Storia di Roma. Dalle origini all’Unità d’Italia
- Autore: Gottardo Scotton
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2011
Il nome del bassanese Monsignor Gottardo Scotton (1845-1916) si lega inscindibilmente a quelli dei suoi fratelli Jacopo (1834-1910) e Andrea (1838-1915), anch’essi sacerdoti. Conferenzieri, scrittori e giornalisti cattolici, tra l’Ottocento e l’inizio del Novecento, gli Scotton impegnarono ogni loro energia nella lotta contro il modernismo religioso e politico. Lo strumento principale delle loro battaglie fu il foglio settimanale che fondarono insieme, La Riscossa, voluto quasi come un’emanazione dell’Opera dei Congressi. Questa testata fu tra le più importanti nella storia dell’intransigentismo e, a suo tempo, fu letta, conosciuta e temuta in tutta Italia.
L’opera più importante di Gottardo Scotton è Il Vangelo studiato minutamente dal parroco e spiegato al popolo (1886-1890), un testo in nove volumi che fu largamente apprezzato. Nondimeno, il vicentino fu anche autore di vari opuscoli destinati all’educazione dei fedeli: si trattava di fascicoli che potevano essere compresi anche da quegli uomini semplici che erano forniti solo di un’istruzione basilare, i quali, a loro volta, li leggevano ad alta voce nei momenti di convivialità, al fine di istruire anche gli analfabeti.
Di questo autore, nel 2011, le edizioni Amicizia Cristiana di Chieti hanno ripubblicato il libretto Storia di Roma. Dalle origini all’Unità d’Italia, che riassume le vicende della città eterna in sole trentacinque pagine, illustrandone soprattutto “le sorti”, che, per soprannaturale disegno di Dio, sono subordinate a quelle del Papato.
Il religioso percorre tutto il cammino di Roma, destinata a fini altissimi: la prima Roma è stata quella pagana, in cui, secondo l’interpretazione cattolica, “i Cesari servivano, senza volerlo, i disegni di Dio”. Il loro impero si accrebbe e sotto il loro governo nacque il Salvatore:
“I popoli, dopo tanti secoli di guerra, avevano pace, com’era stato vaticinato dai profeti: e fu in mezzo a questo universale silenzio, che nel 25 dicembre, in Betlemme, da Maria sempre Vergine, nacque Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, Redentore degli uomini. Roma non lo sapeva, quantunque una visione avuta da Augusto fosse spiegata dalla Sibilla nel senso di una Vergine madre del Salvatore, e una fontana d’olio fosse sorta prodigiosamente in mezzo a Roma per annunciarsi il Cristo, ossia l’Unto dal Signore; ma il nome adorabile di Gesù, accoppiato ai nomi di Maria e di san Giuseppe, faceva nei registri del censo, il suo ingresso nella città dei Cesari, da Dio prenotata ad essere la sede perpetua del suo Vicario”.
Riguardo la data storica della nascita di Cristo si possono ricordare le parole usate da Sua Santità Benedetto XVI nel corso dell’udienza generale di mercoledì 23 dicembre 2009:
“Il primo ad affermare con chiarezza che Gesù nacque il 25 dicembre è stato Ippolito di Roma, nel suo commento al Libro del profeta Daniele, scritto verso il 204. Qualche esegeta nota, poi, che in quel giorno si celebrava la festa della Dedicazione del Tempio di Gerusalemme, istituita da Giuda Maccabeo nel 164 avanti Cristo. La coincidenza di date verrebbe allora a significare che con Gesù, apparso come luce di Dio nella notte, si realizza veramente la consacrazione del tempio, l’Avvento di Dio su questa terra”.
Giunto alle invasioni dei barbari, che si spartirono i dominii di Roma, Scotton spiega che quei popoli, “rigeneratisi nelle acque del santo Battesimo”, “costruirono sulle rovine dell’impero d’occidente (476) i nuovi regni dell’Europa cristiana”.
Il 3 febbraio 2021 è stato commemorato il centocinquantesimo anniversario della proclamazione di Roma capitale del Regno d’Italia: tale evento fu il tramonto definitivo della seconda Roma, quella dei pontefici, la “Roma Papale”. La terza Roma nacque dopo la breccia di Porta Pia, il 20 settembre 1870. Nel suo libriccino, lo scrittore veneto condanna il Risorgimento, e tutte le rivoluzioni che lo avevano preceduto, come usurpazioni ordite dalla massoneria, nemica della Chiesa. Il libretto ribadisce però l’eternità e l’immutabilità della missione di Roma: essa
“fu quello che fu, ed è quello che è in ordine al Papa. Sta qui tutta la ragione del suo essere; ed è questa la chiave della sua storia. Fra tutte le metropoli degli antichi imperi sopravvisse essa sola; e sopravvisse, né perirà mai, perché destinata ad essere immutabilmente la Sede del Vicario di Gesù Cristo”.
Ai giorni nostri, questa breve storia dell’urbe dalle sue origini alla fine del potere temporale del Papa può anche apparire come un piccolo pamphlet trascurabile, tuttavia rappresenta pur sempre una testimonianza delle inquietudini che scossero i cattolici della Penisola durante il processo risorgimentale e nei decenni a esso successivi. Storia di Roma. Dalle origini all’unità d’Italia è un documento valido per comprendere lo spirito dell’intransigentismo cattolico, ma vi si intravede anche il volto del vecchio Veneto cristiano e rurale, in gran parte ancora povero e devoto, di cui gli Scotton furono indubbiamente una delle espressioni più autentiche, polemiche e agguerrite.
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