Impossibile non conoscere Heidi: film, cartoni animati-, rivisitazioni di ogni tipo sono state fatte per la celebre storia della bambina che vive in mezzo ai monti tratta dal romanzo omonimo di Johanna Spyri. Il romanzo è stato pubblicato nel 1880 ed è ambientato sulle montagne tra la Svizzera e la Germania di fine Ottocento. Il grande successo di questa storia è stato decretato soprattutto da un pubblico di bambini che ha amato e continua ad amare la storia dell’orfanella Heidi. Stasera su Rai 1 va in onda il film di Heidi.
La piccola Heidi, infatti, non ha né la mamma né il papà ma viene allevata con profondo affetto dal nonno sulle montagne svizzere, nei pressi di Maienfeld. La bambina passa le sue giornate tra caprette e pascoli fino all’età di otto anni, quando la zia la porta a Francoforte per insegnarle a leggere e scrivere, oltre che farla entrare in contatto col resto del mondo. Qui Heidi conoscerà Clara, la sua prima amica.
Nel romanzo il contrasto montagna/città è fortissimo, sottolineato dall’autrice attraverso la visione di Heidi; la montagna è, sì, bellissima, ma anche terribile e argomenti come l’analfabetismo e il lavoro minorile vengono toccati con maestria.
Heidi: la trama
Heidi è una bimba di cinque anni che vive con la zia Dete a Bad Ragaz. La madre e il padre di Heidi sono morti e la piccola si è trasferita con la zia e la nonna. Anche quest’ultima, però, muore e la zia Dete trova lavoro presso una famiglia di Francoforte. La donna non ritiene opportuno portare con sé la piccola Heidi e decide di portarla dal nonno paterno, un uomo solitario che vive in cima alle montagne isolato in una baita.
Portando la bimba dal nonno tutti gli abitanti del paesino vicino alla baita si dimostrano preoccupati rispetto alle sorti della piccola: che fine potrà fare insieme al vecchio e scorbutico solitario? Nessuno capisce cosa si nasconde dietro l’atteggiamento scorbutico dell’uomo ma la piccola Heidi, solare e aperta ai cambiamenti, priva di pregiudizi e innocente, riuscirà a tirare fuori dal vecchio nonno un’amore e un affetto formidabili. Il nonno si dimostrerà così accogliente, premuroso, sicuro di sé e in grado di educare e prendersi cura di una bambina dell’età di Heidi. La bambina scopre il suo ambiente ideale nella montagna e comincia a vivere bene da subito.
Heidi non ha contatti con molte persone a parte il nonno e il suo unico amico, Peter. Peter è poco più grande di lei e, da pastore, porta al pascolo tutte le capre del paesino. Heidi conosce anche la mamma di lui, Brigida, e la nonna cieca.
Nei due anni successivi al suo arrivo Heidi impara tutto ciò che serve per essere un buon pastore: guida le capre, munge, prepara formaggio e impara moltissime cose su fiori e piante. Heidi, però, non sa nè scrivere nè leggere.
Il parroco e il maestro del villaggio cercano più volte di convincere il nonno che la bambina deve studiare ed entrare in contatto coi suoi coetanei, ma l’uomo rifiuta ogni volta di ascoltarli per paura che l’educazione possa nuocere alla naturalezza e all’innocenza della piccola.
A questo punto della storia torna la zia Dete che, con l’inganno, porta Heidi a Francoforte perché possa studiare; la bambina viene ospitata dalla famiglia Sesemann, amici della famiglia per la quale zia Dete lavora.
Felici di accogliere Heidi, i Sesemann vivono in una bella dimora da signorotti locali che, agli occhi di Heidi, appare fredda. Tutto è gestito dalla signora Rottenmeier, la governante, che si occupa anche dell’educazione di Clara. Poco più che bambina, la dodicenne Clara è la rampolla della casa che vive sulla sedia a rotelle perché affetta da poliomelite. Anche Clara, come Heidi, è orfana di madre e suo padre è sempre in giro per lavoro.
Heidi viene accolta in qualità di compagna di studi per Clara, che spesso si sente sola, grazie a zia Dete che crea il contatto.
Heidi, però, fa fatica ad abituarsi alla vita cittadina, particolarmente a quella dell’alta borghesia e sviluppa da subito dei contrasti con la governante, che dal canto suo sgrida la bambina per ogni minima cosa.
Tra Heidi e Clara si sviluppa un bellissimo rapporto di amicizia, ma la piccola è nostalgica: le mancano le sue montagne, il nonno e Peter. La piccola prova a scappare, non riuscendo nell’intento, e comincia a non mangiare, deperendo.
Il medico di famiglia constata quanto la salute di Heidi sia peggiorata e, di comune accordo col padre di Clara, la rimanda tra le montagne, dal nonno. Le due amiche si lasciano con la promessa di rivedersi presto, quando la ragazzina andrà a trovare Heidi a casa sua.
Il nonno è al settimo cielo per il ritorno della nipotina e comincia ad aprirsi al mondo mentre Clara aspetta impaziente di potersi recare da Heidi, dovendo attendere la bella stagione secondo il parere del dottore. Arrivato giugno, Clara può andare a stare da Heidi lasciando la signora Rottenmeier a Francoforte e godendosi un po’ di spensieratezza accompagnata dalla nonna paterna. Peter, geloso per via del fatto che la sua unica amica gli sia stata portata via una seconda volta, cova rancore nei confronti di Clara e distrugge la sua carrozzella dando la colpa al vento. Il fattaccio diviene lo stimolo per la ragazzina, che ha sempre vissuto in città, a camminare in mezzo alle verdi montagne e all’aria aperta, tutti fattori che fanno montare in lei il bisogno di muoversi sulle sue stesse gambe.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Heidi, stasera su Rai 1: trama del film tratto dal romanzo di Johanna Spyri
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