La scrittrice Elisa Nizzoli ha accettato di rispondere ad alcune domande su "Ciao amore mio", non un semplice romanzo ma il resoconto di una sua toccante esperienza di vita.
Ciao Elisa, complimenti per il tuo lavoro davvero coinvolgente! Come definiresti il tuo libro: un romanzo di genere autobiografico o piuttosto un diario?
Definirei il mio libro un diario, in quanto racconto in modo diretto, quasi a me stessa, il decorso della mia vita, davanti alle gioie, ai dolori, alle amicizie, all’amore. lo faccio talmente in modo naturale, che chi ha letto il mio libro, mi riferisce di avere un’amica in più dopo averlo letto. Quindi sì, lo considero un mio diario, non segreto... ovvio.
Lo stile che hai adottato, molto vicino come linguaggio ai giovani contemporanei non manca tutto sommato di una buona dose di ironia ma soprattutto denota molta attenzione nel codice scritto.Ti sei ispirata a qualche autore letto in passato?
Guarda sinceramente, mi e’ venuto tutto naturale, dal cuore, dalle mie mani... io sì, sono un’accanita lettrice, ma sinceramente non mi sono ispirata a nessuno. Alcune persone mi dicono che assomiglio a Fabio Volo (magari), perché scrivo molto scorrevole creando pathos... mi sono ispirata a me stessa, a ciò che volevo trasmettere. I giovani leggono soprattuto cose scritte con il loro lessico, gergo; a volte, utilizzando una, diciamo, parolaccia riusciamo a coinvolgerli nella lettura ancora di più. Mi sono ispirata solo a me stessa, perché come scrivo nel mio libro, lo sono nella vita vera, di tutti i giorni. Io sono diretta, spontanea e anche ironica costantemente. Se non si mette un briciolo di serenità, armonia, spensieratezza rischiamo di essere "schiacciati" dai mille problemi che tutti noi bene o male ci troviamo ad affrontare... quindi, io stessa, sulla mia pelle, ho imparato, o meglio ho dovuto imparare, che dinnanzi ad un problema e’ inutile disperarsi, arrabbiarsi perché comunque il problema rimane, non se ne va, ed allora bisogna saperlo prendere, per affrontarlo nel modo giusto e quindi superarlo totalmente. Mi sono ispirata al mio cuore, alla mia anima.
Anche se hai dichiarato che non intendi pubblicare altro, hai mai pensato di scrivere ancora stavolta senza basarti sul tuo vissuto?
Questo libro a distanza di un anno, lasciando stare le vendite, molte ed inaspettate, mi sta regalando tantissime cose, e forse è stato l’inizio per iniziare una carriera personale nel mondo della scrittura. Come in tutte le cose ci deve essere un inizio... io diciamo che inizio dalla fine... dalla fine di una parte della mia meravigliosa vita, per cercare di ricrearmi una nuova, diversa vita.
Il mio "Ciao amore mio" aveva una missione: arrivare nel cuore delle persone, e anche nel mio.
Grazie per le risposte e a presto!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tre domande a Elisa Nizzoli, autrice di “Ciao amore mio”
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