Spartaco il gladiatore
- Autore: Mauro Marcialis
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2010
Nella scuola gladiatoria di Lentulo Batiato a Capua gli schiavi stanno preparando la rivolta: Spartaco ne è l’ideatore e altri duecento sono con lui. Il vigore e l’eleganza del fisico, la dolcezza dello sguardo e la forza incrollabile dei suoi ideali lo rendono immediatamente un simbolo. Il suo nome diventa l’urlo della ribellione, l’emblema del riscatto dalla schiavitù, l’ideale di libertà che nutre i sogni di decine di migliaia di schiavi e popola gli incubi dei pretori e dei consoli romani. Mentre il nome di Spartaco e la leggenda delle sue gesta si diffondono per le strade di Roma, sussurrati con timore o scritti a grandi lettere sui muri, attorno alla figura del gladiatore ribelle si intrecciano i destini di Deck), Claudia e Floro, così lontani e diversi eppure tanto vicini. Decio, valoroso legionario romano poi condannato ingiustamente come traditore e reso schiavo, si trova al fianco di Spartaco fin dall’inizio, tra i gladiatori di Capua, scegliendo di restare con lui battaglia dopo battaglia, sebbene già conosca le conseguenze del folle progetto di opporsi alla potenza di Roma.
Claudia, giovane e bellissima nobile costretta a sposare un uomo arrogante e senza scrupoli, trova il coraggio di ascoltare l’amore che prova per lo schiavo della sua domus, Lucio, e si batte per affrancare alcune serve bambine.
(Note di copertina)
- Leggi l’intervista all’autore, rilasciata a SoloLibri.net: 4 chiacchiere (contate) con... Mauro Marcialis
Spartaco il gladiatore. Il romanzo di Roma (Vol. 3)
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Ho deciso di interrompere la lettura di questo romanzo quasi a metà strada; con disappunto perché in verità lo stile narrativo è coinvolgente e la storia è raccontata in modo originale, attraverso tre personaggi: Decio ex legionario, Floro Quinzio un soldato romano, e la giovane Claudia, figlia del tribuno militare Tito Varone Rufo .
Attraverso le loro vicende scorrono gli eventi di Spartaco, il ribelle che guida la rivolta contro l’arroganza di Roma coinvolgendo villaggi interi.
Sebbene penso che l’autore abbia fatto un’ottima ricostruzione storica, soprattutto degli usi e costumi della Roma antica, ho giudicato eccessivamente crudo il linguaggio adottato in molti passaggi.
Sicuramente determinate pratiche in uso a quei tempi non stupiscono gli studiosi, ne i lettori appassionati di romanzi storici, ma ai miei occhi la descrizione di certe barbare atrocità, perpetrate nei confronti degli animali, come degli esseri umani, è apparsa troppo brutale, sebbene accorta e sincera.
Lo consiglio a chi adora i romanzi storici, ma non a chi come me, lettrice un po’ troppo emotiva, imprime le pagine narrate nella propria mente, vivendole durante il racconto, e anche dopo!