Ebook vs libro cartaceo: quando il supporto cambia la modalità di lettura

Il dibattito si protrae dalla notte dei tempi: meglio libro cartaceo o Ebook? L’eterna questione accende infuocate discussioni tra bibliofili e amanti della tecnologia che non arrivano mai a un’intesa.

I primi difendono il libro come simbolo della cultura umana, sin dai tempi dell’invenzione di Gutenberg. I secondi, invece, rivendicano l’inarrestabile evoluzione dei tempi cui anche la pratica della lettura si deve necessariamente adattare.

La battaglia tra conservatori e futuristi, tra tradizionalisti e innovatori, è ancora aperta. Intanto c’è chi si adatta ad ambedue le modalità di fruizione del libro e riconosce con obiettività vantaggi e svantaggi di entrambe.

Ebook VS Libri cartacei: pro e contro

I libri cartacei offrono il fascino indiscusso della sensazione tattile, la possibilità di sottolineare le pagine a matita, si possono sfogliare per noia o disattenzione, si possono regalare o prestare alle persone care con una dedica speciale. Il cartaceo non è legato ad alcuna batteria o presa di corrente e quindi non ti abbandonerà mai all’improvviso spegnendosi.

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Di contro gli E-reader forniscono il vantaggio di una biblioteca formato pocket sempre a portata di mano. Contengono non uno, ma migliaia di libri, consultabili semplicemente con un click. Gli ebook possono leggere ovunque, persino nella calca della metropolitana, e si inseriscono senza difficoltà in qualsiasi borsa.
Inoltre gli ereader grazie alle nuove modalità di retro-illuminazione non affaticano gli occhi e si possono leggere persino in controluce oppure in penombra.

Lo scontro insomma si presenta arduo e destinato a durare, non presenta né vincitori né vinti, se non un blando compromesso praticato per amore della lettura.

Ebook VS Libri cartacei: la lettura è diversa?

Recenti studi hanno tuttavia rilevato che gli Ebook possono cambiare la nostra percezione di un testo nel corso della lettura. È possibile che la lettura cambi a seconda della modalità di fruizione?

Alcuni studi condotti nei primi anni ’90, riportati dalla rivista The Scientific American, concludevano che la gente leggeva più lentamente, meno accuratamente e in modo meno completo sugli schermi rispetto a quando leggeva sulla carta.
Studi successivi lo confermano. Un’analisi compiuta su un campione di bambini in età pre-scolare rilevava che la maggioranza di essi mostrava una preferenza per i libri cartacei, nonostante il fascino di uno schermo interattivo. Anche i genitori rispondendo al questionario hanno riferito che i loro figli prestavano più attenzione al libro anziché allo schermo.
Uno studio norvegese compiuto in una scuola superiore ha rivelato che gli studenti che leggevano libri cartacei ottenevano punteggi più alti nei questionari post-lettura rispetto a coloro che leggevano direttamente dallo schermo del computer.

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Uno studio del 2014 ha dimostrato che gli adulti che leggono in forma cartacea hanno una “ritenzione superiore” della storia rispetto a coloro che hanno letto lo stesso libro su Kindle.
La ricerca Do E-Books Make it Harder to Remember What You Just Read? compiuta dalla psicologa Kate Garland ha riportato che chi legge in formato Ebook ha bisogno di leggere più volte il testo prima di capirlo approfonditamente come coloro che leggono su carta.

L’Università di Stavanger in Norvegia ha condotto uno studio su un campione di cinquanta persone. Ai soggetti in esame veniva proposta la lettura della stessa storia breve, metà di loro l’avrebbe letta su Ebook, mentre l’altra metà su libro cartaceo.
Terminato l’esperimento i ricercatori sono giunti alla seguente conclusione:

Coloro che hanno letto la storia su libro cartaceo hanno riportato un punteggio più alto nelle misurazioni che hanno a che fare con l’empatia, il coinvolgimento, l’immersione e la coerenza narrativa, rispetto ai lettori di Ebook".

Ma per quale motivo è così difficile per l’essere umano ricordare le informazioni quando legge in ebook? Perché la comprensione tra cartaceo e digitale non è alla pari?

Ebook VS libro cartaceo: cosa cambia?

Secondo gli esperti le cause sono da ricercare nell’affaticamento oculare prodotto dallo schermo, altri invece fanno riferimento alla fisicità dei libri.
Il libro cartaceo si può soppesare, sfogliare, vi ci si rapporta con una manualità diversa che presuppone maggiore concentrazione rispetto all’interazione con uno schermo.
Gli studi dimostrano che quando le persone cercano di localizzare mentalmente un’informazione, spesso lo fanno in base a dove quest’ultima appare nel testo facendo dunque riferimento alle dimensioni, alla rilegatura e alla posizione delle informazioni all’interno della sequenza delle pagine.
I lettori di libri cartacei possono spesso tornare mentalmente a informazioni specifiche, mentre la lettura online tende a coinvolgere stringhe ininterrotte di testo e un ampio campo di scorrimento.

In conclusione quindi i ricercatori suggeriscono la mancanza di “marcatori spazio-temporali” nella versione elettronica come possibile spiegazione di questo apparente deficit mnemonico che colpisce i lettori di Ebook.
Lo stesso comportamento tuttavia colpisce anche la fruizione di film, per esempio. È stato osservato che gli spettatori sono più concentrati e coinvolti quando vanno a vedere un film al cinema rispetto a quando guardano la stessa pellicola in televisione o su Netflix.

Dunque la modalità di fruizione può interferire sulla capacità di concentrazione umana, questo è un dato di fatto, che tuttavia non ci impedisce di trovare nella lettura digitale una valida alternativa a quella cartacea.
Chissà che poi la capacità di attenzione e memorizzazione umana non si adatti, come del resto accade da millenni, anche a queste nuove forme di lettura e fruizione di contenuti.

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