Eureka: significato e chi l’ha detto

Se vi è già capitato di incontrare la parola Eureka ma non sapevate nè il significato nè chi l’ha detto è arrivato il momento di fare chiarezza.

Di seguito troverete un vero e proprio approfondimento per conoscere in poco tempo qualcosa in più sul termine Eureka e avere così idea di cosa volevano dire i vostri amici l’ultima volta che vi siete sentiti un attimo spaesati.

Partendo dall’origine diciamo subito che Eureka è una parola che deriva dal greco: si tratta, infatti, di εὕρηκα (èureka), ovvero un’interiezione che a sua volta nasce da una traslitterazione figlia del buon Archimede.

La leggenda vuole che sia stato proprio Archimede, infatti, a pronunciare questa parola durante un suo esperimento, in particolare in occasione della scoperta del principio che regola la spinta idrostatica che ricevono i corpi in galleggiamento.

A questo punto siamo proprio tutti curiosi: che cosa significa allora Eureka? Vediamolo subito insieme.

Il significato di Eureka

Mentre su chi ha detto per la prima volta Eureka abbiamo oramai pochi dubbi, sul significato la questione è più complessa e per certi versi curiosa.

Il fatto che Archimede abbia utilizzato per primo la parola Eureka durante uno dei suoi esperimenti più importanti, infatti, ha legato in modo indissolubile questo termine a quello che è diventato il suo significato.

Non a caso la parola Eureka viene spesso utilizzata per identificare un avvenimento importante, ovvero una nuova scoperta o una nuova invenzione. Il matematico siracusano, così, è stato anche l’inventore di una nuova parola tanto lo stupore nel vedere, una volta entrato in una vasca piena d’acqua, il livello di quest’ultima salire notevolmente.

Archimede esclamò proprio «Eὕρηκα!» quando capì che finalmente c’era una soluzione a quello che poi sarebbe diventato il già citato principio del galleggiamento: un aspetto che oggi sembra quasi farci sorridere ma che a quei tempi rappresentò, senza dubbio, una vera e propria novità.

Impossibile, allora, non dire «Eὕρηκα!»: ed è così che una parola apparentemente inesistente arrivò non solo nel mondo della comunicazione ma si portò dietro il significato di novità, scoperta e invenzione.