A inizio 2013, proprio in questi giorni (la data di nascita esatta è il 2 febbraio), debuttava a Milano una realtà unica nel suo genere: la prima biblioteca di condominio. L’indirizzo, che poi è anche il nome della biblioteca e della pagina Facebook dedicata, è via Rembrandt 12, zona San Siro. A 11 anni di distanza, l’esperimento può dirsi consolidato e di certo smentisce i pregiudizi sulla vita condominiale.
La biblioteca non solo dura nel tempo, ma ha fatto scuola: sono ormai più di 20 le realtà analoghe sparse per i quartieri della città, in una rete di cultura e solidarietà pienamente integrata nel sistema istituzionale.
Scopriamo di più su questa storia divenuta emblematica del rapporto tra libri e comunità.
Rembrandt 12: da portineria a biblioteca
L’idea viene dalla passione del primo presidente, Roberto Chiapella, purtroppo scomparso nel 2022. Un sogno, il suo, che nasce dall’amore per i libri e per le persone. Tutto inizia per caso: il ritrovamento di libri abbandonati in un cassonetto è il motore dell’operazione. Perché non recuperarli, aggiungerne altri e metterli a disposizione della comunità? L’idea piace ai condomini. E non solo a loro: libri in regalo arrivano dai vicini e dall’intera comunità.
Così una portineria dismessa viene riadattata con scaffali, poltrone, divano e macchinetta del caffè. Quello che nasce come spazio privato, ben presto diventa un luogo accogliente capace di guardare oltre i confini della dimensione condominiale. Per visitarlo è sufficiente presentarsi all’indirizzo e citofonare al Custode.
La gestione è affidata alle famiglie del complesso: ben 72 distribuite su 8 piani.
I residenti fanno a turno per mantenere aperta e operativa la biblioteca per tre pomeriggi a settimana: lo spazio è accessibile il martedì, giovedì e sabato. E si destreggiano tra libri in arrivo, catalogazioni, schede e prestiti. Già perché tutto funziona come da tradizione, per garantire un servizio efficiente. Ma sono l’informalità e l’ospitalità a fare dello spazio un punto di riferimento per il quartiere e, dopo poco, per l’intera città.
Rembrandt 12: libri e comunità a Milano
Il resto è la storia di un successo annunciato. Gli scaffali si riempiono presto di libri. L’atmosfera è accogliente. E gli utenti iniziano ad arrivare. Nella nuova biblioteca si incontrano vicini di casa, ma anche perfetti estranei, si consolidano rapporti e nascono amicizie. E l’anonimato tanto spesso associato alla grande città diventa famiglia. Perché un libro è un ottimo modo per avviare un dialogo o un’occasione di confronto.
Rembrandt 12 è molte cose: un esempio di recupero di spazi comuni, occasione di economia circolare, promozione culturale e socialità. Di sicuro le assemblee condominiali, croce e delizia di ogni grande edificio, da queste parti assumono una nuova luce.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Rembrandt 12: la prima biblioteca di condominio di Milano compie 11 anni
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