Nella Collana Le strade la casa editrice Fazi pubblicherà a breve “L’uomo che non fu giovedì” (2016, pp. 192, euro 16,50, titolo originale El hombre que no fue Jueves, traduzione di Andrea Rigato) di Juan Esteban Constain, una delle voci più acute e brillanti della Colombia e della nuova onda sudamericana.
Vincitore del Premio Biblioteca de Narrativa Colombiana, selezionato fra più di 110 opere, per più di quattro mesi nella classifica dei bestseller in Colombia, il testo è un irresistibile romanzo satirico che ricostruisce un curioso quanto sconosciuto episodio storico: il tentativo di santificare uno degli scrittori inglesi più geniali, prolifici e versatili di tutti i tempi, Gilbert K. Chesterton (Londra, 29 maggio 1874 – Beaconsfield, 14 giugno 1936), autore di un centinaio di libri, contributi per altri duecento, centinaia di poesie, un poema epico, cinque drammi, cinque romanzi e circa duecento racconti, tra cui la popolare serie con protagonista la figura di padre Brown. Una dimostrazione che la Storia, con i suoi intrighi politici, religiosi e letterari, a volte può essere riletta come un’opera di finzione.
Juan Esteban Constain nato nel 1979 a Popayán, in Colombia, da padre colombiano e madre italiana, a soli 37 anni è considerato un intellettuale di riferimento nel suo paese. Storico, professore universitario, giornalista per El Tiempo, musicista e scrittore, poliglotta (parla sette lingue compreso l’italiano), ha tradotto dal greco e dal latino molti libri, tra i quali “Il breviario della storia di Roma” (città che ama molto) di Eutropio. “L’uomo che non fu giovedì” è
“un romanzo colto e divertente”
secondo la definizione de El Tiempo, giacché
“Constaín ha fatto quello che sa fare, la pausa necessaria di uno storico di razza prima di affrontare lo schermo vuoto: immergersi nei buchi, nei libri, nei secoli”.
È infatti questo l’illuminante parere di El Pais.
Il libro
Poco prima delle dimissioni di Benedetto XVI, torna alla luce un vecchio processo per la canonizzazione di G.K. Chesterton, celebre scrittore e teologo inglese convertitosi al cattolicesimo dopo un travagliato percorso interiore. Il dossier riguardante il caso, conservato gelosamente per anni, ricompare nel polverone sollevato dalle lotte intestine, dai furti di documenti e dagli scandali che hanno assediato la Chiesa nel corso dell’ultimo decennio. Essere un cristiano devoto va bene, ma diventare santo è tutt’altra cosa: quale segreto si cela dietro questa storia? Ebbene, i miracoli che dimostrerebbero la santità di Chesterton sono legati a uno strano episodio avvenuto nel 1929, anno in cui, per volere di Pio XI, lo scrittore prestò un importante servizio alla Chiesa, sul quale inspiegabilmente calò poi un velo di silenzio. Il nostro narratore, un professore di Storia incaricato di indagare sulla vicenda, si mette subito al lavoro. Si accorgerà presto che molti sono i misteri sepolti dentro queste carte, e ancor più i nemici. Nel frattempo, si perderà nei meandri del passato, e noi ci perderemo con lui, affacciandoci sulle vite private dei più svariati personaggi: non solo Ratzinger e Bergoglio, ma anche John Lennon, Casanova, George Bernard Shaw e Mussolini, a dimostrazione che la Storia, con i suoi intrighi politici, religiosi e perfino letterari, è fatta per essere letta come una qualsiasi opera di finzione.
Un intrigante giallo a sfondo religioso, omaggio all’eterno creatore di padre Brown, ma anche un esilarante romanzo satirico, poliedrico e coltissimo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: In arrivo il 20 ottobre “L’uomo che non fu giovedì” di Juan Esteban Constain
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