Il rosso e il nero. Repertorio ragionato del terrorismo italiano
- Autore: The 88 fools
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Edizioni Clichy
- Anno di pubblicazione: 2021
Le premesse degli anni di piombo sono indicative tanto quanto gli episodi che ne caratterizzano il milieu. Nel poderoso compendio redatto dal collettivo The 88 fools, Il rosso e il nero. Repertorio ragionato del terrorismo italiano (Clichy 2021), gli “antefatti” sono compresi fra due date-emblema: quella del 1 gennaio 1965 in cui lo Stato Maggiore dell’esercito dichiara in una lettera di condividere la proposta del Sifar “per l’addestramento di giovani ufficiali alla ’guerra non ortodossa’”, gettando così le basi per l’istituzione paramilitare di Gladio; e quella del 10 dicembre 1969, in cui il fascista Giovanni Ventura si imbarca all’aeroporto di Venezia per dare l’imprimatur “a qualcosa di grosso” che, secondo una rivelazione del fratello, sarebbe di lì a poco successo “nelle banche”. Siamo all’antivigilia della strage di Piazza Fontana, probabilmente il fratello di Ventura non diceva per dire.
Le pagine de Il rosso e il nero abbondano di report essenziali sulle azioni armate del lungo Sessantotto. Per parafrasarne tre, come ulteriore esempio esplicativo: il 9 maggio 1976 viene “suicidata” in carcere la giornalista tedesca Ulrike Meinhof, militante della Raf. Il 16 marzo 1978 Moro viene rapito e la sua scorta uccisa. Il 10 giugno 1981 è invece la data del rapimento (seguito poi dall’uccisione) di Roberto Peci, fratello di Patrizio, primo pentito delle Brigate Rosse.
Occorre specificare ora che Il rosso e il nero non è un saggio canonico sul terrorismo, ma non è nemmeno una sterile elencazione di episodi criminosi. Attraverso i numeri, e il riferire oggettivo dei fatti, il libro evidenzia piuttosto l’efficace asciuttezza di cui difetta, spesso, la saggistica ufficiale.
Il collettivo The 88 fools del resto non tace sulle proprie intenzioni:
“Quella che raccontiamo in questo libro […] È la storia di una follia che ha generato altre follie, tutte con la pretesa, forse in partenza anche comprensibile, di voler cambiare il mondo., perché era un mondo che non andava bene. È la storia di una specie di guerra, che per un certo periodo ha fatto anche due o tre morti al giorno, in tutto il Paese, e che ha avuto anche il suono e l’odore acre delle bombe che hanno dilaniato e distrutto tante vite”. (pag. 7)
Poche righe sotto viene anche rivelato ciò che a mio avviso rappresenta un aspetto nodale e mai del tutto indagato degli anni di piombo italiani:
“Sotto, nascosta, mai del tutto rivelata, c’è stata un’altra storia ancora più spaventosa di quella che finisce sui giornali e nei notiziari della televisione. Una storia di trame. Di sussurri, di trucchi, di depistaggi, di falsità e di doppio gioco”.
Rinforzo: l’Italia dei servizi deviati, delle fibrillazioni golpiste, delle eterodirezioni americane, della politica furba o incapace, ha fomentato sottotraccia i terrorismi di destra e di sinistra, rendendosi altresì responsabile di altrettanti delitti politici. Lo ha fatto sottotraccia, senza altro movente che quello del mantenimento del potere dietro il paravento finto-democratico della NATO.
Rispetto ai canonici testi sull’eversione di destra e di sinistra, Il rosso e il nero ha anche il merito del focus allargato sui testi, i film, le canzoni che hanno raccontato e contrassegnato il decennio. Come leggere un libro nel libro: quasi cento pagine di citazioni per chi volesse approfondire o misurarsi con una narrazione aggiunta della lotta armata. Da interessato allo specifico sono andato a recuperare alcuni titoli (saggi e pellicole soprattutto) che sin qui mi ero perso. Agevolare l’approfondimento — senza passare peraltro da toni precettistici — rappresenta l’ennesima qualità di rilievo di questo libro.
Il rosso e il nero. Repertorio ragionato del terrorismo italiano
Amazon.it: 5,95 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il rosso e il nero. Repertorio ragionato del terrorismo italiano
Lascia il tuo commento