La legge del taglione, altrimenti detta pena del taglio, è un principio di diritto che consiste nella possibilità effettiva data a una persona che ha subito un danno intenzionale da qualcuno di restituire il medesimo danno, uguale all’offesa che è stata ricevuta, al colpevole.
Storicamente la legge del taglione veniva utilizzata presso molte popolazioni antiche col preciso scopo di porre limite alle vendette private, che spesso e volentieri degeneravano diventando faide. In alcune opere letterarie in cui si nota l’influenza dei testi sacri essa viene anche definita legge del contrappasso, particolarmente nel caso di “contrappasso per analogia”. Dopo aver visto il significato di legge del taglione come espressione andiamo ad indagare sulla storia del termine e sull’origine del suo significato.
Legge del taglione: origini e storia
Quali sono le origini della legge del taglione? Andando indietro nel tempo la codificazione più antica di questo principio risale al Codice di Hammurabi, il quale chiariva che la pena per i vari reati, spesso, è identica a quelli che sono il torto e il danno provocato. Per capirci, la pena prevista per l’omicidio è la morte. Qualora, però, la vittima fosse il figlio di un uomo, all’assassino verrebbe ucciso suo figlio. Se invece l’omicida è uno schiavo come ammenda verrà pagata una cifra pari al prezzo dello schiavo ucciso.
La legge del taglione ha avuto diverse interpretazioni e significati a seconda del periodo storico e della religione, anche. Nell’ambito del periodo storico dell’antica Roma, la legge del taglione era affermata solo nel diritto romano arcaico, quello delle dodici tavole, delle quali la VIII recitava, parlando di illeciti: “Se una persona mutila un’altra e non raggiunge un accordo con essa, sia applicata la legge del taglione”.
Passando al Medioevo e all’epoca moderna, la legge del taglione lascia sue tracce anche nell’antico diritto germanico che ispirò la legislazione di alcuni stati italiani; si trovano tracce dell’applicazione di questa legge e Modena in documenti ritrovati nel 1771 e in Toscana nel 1786. La legge del taglione può avere una doppia interpretazione, ovvero essere vista come un atto di natura vendicativa oppure come un gesto di compensazione che andrebbe a legittimare un’altra chiave interpretativa comunque plausibile.
La legge del taglione trova la sua espressione anche nell’ambito di due delle tre grandi religioni monoteiste del mondo, il cristianesimo e l’islam.
La legge del taglione nella religione: cristianesimo e islam
Anche nella religione, quindi, la legge del taglione ha un ruolo che si può rintracciare nel testo sacro della Bibbia, in particolare nel libro del Levitico. Nel cristianesimo la legge del taglione si può assimilare a quello che è il principio di occhio per occhio, dente per dente che si legge chiaramente al Levitico 24, 19-20: “Se uno farà una lesione al suo prossimo, si farà a lui come egli ha fatto all’altro: frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si farà la stessa lesione che egli ha fatto all’altro”.
Per quanto invece concerne l’islam, nel diritto di questa religione il principio occhio per occhio, dente per dente viene accolto poiché in vigore in Arabia a quelli che furono i tempi di Maometto. Nel diritto islamico, tuttavia, era anche prevista e spesso utilizzata la compensazione pecuniaria, ovvero il risarcimento in denaro al posto dell’occhio per occhio. Il diya, così veniva chiamata la compensazione pecuniaria, doveva però essere accettato dalla parte lesa, senza l’approvazione della quale si procedeva con la legge del taglione.
Ci sono una serie di credenze errate sulla legge del taglione, come quella che fosse un modo per autorizzare una persona a farsi giustizia da sola. Teoricamente lo scopo era proprio quello contrario, ovvero quello di infliggere pene giuste, né troppo dure, né troppo leggere, commisurate all’azione commessa dal criminale.
L’idea che sta dietro alla legge del taglione è anche quella di fungere da deterrente, ovvero dissuadere chiunque stesse progettando di fare del male a qualcuno rispetto all’azione da compiere. La Legge mosaica spiegava infatti: “Gli altri lo verranno a sapere e avranno paura, e non faranno mai più una cosa malvagia come questa in mezzo a te”.
Attualmente la legge del taglione non è vincolante per i cristiani poiché fa parte, appunto, della Legge mosaica che è stata abolita insieme alla Legge del messo della morte di Gesù. Questa legge, ad ogni modo, seppur non in vigore ci permette di conoscere quello che era il modo di pensare di Dio, dando una connotazione precisa a quello che era il suo calore della giustizia e il suo modo di giudicare: chi fa del male va disciplinato “nella giusta misura” (Geremia 30:11).
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Cos’è la legge del taglione? Significato e origine dell’espressione
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