Tre volumi VerbaVolant Edizioni per i piccoli lettori da regalare a Natale 2017: “Archimede, una vita geniale” (2017, collana SegnaStoria, pp. 112, euro 13,00, illustrazioni di Giulia Cregut) di Giuseppina Norcia; “I custodi della neve” (2017, collana SegnaStoria, pp. 128, euro 13,00, illustrazioni di Laura Proietti) di Dino Cicli e “Un arcobaleno tutto mio” (2017, collana Libri da Parati, pp. 24, euro 13,00, illustrazioni di Alessandro Di Sorbo) di Alessio Di Simone.
“Archimede, una vita geniale”
Giacomo è un bambino curioso e intelligente, ha un cespuglio di capelli sulla testa e una strana fobia: la geometria è il suo peggior nemico, o almeno così crede. In compenso ama le storie, in particolare quelle dell’antica Grecia e dei suoi eroi. Vive a Siracusa, la stessa città di Archimede, ma non immagina che un giorno potrà diventare suo amico: già, perché, di tanto in tanto, il grande scienziato dell’antichità interrompe il suo silenzio di secoli per narrare a un bambino “in cerca di ispirazione” la storia della sua vita e delle sue invenzioni. In un pomeriggio di fine estate, dunque, la statua del genio dimenticata in un quartiere di periferia si anima magicamente davanti a Giacomo; il principio delle leve, la sfera, il P greco, la coclea smettono così di essere concetti astratti e nozioni da imparare: prendono vita attraverso i suoi racconti di viaggi, battaglie e di svelamenti, di una Siracusa ormai scomparsa ma che mantiene intatto il proprio fascino. Uno sguardo al quotidiano e uno all’infinito, uno ai numeri e uno alle stelle, questo è il messaggio che Archimede affida a Giacomo, insieme a tanti altri che scoprirà lui stesso... per gridare a sua volta
“Eureka!”.
“I custodi della neve”
Un’avventura ambientata nella Sicilia del Diciassettesimo secolo, che vede protagonisti un gruppo di quattro aspiranti o mancati briganti in cerca di riscatto, e il piccolo Totò, abbandonato in fasce da una compagnia di teatranti girovaghi e adottato dall’improbabile quartetto. In fuga dalle autorità e dai creditori, i cinque si stabiliranno in campagna reinventandosi contadini. Totò crescerà così con una famiglia non convenzionale ma non per questo meno affettuosa; le loro continue peregrinazioni li porteranno alle pendici del vulcano e all’incontro con un giovane amico che sta perfezionando un’invenzione per creare il gelato più buono e cremoso mai esistito. Ci riuscirà con l’aiuto di Totò e dei suoi zii, i “custodi della neve”! Sullo sfondo della maestosità dell’Etna, con le sue cave di zolfo e le sue piramidi a gradoni, i suoi cunicoli e la “grotta dei ladroni”, un romanzo per ragazzi in equilibrio tra fantasia e Storia: attraverso figure realmente esistite come Francesco Procopio Cutò, probabile inventore del gelato moderno e in seguito fondatore a Parigi del più antico caffè europeo, e i custodi della neve, trasportatori della neve invernale accumulatesi nelle cavità del vulcano in città per gli usi più svariati, le avventure di Totò e dei suoi zii si intrecceranno con gli avvenimenti della Catania della seconda metà del Seicento: lì nasce il gelato per come lo conosciamo oggi.
“Un arcobaleno tutto mio”
“So che l’arcobaleno indica sempre la strada alla miniera degli gnomi o il posto magico dov’è il pentolone d’oro, tra il mondo terreno e l’altrove, tra il mondo ordinario e l’incanto”.
La mamma è al lavoro, torna a casa per pranzare con Matteo, poi di nuovo al lavoro. Fuori piove, la giornata sembra grigia, in attesa del ritorno serale di mamma e papà: qualche compito di storia e matematica, nulla di difficile. E la pioggia continua a scendere. Poi una tazza, messa fuori dalla finestra, e il temporale che finisce. Ed ecco un arcobaleno nuovo, personale, tutto di Matteo. Il viaggio può cominciare. Di tutto si è scritto e detto degli arcobaleni, vero e proprio perno dell’immaginario infantile (ma non solo): Alessio Di Simone e Alessandro Di Sorbo provano a dare la loro lettura, attraverso il silenzio dei colori, dei piccoli gesti dal grande significato, della routine quotidiana che cambia volto una volta spostata - anche solo di un filo - la prospettiva.
Un albo sognante ed evocativo, dall’inusuale formato a fisarmonica che si apre fino ad oltre oltre due metri, per coprire tutte le tonalità dal mondo ordinario all’altrove.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tre libri Verbavolant da regalare a Natale 2017
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