeno. Le donne non sono affatto migliori degli uomini; anzi. Queste “donne al potere” plasmate da Alderman possono diventare le più terribili aguzzine, a dimostrazione che l’accecamento dato dal Potere, così come il Male, non conosce alcuna distinzione di genere, né di razza o di religione.

Ogni privilegio porta con sé un’ingiustizia sociale: questo è ciò che ci dimostra Naomi Alderman dando, per la prima volta, il potere all’altra metà del cielo, a quella che finora è sempre stata una minoranza minacciata e debole - e ora ha la possibilità inedita di vendicarsi. L’appello storico delle suffragette Vote for Women! qui subisce un ribaltamento singolare, mostrandoci che la rivoluzione delle donne al potere, in realtà, comporta un terribile e ridondante ripetersi degli stessi errori commessi, in passato, dagli uomini.

“Ragazze elettriche” di Naomi Alderman: trailer