Oscar Mondadori nella sua collana “Moderni” pubblica Dalla parte di lei (2021, Introduzione di Melania G. Mazzucco, pp. 552) di Alba de Céspedes (Roma, 11 marzo 1911 – Parigi, 14 novembre 1997), pubblicato per la prima volta dalla scrittrice, poetessa e partigiana nell’agosto del 1949 per Mondadori nella prestigiosa collana “La Medusa”.
Alba de Céspedes: cenni biografici e opere
Figlia dell’ambasciatore cubano in Italia, cresciuta in una famiglia poliglotta, colta e progressista, Alba de Céspedes esordì nel 1935 con i racconti di L’anima degli altri, seguiti dai romanzi Nessuno torna indietro (1938), Dalla parte di lei (1949), Quaderno proibito (1952), La bambolona (1967) e Nel buio della notte (1976). Nel settembre del 1944 fondò la rivista “Mercurio”, mensile di politica, arte, scienze da lei ideato e diretto subito dopo il ritorno nella Roma libera. Inoltre fu autrice di romanzi e poesie, di testi per il cinema e il teatro e si occupò anche di scrittura per cinema, teatro, radio e televisione.
Scrittrice amatissima, il suo romanzo giovanile, Nessuno torna indietro (1938), che racconta la storia di otto giovani donne di differente estrazione sociale, che vivono nell’Italia ante II Guerra Mondiale, fu uno dei maggiori successi editoriali degli anni Quaranta dal quale nel 1943 venne tratto il film omonimo diretto da Alessandro Blasetti.
Dalla parte di lei
“La storia di un grande amore e di un delitto”, così l’autrice stessa definì il romanzo iniziato a scrivere il 12 luglio del 1945. La stesura del testo la occupò fino al 1948, anni nodali per l’Italia, il referendum istituzionale monarchia o repubblica avvenne nel giugno 1946, quando per la prima volta nella storia del nostro Paese la nuova forma istituzionale, monarchica o repubblicana, venne scelta con la partecipazione femminile. In quegli stessi anni, i nostri nonni erano impegnati nella ricostruzione materiale, morale e istituzionale di una nazione divorata e fatta a pezzi dal fascismo e dalla guerra voluta dal Duce.
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È la voce narrante di Alessandra Corteggiani, la protagonista del romanzo, che racconta appunto “dalla parte di lei”, la storia d’Italia tra fascismo, guerra e ricostruzione, ed è anche un modo per rievocare le tragiche vicende della sua famiglia.
Lei, Alessandra, chiamata così in memoria del fratellino morto annegato a tre anni di età, prima della sua nascita.
Alessandra, segnata dal suicidio della madre insegnante di pianoforte e oppressa da un padre anaffettivo, impiegato ministeriale, marito piccolo borghese, mediocre padre di famiglia. Alessandra, che lascia il grande casamento della via Paolo Emilio, costruito nell’epoca umbertina, casermone nel quartiere romano di Prati, perché spedita dal padre dalla nonna paterna in Abruzzo in una località montagnosa.
Alessandra, il cui destino domestico pare già segnato, il destino della sottomissione e dell’obbedienza.
“Volevo ribellarmi a questo sordido destino: sentivo che c’era in me la forza di portare, in qualche modo, il messaggio che mia madre m’aveva affidato”.
Dalla parte di lei è un romanzo sempre attuale, scritto da una donna per tutte le donne.
“Signori giurati, è innocente, tutte le donne sono innocenti”.
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