Ecco i vincitori dell’edizione 2016 del Premio Mondello, prestigioso riconoscimento nato nel 1975 ad opera di un gruppo di intellettuali e operatori culturali palermitani.
Il Premio Mondello è oggi organizzato e promosso dalla Fondazione Sicilia, presieduta da Giovanni Puglisi, in collaborazione con la Fondazione Andrea Biondo e dall’edizione di quest’anno in sodalizio con il Salone Internazionale del libro di Torino.
Per la sezione Opera italiana ha ricevuto il Premio Romana Petri con il romanzo “Le serenate del ciclone” (Neri Pozza, 2015), libro scritto in ricordo del padre ma anche fedele ritratto di storia italiana in un ampio periodo che va dal Fascismo al Dopoguerra. In merito la Giuria così si è espressa
“Nella frequenza con cui, negli ultimi anni, una generazione di autori racconta il proprio passato concentrandosi soprattutto sulla figura paterna, Romana Petri riesce non soltanto a celebrare letterariamente il mito del padre, grande cantante lirico e attore, ma a ricostruire l’Italia piccola, quella che assisteva ai grandi cambiamenti storici restandone ai margini o soffrendone solo le conseguenze. Il linguaggio ibridato con cui, nella prima parte, narra le campagne dell’Umbria, muta nella seconda, quella che assume i toni dell’autofiction, nella partecipe rievocazione del rapporto padre-figlia, raggiungendo un equilibrio stilistico di rara armonia”.
Insieme a Romana Petri sono stati premiati Marcello Fois per “Luce perfetta” (Einaudi, 2015) apprezzato sia come romanzo autonomo sia come una saga intrisa di drammaticità e ineccepibile ritmo narrativo ed Emanuele Tonon per “Fervore” (Mondadori 2016) al quale il premio è stato dato con questa motivazione
“Con Fervore, Emanuele Tonon prosegue coerentemente il suo percorso di narratore del rifiuto. I temi dell’omologazione sociale sono qui declinati in modo originale, nel dissidio tra un bisogno di appartenenza, avvertito come esigenza assoluta, e la solitudine dell’esperienza monastica, che appare agli occhi del novizio come la sovversione dell’ordine esterno. Con questo romanzo la scrittura di Tonon si fa ancora più tesa rispetto alle prove precedenti, raggiungendo punte espressionistiche e provocando accensioni liriche. Il lettore è coinvolto all’interno di uno spazio sacro, una terra di nessuno dove le regole del mondo si scontrano con una tensione verso la verità, necessaria e inattuale, di cui l’autore si fa ultimo portavoce”.
Tra gli italiani il premio Mondello critica è andato a Serena Vitale con “Il defunto odiava i pettegolezzi” (Adelphi, 2015). L’autrice, grande conoscitrice della lingua e letteratura russa, fa ruotare il romanzo intorno alla vicenda del suicidio di Vladimir Majakovskij, poeta il cui nome diviene così leggenda.
Michela Murgia, giudice unico di quest’anno, ha assegnato il titolo di miglior scrittore straniero a una donna, la scrittrice americana Marilynne Robinson che è molto conosciuta e apprezzata soprattutto negli Stati Uniti ma che anche in Italia può essere apprezzata perché i suoi romanzi “Casa” e “Lila” sono stati pubblicati da Einaudi. La Robinson nel 2012 ha ricevuto la “National Humanities Medal” assegnata proprio dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama “per la grazia e intelligenza della sua scrittura” e da Michela Murgia è stata ora apprezzata perché
“capace più di altri di rendere narrativamente il dono perduto dell’epica contemporanea”.
I libri premiati quest’anno si rivelano davvero notevoli e sono il giusto riconoscimento per validi scrittori ma anche ottimi consigli di lettura per ogni lettore.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I vincitori del Premio Mondello 2016
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