La pedagogista Maristella Meli, autrice de "Il benessere educativo che i figli ci chiedono" ha accettato di rispondere ad alcune domande anche in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico.
- Ciao Maristella, in cosa consiste il tuo lavoro di interazione tra adulti e ragazzi? Potresti dire qualcosa in più?
Il mio lavoro di pedagogista, come esperta dell’educazione e della formazione, si occupa di accompagnare, sostenere e aiutare la persona (bambino, ragazzo, adulto) nella relazionalità e nella gestione dei conflitti, attraverso interventi educativi mirati al recupero e spendibili nella pratica educativa. Nello specifico, sostengo i ragazzi, i genitori e gli insegnanti, sotto il profilo pedagogico, promuovendo una sinergia alunno-scuola-famiglia, offrendo un luogo di condivisione su quelle che sono le difficoltà che caratterizzano il percorso scolastico o di vita, creando un ponte con quel mondo sommerso del disagio infantile, adolescenziale, familiare e sociale. Collaboro con genitori e insegnanti per il successo del processo di integrazione scolastica e per una positiva accettazione del sé.
- Da cosa è nata l’esigenza di scrivere questo manuale educativo?
La mia esigenza di scrivere un libro di pedagogia familiare nasce dalla consapevolezza che la crisi di valori che stiamo attraversando, sia il risultato, molto spesso, di genitori confusi che hanno disimparato l’arte di una sana ed autorevole educazione dei propri figli e, preferiscono assumere un atteggiamento super indulgente, che sfocia nel lassismo pedagogico, che impedisce ai piccoli di sviluppare quelle capacità emotive e morali, necessarie per crescere sereni, rispettosi, saldi nei valori e poter affrontare il futuro che li aspetta, responsabilmente. Non dimentichiamo che la famiglia, ancor prima della scuola, è la prima istituzione sociale dove si sperimentano diritti e doveri; ritengo che i genitori debbano riprendere l’arte di educare, con coraggio, senza temere quei naturali conflitti, necessari per una sana crescita. I figli hanno bisogno di vedere nel genitore un solido punto di riferimento e non un amico super indulgente: l’educazione richiede sempre chiarezza, costanza ed amorevole autorevolezza!
- Quali sono i tuoi progetti futuri? Pensi di scrivere qualcosa anche sulla relazione tra docenti e discenti?
I miei progetti? Sensibilizzare maggiormente le famiglie e le scuole sulle tematiche e le radici dell’emergenza educativa che sta investendo la nostra società, attraverso la presenza costante del pedagogista, unico esperto per competenze in problematiche relazionali ed educative; promuovendo incontri e seminari, con la collaborazione dei dirigenti, in scuole di ogni ordine e grado... e, perché no, scrivere un libro sulla relazione tra docenti e alunni, a volte, non sempre positiva.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tre domande a Maristella Meli, autrice de “Il benessere educativo che i figli ci chiedono”
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