Dal Signor Bonaventura a Saturno contro la Terra. Agli albori del fumetto in Italia (1908-1945)
- Autore: Pier Luigi Gaspa
- Genere: Fumetti e Graphic Novel
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Carocci
- Anno di pubblicazione: 2020
Nel 1908 la moda risente ancora degli influssi del secolo passato. La belle époque italiana prevede l’uso di qualche redingote vecchio stampo, i baffi a manubrio, e dame e damine intubate in abiti dall’ampio strascico. Poche automobili in giro, ma aumentano le corse per auto e moto impegnate su polverosi circuiti d’antan. Si diventa grandi e si sogna anche coi libri: se da un lato le novelle di Edmondo De Amicis si confermano un punto di riferimento pedagogico (a Crema viene intitolata a suo nome una Società Ginnastica), i “cicli” dei romanzi di Emilio Salgari (Sandokan e Corsaro nero, in primo luogo) rappresentano il termometro di una nazione ammaliata da esotismo e avventura. Il fumetto italiano nasce in quest’anno e in quest’ambito: si ringraziano un quotidiano dalla fama già consolidata ("Il corriere della sera") e una pedagogista (Paola Lombroso) di impronta innovativa, che ha in testa di diffondere cultura fra gli strati di popolazione sin qui esclusa. In primo luogo fra i bambini, necessitanti di medium più a loro misura, che li aiutino in qualche modo a imparare divertendosi.
Inserito come supplemento del giornale, il neonato "Corriere dei piccoli" propone “storie illustrate a colori” di origine per lo più anglosassone e statunitense, senza i classici balloon (le nuvolette con i dialoghi tipiche dei fumetti) più che per pregiudizio linguistico per far fronte ai problemi legati alla riproduzione delle tavole.
Come dimostra il sapiente excursus sulla nascita del fumetto italiano curato da Pier Luigi Gaspa per Carocci, Dal Signor Bonaventura a Saturno contro la Terra. Agli albori del fumetto in Italia (1908-1945), il "Corriere dei piccoli" si segnala, da subito, come prototipo di riferimento per i successivi quarant’anni della letteratura a strisce made in Italy.
Toni umoristi e tratti educativi (anche attraverso articoli, racconti, poesie, di contorno ai disegni) sono la cifra caratterizzante il "Corrierino" e le testate consimili che ne seguono la scia. Avanti così fino al 1932, autentico anno di svolta del fumetto italiano, con la nascita di pubblicazioni settimanali quali “Jumbo”, “Avventuroso” e “Topolino”, che consentono ai lettori di familiarizzare con gli eroi del fumetto americano – Mandrake, Flash Gordon, Uomo Mascherato, senza contare gli eroi Disney – che nell’immaginario popolare resisteranno persino alle censure del regime fascista. Di fianco a un buon numero di personaggi autoctoni, creati da penne e matite destinate a futura memoria (Gianluigi Bonelli, Enrico Novelli, Walter Molinari, Federico Pedrocchi, Franco Chiletto, Cesare Zavattini e altri). Nelle loro storie il taglio umoristico lascia il passo sempre più spesso alla fantascienza, cui il saggio di Pier Luigi Gaspa dedica peraltro ampia e accurata attenzione.
“Come nel caso del fumetto umoristico, anche le storie avventurose di quel periodo sono pubblicate a puntate di una singola tavola settimanale. Per cui il lettore di oggi, abituato a leggere le sue storie a fumetti preferite in graphic novels da centinaia di pagine oppure nel formato italiano per eccellenza ormai da decenni, quello bonelliano di Tex, per intenderci, potrà pensare che tali storie sono state assai povere di contenuti, dipanandosi nell’arco, in genere, di una decina di puntate, anche se ve ne sono di più lunghe. Ebbene, fermandoci un attimo ad analizzare una di queste singole tavole […] a nostro avviso l’impressione è del tutto errata. I contenuti ci sono, eccome; solo, sono portati al lettore con uno stile comunicativo differente […] dettato da esigenze produttive ma coerente ed efficace. E che costringe il lettore a riempire con la propria fantasia, ancora più di oggi, i passaggi che si trovano, impliciti, nello spazio bianco che separa due vignette successive di una storia a fumetti”. (pp. 16-17)
Impreziosito da un’accattivante copertina con banda trasversale in sfondo rosso, e corroborato da un corposo numero di citazioni, rimandi, storie, analisi (e quant’altro serva alla causa della Storia), Dal Signor Bonaventura a Saturno contro la terra racconta dunque genesi e primo sviluppo della letteratura a fumetti: data la completezza e l’interesse delle informazioni auspico un secondo volume che continui il discorso fino ai nostri giorni.
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