A chiunque sia appassionato di letteratura, la questione del “trovare il tempo per leggere” può sembrare di per sé un problema inesistente: se si ha davvero voglia di leggere, si trova sempre il tempo per farlo. Eppure, una parte cospicua dei cosiddetti non lettori individua proprio nella mancanza di tempo una delle cause principali per le quali continua ad avere poca familiarità con i libri.
A tal proposito, numerosi sono gli articoli online che offrono consigli su come riuscire a dedicare anche solo qualche minuto al giorno alla lettura. Un’ottima abitudine può essere, ad esempio, quella di portarsi dietro un volume ogni volta che si esce di casa per sfruttare così i classici momenti morti durante la pausa pranzo, in fila alla posta, in coda dal medico o quando si aspetta un amico in ritardo. Se si è pendolari, si può leggere sui mezzi pubblici o ascoltare un buon audiolibro.
Lo studio, il lavoro e la famiglia assorbono spesso molte nostre energie e i mille impegni quotidiani sono in effetti incessanti ostacoli alla lettura, ma è possibile trovare tempo libero da dedicare ai libri così come si trova tempo per guardare le amate serie tv, andare al cinema o in palestra, fare shopping e controllare in modo compulsivo i social e le notifiche sui dispositivi tecnologici costantemente connessi.
Diventare un lettore forte o comunque iniziare a leggere di più e con regolarità richiede una certa dose di allenamento ed esercizio affinché si riesca a far rientrare la lettura nella propria routine giornaliera o settimanale.
Del resto, il tempo dedicato alla lettura è sempre tempo rubato alle altre attività che potremmo o dovremmo svolgere. Come sostiene lo scrittore francese Daniel Pennac nel celebre “Come un romanzo”:
“Se dovessimo considerare l’amore tenendo conto dei nostri impegni, chi ci si arrischierebbe? Chi ha tempo di essere innamorato? Eppure, si è mai visto un innamorato non avere tempo per amare?
Non ho mai avuto tempo di leggere, eppure nulla, mai, ha potuto impedirmi di finire un romanzo che mi piaceva.
La lettura non ha niente a che fare con l’organizzazione del tempo sociale. La lettura è, come l’amore, un modo di essere.
La questione non è di sapere se ho o non ho tempo per leggere (tempo che nessuno, d’altronde, mi darà), ma se mi concedo o no la gioia di essere lettore”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Trovare il tempo per leggere: è davvero un problema?
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