Il termine Bufu entra a far parte del vocabolario Treccani, tra mille polemiche e interrogativi. Nella sezione neologismi del famoso vocabolario si può ora leggere la sua definizione e si potrà scoprire che è stato inserito perché ideato da una band romana la Dark Polo Gang.
La questione ha scatenato un vero e proprio putiferio, dal momento che sono molti a ritenere non idoneo l’inserimento nel vocabolario, soprattutto per il significato della parola.
Bufu è la sigla dell’espressione americana gergale By Us Fuck U (che il vocabolario Treccani traduce con‘per quanto ci riguarda, vaffanculo’), un insulto che che si sente spesso nelle canzoni di questo gruppo. Nella sezione neologismi adesso si può quindi leggere quanto segue:
bufu (Bufu) (spreg.) Sigla dell’espressione gergale angloamericana By Us Fuck U (‘per quanto ci riguarda, vaffanculo’), insulto adoperato nei testi di canzoni rap come risposta ad attacchi verbali mossi dall’interno dello stesso ambiente musicale. ◆La parola Bufu è stata coniata dal gruppo romano di rappers Dark Polo Gang (DPG), formazione composta dagli interpreti Tony Effe, Dark-Side, Pyrex e Dark Wayne. Bufu è l’acronimo di “By Us Fuck You”, in cui la parola you è sostituita all’abbrevazione U, tipica dello slang americano. In italiano significa Da parte nostra vai a quel paese, ovviamente espresso in modo più colorito. Quest’espressione nasce come contro-offesa ai cosiddetti haters, letteralmente coloro che odiano (una sorta di nemici), che hanno fatto nei confronti della band alcuni dissing. (Lettera43.it, 18 maggio 2017, Musica) • Chi sa già cosa vuol dire “bufu” può saltare questo articolo. Chi invece non lo sa evidentemente ha più di venti anni, perciò non conosce una parola che tra gli adolescenti è di uso comunissimo. Bufu è un insulto generico il cui significato si può collocare nello spazio semantico tra “ridicolo” e “stronzo”, e si è diffuso per opera di un gruppo rap nostrano di nome Dark Polo Gang. È uno degli esempi più recenti di linguaggio giovanile, il gergo che si rinnova con il succedersi delle generazioni, diciamo ogni cinque-dieci anni.
Sorprende molto che adesso venga anche inserito come neologismo nella Treccani e ci si chiede fino a che punto si potrà arrivare. L’Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti più importante per il Bel Paese è una delle massime istituzioni in Italia, insieme all’Accademia della Crusca, a svolgere ricerca culturale, fondata nel 1925 da Giovanni Treccani e Giovanni Gentile.
Una vera e propria colonna portante quindi per il patrimonio culturale della nostra nazione, che istituzionalizza il termine e gli dà importanza tanto da inserirlo tra i suoi termini.
Adesso in molti si chiedono se anche lo Zanichelli prenderà questa strada e si dovrà quindi vedere il neologismo tra le parole del vocabolario, come termine di uso quotidiano.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Bufu entra nel dizionario Treccani: cosa vuol dire e chi lo ha coniato
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