Shooter: trama del film in onda stasera su Italia 1

Stasera in tv va in onda su Italia 1, in prima serata alle ore 21.25, Shooter, film tratto dal libro "Una pallottola per il presidente" ("Point of Impact") dell’autore Stephen Hunter. Questo è il primo volume di una serie interamente dedicata a Bob Lee Swagger, un tiratore scelto reduce dall’Etiopia. Il titolo del film, Shooter, rimanda proprio a questo: la traduzione letterale, in italiano infatti, è tiratore. Il film è uscito nel 2007 ad opera del regista Antoine Fuqua.
Dal libro e basandosi sul film stesso è stata tratta anche una serie tv che ha debuttato negli Stati Uniti a fine 2016 per poi approdare in Italia grazie a Netflix. Vediamo la trama del film Shooter.

Shooter: trama

Il protagonista del film, Bob Lee Swagger, è un sergente d’artiglieria che opera nei Marines. In congedo dopo l’esperienza in Etiopia, Bob fa parte di un Nucleo di Tiratori Scelti.
Dopo un terribile trauma, la perdita del suo compagno Donnie Fenn (caporale), in Etiopia nel corso di un’operazione militare Bob decide di ritirarsi tra le montagne del Wyoming. In questo periodo viene contattato da Isaac Johnson, colonnello della CIA, che gli chiede di lavorare allo scopo di sventare un presunto attentato ai danni del presidente USA che dovrebbe avvenire in concomitanza con la visita dell’arcivescovo in Etiopia.
Il ruolo di Swagger sarebbe quello di progettare l’attentato così da sventare le possibili azioni del cecchino prevenendole. Alla fine dei conti questo ingaggio si rivela per ciò che è: una trappola per poter accusare Swagger dell’attentato e uccidere il vero bersaglio, l’arcivescovo, custode del segreto che riguarda un massacro di civili in Etiopia, operato da contractors americani capeggiati dal colonnello Johnson e mandati da una compagnia petrolifera connessa al Senatore Charles F. Meachum. Proprio per garantire la fuga di questi contractors l’amico di Swagger ha perso la vita.
Un poliziotto, parte del complotto, spara a Swagger ferendolo ma il protagonista riesce a fuggire neutralizzando l’agente dell’FBI Nick Memphis e comunicandogli che è stato tutto una trappola.
Una volta fuggito Swagger riesce a rifugiarsi in casa di Sarah Fenn, la compagna dell’amico morto in Etiopia. Una volta guarito dalle sue ferite Bob prepara la sua vendetta contro i complottisti, colpevoli di aver ucciso anche il suo cane.
L’agente Memphis, nel mentre, continua a indagare su quello che gli ha detto Swagger, credendogli, nonostante sia vittima di provvedimenti disciplinari per essersi lasciato scappare colui che ha attentato alla vita del presidente.
Proprio quando è vicino alla verità l’uomo viene rapito dagli uomini di Johnson che cercano di ucciderlo inscenando però il suo suicidio per deviare i sospetti; il poliziotto viene salvato solo dall’intervento di Swagger. Insieme i due uomini rintracciano il cecchino che ha ucciso l’arcivescovo cadendo volutamente in trappola per scoprire i retroscena del complotto.
In quel momento scopre che anche Sarah è stata rapita e Swagger deve utilizzare un nastro con la confessione del vero cecchino come merce di scambio per liberarla. Swagger riesce a fissare l’incontro tra il colonnello Johnson ed il Senatore Meachum ma, ancora una volta, si tratta di una trappola. Il protagonista, capito che quella prova potrebbe metterlo in guai ulteriori, la distrugge e si fa arrestare dall’FBI.
La sua innocenza Swagger la dimostra di fronte al procuratore generale: il fucile utilizzato per commettere l’attentato non può essere quello di Swagger poiché ogni volta che lascia casa il soldato sostituisce tutti i percussori perchè tutte le sue armi a fuoco siano inutilizzabili per altre persone.
Swagger viene prosciolto dall’accusa pur non riuscendo a fornire prove schiaccianti della colpevolezza di Johnson. Il protagonista riuscirà comunque a vendicarsi del colpevole, del senatore e delle loro guardie uccidendoli tutti quanti facendo saltare in aria la casa dove sono. Il film si chiude col protagonista che va via con Sarah.