The Good Lord Bird. La storia di John Brown di James McBride

James McBride, autore e sceneggiatore statunitense, vince nel 2013 con il romanzo The Good Lord Bird. La storia di John Brown il prestigioso premio National Book Award per la narrativa. Nel febbraio 2021, con la traduzione di Silvia Castoldi, la casa editrice Fazi presenta nelle librerie di tutta Italia la versione italiana del romanzo.
Si tratta di una rivisitazione immaginaria degli ultimi anni di vita e di lotta dell’abolizionista John Brown e dell’incursione su Harpers Ferry nel 1859, visti attraverso gli occhi di uno schiavo di tredici anni di nome Henry che, per aver salva la vita, si finge una ragazza, Henrietta.

“Sono nato uomo di colore, non ve lo dimenticate. Però ho vissuto da donna di colore per diciassette anni. Il mio Pa era un negro purosangue di Osawatomie, nel territorio del Kansas.. Lui tagliava i capelli alla taverna di Henry l’Olandese, infilata in un crocevia sulla pista della California. Serviva perlopiù i banditi, gli imbroglioni, i padroni di schiavi che viaggiavano attraverso la pista del Kansas”.

Qui, un giorno qualunque, si presenta nel piccolo negozio un uomo non più giovane, magro, dalle labbra strette, con vestiti logori e scarpe consumate. Non è un cliente qualunque, bensì “il vecchio” John Brown, un uomo di cinquantanove anni che ne dimostra ben di più in seguito alle tante traversie della vita.
Voce narrante del romanzo è proprio Henrietta, da Brown soprannominata Cipollina, e con lui rimasta dopo un grave alterco culminato con la morte di Pa e avvenuto proprio a Osawatomie.
Liberato da John Brown e dai suoi uomini mentre sta per essere ridotto in schiavitù, Henry, per Brown una ragazzina, manterrà tale identità fino agli ultimi eventi del romanzo.

I primi tempi vissuti nei panni femminili sono per Cipollina di grande disagio: come nascondere davvero la propria identità? Poi, però, il protagonista si accorge che la situazione non è così disastrosa: considerata da John Brown il suo portafortuna, Cipollina lo deve seguire nelle sue peregrinazioni, ma, per la sua "femminilità", non è costretta a rischiare la vita gettandosi in battaglia.
A corto di altre scelte, Cipollina finisce per accompagnare Brown attraverso tutti i momenti più importanti della sua lotta contro la schiavitù, dalle guerre di confine del Kansas alla raccolta di fondi e al tentativo armato di Harper’s Ferry.

Nonostante la tragicità degli eventi narrati, The Good Lord Bird è anche un romanzo con momenti divertenti, come una risata ad alta voce, quella di un ragazzo di colore con l’incoscienza dei suoi quattordici anni e la visione parziale della realtà data oltre che dall’età anche dal background di Cipollina, cresciuta in un ambiente poverissimo economicamente e culturalmente, così che lei a stento conosce qualche lettera dell’alfabeto.

Notevole è la figura di John Brown, un uomo bizzarro con una personalità gigantesca che ha dell’incredibile. Il Brown di McBride è, di volta in volta, fanaticamente religioso ma interpreta a suo modo le Scritture, un combattente spietato ma allo stesso un’anima disposta a porgere l’altra guancia, un abile stratega sul campo di battaglia e anche un terribile pianificatore. L’unico ambito in cui non si contraddice è il suo incrollabile disprezzo per l’istituzione della schiavitù e la sua totale disponibilità a morire per combatterla.
Cipollina è lì, tra i pochi a lui fedeli, quasi posta dall’autore a osservare e fornire commenti sulle figure più importanti che incontra.
Henrietta continua a nascondere la sua vera identità: non ha coraggio e così come lei (sarebbe più corretto dire lui) anche le persone di colore oppresse si adattano alla più misera delle schiavitù, che consente comunque di sopravvivere e ritagliarsi una nicchia per se stessi in un mondo estremamente duro e ostile.

Esperto narratore, James McBride utilizza nel libro un efficace linguaggio che coinvolge pienamente il lettore. The Good Lord Bird è la giusta combinazione di personaggi immaginari e reali, un’avventura travolgente, una testimonianza storica che, seppur romanzata, risulta assolutamente umana.