Ritratto di ragazza di Sally Beauman

Una storia appassionante, drammatica, che lascia il segno. Sally Beauman è una scrittrice inglese, apprezzata e famosa per i suoi romanzi tradotti in molte lingue. Ha iniziato la sua attività come giornalista negli Stati Uniti e attualmente collabora con il New York Times e il Sunday Times.

Il romanzo Ritratto di ragazza si apre con i versi di una poesia di Rainer Maria Rilke su di uno splendido paesaggio inglese dai colori suggestivi, che fa ritornare alla mente le letture dei libri delle sorelle Bronte o di Henry James. È la storia della piccola Maisie e della sua famiglia signorile e un po’ stravagante che custodisce nel silenzio le difficoltà economiche, i segreti e i propri drammi.

L’ambiente è tra i più suggestivi, l’abbazia medioevale di Wykenfield, Suffolk, un borgo tranquillo, nel cuore dell’Inghilterra. L’abbazia, circondata da magnifici giardini, è una costruzione Tudor, con un’antica e bellissima cappella, il monastero e il refettorio. In parte restaurata, è la dimora della famiglia di Henry Mortland.

La storia è narrata a più voci ed ha inizio nell’estate del 1967 quando le sorelle Mortland, Julia, Finn e Maisie, con la mamma Stella, sono ospiti del nonno Henry. Stella è americana, ha amato l’Inghilterra con i libri della Austen e quando conobbe Guy, se ne innamorò subito. Le sue tre figlie sono per lei il frutto di un amore indimenticabile, ed ora che Guy non c’è più cerca di allontanare il dolore dedicandosi anima e corpo a ciò che ama di più, la cucina.

Maisie, la più piccola, è una tredicenne silenziosa e chiusa nel suo mondo, con atteggiamenti molto particolari, piccole manie che il nonno considera conseguenti al dolore della perdita del padre. Di notte, a volte, cammina nel sonno, sembra essere diretta in alcune ali chiuse dell’abbazia, condotta lì da voci che solo lei può sentire, forse di fantasmi, forse delle suore che alcuni secoli prima avevano vissuto nel convento dell’abbazia.

“Le ombre delle cose che mi circondavano avevano una voce e mi chiamavano. Vieni qui, Maisie, vieni da me. Qui, qui… mi sussurravano. I blocchi di pietra del pavimento del chiostro erano gelidi sotto i miei piedi nudi e mi facevano pensare ai morti, alle generazioni di suore, ai contadini, ai coloni che una volta avevano vissuto qui… Non avrei mai più rivisto il sole e respirato aria fresca. Sarei diventata di polvere, come papà e ne avevo paura.“

Durante la loro permanenza arriveranno da Cambridge i tre giovani amici di Julia e Finn, per trascorrere alcune settimane di vacanza insieme. Dan, il fidanzato di Finn, è il nipote di Bella, la nonna dalle origine zingare, che da tanti anni è al servizio della famiglia Mortland; Nick, è il figlio del medico del villaggio, laureando in medicina e Lucas, il loro amico fraterno che ha intrapreso la carriera artistica di pittore.

In quelle settimane estive Stella si dedicherà alla sua scuola di cucina, il nonno Henry sarà contento di avere vicino a sé le figlie di Guy; Dan e Nick vivranno spensierati le loro esperienze di giovani innamorati, mentre Lucas dipingerà un ritratto alle ragazze che chiamerà The Sisters Mortland.

La vacanza prosegue nella normalità fino a quando un giorno si manifesterà un segno che sembra avvertirli di una tragedia che sta per abbattersi su di loro. La storia a questo punto cambierà corso. Sono trascorsi vent’anni da quell’estate, quando una mattina Dan legge un articolo su di un giornale che parla di una retrospettiva londinese di Lucas, artista di successo, e del suo famoso dipinto The Sisters Mortland. Non vede Lucas da molti anni e vorrebbe allontanare i ricordi che stanno affiorando. L’immagine del quadro torna alla mente, e il volto ritratto della piccola Maisie ha il potere di tubarlo profondamente, di trascinarlo in un universo parallelo, al giorno della tragedia.
Ma cosa successe quell’estate del 1967?

Sally Beauman è una fine scrittrice di successo e la sua prosa semplice e coinvolgente è in grado di accompagnare il lettore nell’esplorazione di un mondo labirintico nei quali i personaggi vivono l’amore, la gioia, l’angoscia e il dramma. Con una scrittura elegante, memore delle più grandi narrazioni inglesi, e con un abile gioco di attese e di pause, l’autrice ci conduce in quei complessi meccanismi di costruzione e sottrazione del racconto, caratteristiche di una storia familiare. Una storia familiare molto misteriosa, i cui tratti sembrano definirsi in una storia di coscienza collettiva.