Lunedì 27 febbraio e lunedì 6 marzo alle ore 21,25 su Rai1 torna sul piccolo schermo Montalbano, il celebre commissario di Vigata che ha il volto di Luca Zingaretti, creato da Andrea Camilleri, con due nuovi episodi, diretti come i precedenti dal regista Alberto Sironi, produzione sempre della Palomar per Rai Fiction.
In prima visione e in prima serata sulla rete ammiraglia della Rai, Salvo Montalbano si ripresenta con due episodi inediti intitolati Il covo di vipere (tratto dal romanzo omonimo edito da Sellerio nel luglio del 2013) e Come voleva la prassi (tratto da un racconto contenuto nella raccolta “Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano”, edito da Sellerio nel 2014).
I due episodi sono stati girati interamente in Sicilia, tra Scicli, Modica e Ragusa, dopo tanti anni il cast è tornato a girare nel commissariato di Ragusa, per meglio respirare il clima del luogo. Inoltre l’episodio Come voleva la prassi, è ambientato nella Valle dei Templi di Agrigento. Squadra vincente da ventitré anni non si cambia: ecco dunque Sonia Bergamasco nei panni di Livia, la storica, paziente e a volte intemperante fidanzata di Salvo, Cesare Bocci è sempre Mimì Augello, il “fimminaro” vice del commissario. Peppino Mazzotta si cala alla perfezione nei panni del fido poliziotto Giuseppe Fazio, uno dei principali collaboratori di Montalbano. Angelo Russo, conosciuto da tutti come Catarella, il poliziotto centralinista del commissariato di Vigata, il quale recentemente per annunciare il ritorno della serie televisiva, è apparso in un surreale spot che l’ha visto volare su tutto lo Stivale per avvisare l’Italia intera della messa in onda dei nuovi episodi. Non mancano Marcello Perracchio, l’ironico Dottor Pasquano, sempre in duello verbale con Montalbano, l’amica svedese del commissario, Ingrid, interpretata da Isabell Sollman, che lo corteggia da anni e il giornalista dell’emittente Retelibera, amico e confidente del commissario, Nicolò Zito (Roberto Nobile).
Il covo di vipere vede la morte per assassinio dell’infido ragionier Cosimo Barletta, affarista senza scrupoli, dal carattere laido, abietto e disgustoso, i protagonisti del primo episodio sono Alessandro Haber e Valentina Lodovini. Come voleva la prassi, inizialmente scritto per il giovane Montalbano e poi riadattato per il “maturo” commissario, tratta un caso horror. Entrambi i casi sono legati a storie di donne, a due vicende di amore tragico.
Record di ascolti per il commissario di Vigata, in totale, tra prime visioni e repliche, la serie televisiva ha registrato circa 990 milioni di spettatori. Salvo Montalbano negli anni, attraverso le pagine del Maestro Andrea Camilleri e grazie al regista Sironi e ai bravi interpreti, è certamente diventato un simbolo. Luca Zingaretti che lo interpreta da diciotto anni è convinto che Montalbano piace agli italiani, perché
“trasuda di italianità, racconta chi siamo in un’epoca in cui è facile scimmiottare gli americani”.
Infatti, quelli di Camilleri sono
“gialli metafisici e Sironi, da uomo di lettere, ha saputo trasporre questa metafisicità”
ha precisato Zingaretti in una recente intervista. In un mondo che va veloce, a mille, come quello in cui viviamo, Montalbano è “l’elogio della lentezza”. Salvo ha un pubblico trasversale, che va dai bambini ai laureati, piace perché non conosce compromessi, divide il mondo in bene e male, in bianco e nero, non ha prezzo, perché la sua integrità non è in vendita.
“Esercita un fascino irresistibile, è carismatico”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Torna Montalbano con due episodi per la TV della fiction più amata
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