Vivere, amare, capirsi di Leo Buscaglia

“Mi piace pensare che il giorno della vostra nascita avete ricevuto in regalo il mondo. Una scatola magnifica, legata con nastri incredibili! E certuni non si prendono nemmeno il disturbo di sciogliere i nastri e tanto meno di aprire la scatola. E quando aprono la scatola, si aspettano di vedere soltanto bellezza, meraviglie ed estasi. Si stupiscono nel vedere che la vita è anche sofferenza e disperazione. E’ solitudine e confusione. Tutto questo fa parte della vita. Non so come la pensiate voi, ma io non voglio che la vita mi passi accanto. Voglio conoscere tutto quello che c’è nella scatola”

“Vivere, amare, capirsi” è una raccolta di conferenze che Leo Buscaglia ha tenuto nel corso della propria vita. Idee, concetti e sentimenti che il professore, conosciuto per le proprie lezioni sull’amore, ha condiviso con entusiasmo e gioia. L’autore racconta molto di sé stesso, delle proprie origini italiane, dei propri corsi e del rapporto con gli altri, anche attraverso aneddoti semplici e simpatici.

Sarà il periodo della mia vita, sarà la giovane età, ma le parole di Leo Buscaglia erano proprio quelle di cui avevo bisogno. Capace di trasmettere entusiasmo e positività, risulta quasi impossibile non restare sopraffatti da questa piccola raccolta e dal desiderio di voler provare a cambiare le cose, a viverle sotto una nuova, diversa prospettiva. Sebbene alcuni concetti vengono ripetuti più volte, non risultano mai pesanti e la lettura procede scorrevole.

Un libro di cui è difficile riassumere i concetti importanti, perché pieno di vita e gioia di vivere: per questo, consiglio di armarsi di matita per sottolineare i passaggi più importanti (o carta e penna, per trascriverli). Un libro che si vorrebbe iniziare di nuovo da capo, nella segreta speranza che si materializzino delle nuove pagine.

“E’ necessario diventare l’individuo più colto, più geniale, più interessante, più versatile e più creativo del mondo perché allora si potrà donare tutto questo; e l’unica ragione per avere qualcosa è donarla. Ed è meraviglioso: posso far partecipi gli altri di tutto quello che so, senza per questo perdere nulla… saprò ancora tutto ciò che so. Quindi, in realtà, non si tratta di dare, si tratta di condividere.”