La forza imprevedibile delle parole di Clara Sanchez

Natalia non ha la vita che sognava. Le figlie sono cresciute e distanti. Il marito assorto dalla routine non si accorge più di lei. È il desiderio di riscatto dalla vita piatta e logora che sta svolgendo a condurre Natalia ad una elegante festa a casa dell’amica Matilde dove si invaghirà dell’avventuriero Raul.

“E una vocina dentro di lei rispose: perché no, Natalia, perché no? E avvertì un’immensa allegria interiore, come se nelle vene le scorresse puro champagne. Poi la vocina le chiese: Cosa nasconde questo segreto? E lei dovette essere sincera e ammettere: un’avventura”.

Raul la conquista con le parole e il suo portamento affascinante aprendo in Natalia una nuova verve e una reazione imprevedibile che la porterà, nei giorni successivi all’incontro, a inviare biglietti al misterioso personaggio nel tentativo di poterlo rivedere ma cadendo vittima di intrighi e bugie. Infatti, in realtà, non incontrerà mai Raul bensì un uomo sinistro che si fingerà un messaggero dell’agognato amante. Natalia subisce una vera manipolazione psicologica, cosa che mette ancora più in evidenza la sua fragilità. La protagonista per sempre ignara dell’intrigo si aggiunge frustrazione su frustrazione e si convince ancor di più dell’inutile futilità dei suoi desideri e di un amore mai incominciato:

“Si sentiva nel bel mezzo di qualcosa che assomigliava a una storia, ma non era una vera storia. Storia erano le lettere impresse nella pietra, e uno teneva quella pietra impressa nella memoria per raccontarla di tanto in tanto. Invece, quando Natalia voleva mettere ordine nella sua storia, la sua mente si scomponeva in una pioggia sottile ed era padrona soltanto della propria agitazione”.

Su un binario parallelo ma diverso scorre la vita dell’amica Matilde, una donna ben diversa da Natalia, anche lei sofferente per le difficoltà economiche che il marito le prospetta:

“Matilde, con le mani coperte di anelli strategicamente posizionati e un luccichio negli occhi più intenso di quello degli anelli, riusciva a fare innervosire chiunque. Sempre distante con il suo modo di fare, lasciava intravedere che dentro di lei scorrevano fiumi di segreti. Era quello che si diceva una donna di mondo. Non era come Natalia e le amiche di Natalia”.

“La forza imprevedibile delle parole” fu in realtà il romanzo di esordio di Clara Sánchez (uscì nel 1989 in Spagna con il titolo Piedra preciosas) e solo recentemente è stato pubblicato in Italia da Garzanti. Lo stile della scrittrice, i suoi intrecci e le profonde riflessioni sul valore della parola sono inconfondibili. Tuttavia non si può certo dire che sia il suo romanzo migliore rispetto ai successivi (ad esempio “Il profumo delle foglie di limone”) per i quali ha ricevuto numerosi e meritati premi.
Risulta molto interessante l’Appendice del romanzo dal titolo Donne coraggiose dove Clara Sánchez racconta l’importanza del sensi nella sua scrittura che fungono da “paggi” alla parola che, invece, riveste un ruolo dominante. Le due eroine de “La forza imprevedibile delle parole scoprono”, Natalia e Matilde, scoprono che:

“la verità spesso è al di la di quello che i nostri sensi ci comunicano e che bisogna imparare a comprendere la vita attraverso il coraggio e la forza che è dentro ognuno di noi”.