Protagonista indiscusso di Sanremo 2021 è Achille Lauro, con i suoi quadri che raccontano per ogni serata un genere musicale diverso. Oggi scopriamo insieme i riferimenti letterari nascosti nel monologo dedicato al Punk Rock andato in onda nella puntata del 5 marzo. Dopo il Glam Rock della prima serata, il Rock ‘N Roll della seconda, e il Pop della terza, la puntata di ieri la performance dell’artista era dedicata al Punk Rock.
Solitamente Achille Lauro esordisce con un monologo; poi sul palco dell’Ariston viene allestito un vero e proprio "quadro", un tableau vivant, che serve da contesto e ambientazione per il resto della performance, che consiste in una canzone.
In questi racconti poliedrici del camaleontico Lauro si dispiegano su più livelli narrazioni costruite su ricerche profonde e curate nel minimo dettaglio. Non mancano i riferimenti letterari, accenni a personaggi storici e movimenti culturali. Se nella performance del Pop la protagoniste era Penelope, per quanto riguarda il monologo andato in onda il 5 marzo e dedicato al Punk Rock sono diversi gli aspetti sui quali ci si può soffermare, a partire dalla partecipazione di Fiorello al quadro, vestito come un Dante dark, con abiti neri, trucco pesante e un’altrettanto cupo make up, il tutto sovrastato da una corona che invece di essere di alloro, era di spine e rovi neri.
Lauro ha sceso le scale dell’Ariston vestito in un abito da sposa fatto di piume strappate, con scarponcini neri e trucco pesante, e una bandiera tricolore: una moderna rivisitazione del quadro La libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix. Baciando il suo chitarrista Boss Doms sulla bocca e citando l’esibizione dell’anno scorso, lanciando un messaggio importante a sostegno delle unioni civili, ha poi cantato Me ne frego e Rolls Royce. Ma torniamo al monologo per approfondirlo meglio.
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Nel monologo in cui celebra il Punk Rock, "icona della scorrettezza, purezza dell’anticonformismo, politicamente inadeguato, cultura giovanile" e celebra l’estetica del rifiuto dell’appartenenza a ideologie o schemi predefiniti, Achille Lauro fa riferimento ad alcuni personaggi iconici, tra cui
"San Francesco che si spoglia dei beni, Elisabetta Tudor che muore per il popolo, Giovanna d’Arco che va al rogo, Prometeo che ruba il fuoco degli dei."
Di alcuni di questi personaggi aveva vestito i panni lo scorso anno sul palco dell’Ariston con Me ne frego.
L’artista aggiunge "sono Morgana che tua madre disapprova", un chiaro riferimento al libro scritto da Michela Murgia e Chiara Tagliaferri intitolato Morgana - Storie di ragazze che tua madre non approverebbe, edito da Mondadori. Tra le protagoniste di questo testo Moana Pozzi, Santa Caterina, Grace Jones, le sorelle Brontë, Vivienne Westwood, donne le cui vite sono state raccontate dalle due atrici prima come podcast di StorieLibere e poi come libro.
Avete seguito la puntata di Sanremo 2021 e il monologo di Achille Lauro? Avete letto Morgana? Vi aspettiamo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Sanremo 2021, Achille Lauro e i riferimenti letterari nel monologo del Punk Rock
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