Per molti lettori, non c’è nulla di più frustrante che immergersi in un libro avvincente per poi scoprire che la storia non ha una fine. Eppure, il fenomeno dei libri incompiuti è sorprendentemente comune nella storia della letteratura, lasciando i fan con un senso di incompletezza e spesso con innumerevoli domande senza risposta.
Un libro incompiuto non è semplicemente una storia non raccontata fino alla fine, ma un frammento che permette ai lettori di entrare nella mente dell’autore, di vedere l’opera nel suo stato grezzo e di immaginare come avrebbe potuto svilupparsi.
Cerchiamo di capire le cause che portano a romanzi incompleti, i titoli di romanzi celebri rimasti incompiuti e come si sono mossi editori e lettori per portare alla luce l’opera o la saga lasciata a metà.
Romanzi incompiuti: quali sono le cause?
L’incompletezza di un’opera letteraria può derivare da diverse ragioni:
- la morte dell’autore,
- problemi di salute,
- insoddisfazione creativa,
- blocchi dello scrittore,
- eventi storici e sociali che interrompono il processo di scrittura, ad esempio l’inizio di una guerra.
I casi più celebri di opere letterarie incompiute
Uno dei casi più famosi di opera incompiuta è Il Mistero di Edwin Drood di Charles Dickens. L’autore morì nel 1870, lasciando il suo ultimo romanzo a metà. La trama, un intricato mistero, si interrompe bruscamente, e i lettori di tutto il mondo si sono chiesti per decenni come Dickens avrebbe concluso la storia. Questo ha dato vita a numerose teorie, adattamenti e persino tentativi da parte di altri scrittori di completare l’opera.
Recensione del libro
Il mistero di Edwin Drood
di Charles Dickens
Un altro esempio celebre è The Canterbury Tales di Geoffrey Chaucer, noto in Italia con il titolo I racconti di Canterbury. Sebbene non sia tecnicamente incompiuto, il piano originale dell’autore prevedeva molte più storie di quelle effettivamente scritte. La struttura dell’opera permette di godere di ciò che è stato completato, ma lascia i lettori a chiedersi quali altre avventure Chaucer avesse in mente per i suoi pellegrini.
I racconti di Canterbury
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Il Castello è un altro esempio emblematico. Franz Kafka morì di tubercolosi nel 1924, lasciando il romanzo incompiuto. Il libro narra la storia di K., un uomo che cerca di ottenere accesso a un misterioso castello. L’opera esplora temi di alienazione, burocrazia e frustrazione esistenziale, ed è rimasta frammentaria, aggiungendo un ulteriore strato di mistero e complessità alla sua interpretazione.
Recensione del libro
Il castello
di Franz Kafka
Anche Jane Austen ha lasciato un’opera incompiuta. Iniziò a scrivere Sanditon nel 1817, ma l’opera rimase incompiuta a causa della sua malattia e morte nello stesso anno. Il romanzo racconta la storia di Charlotte Heywood e le sue esperienze in una località balneare in via di sviluppo. Anche se incompiuto, Sanditon offre un affascinante scorcio delle ultime riflessioni di Austen sulla società e sulle relazioni umane.
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Il fenomeno non si limita alla narrativa. David Foster Wallace lasciò incompiuto The Pale King (pubblicato in Italia da Einaudi con il titolo Il re pallido) al momento della sua morte nel 2008. Il manoscritto fu assemblato dal suo editore e pubblicato postumo nel 2011, ma i lettori non potranno mai sapere come Wallace avrebbe strutturato e concluso l’opera. David Foster Wallace è stato uno degli autori più influenti e innovativi della sua generazione. Conosciuto per il suo romanzo monumentale Infinite Jest, Wallace ha lasciato dietro di sé un’altra opera ambiziosa e frammentaria: Il re pallido. Il romanzo rappresenta un tentativo ambizioso di esplorare il tema della noia e della complessità burocratica della vita moderna attraverso le vicende di un gruppo di impiegati dell’Internal Revenue Service (IRS), l’agenzia delle entrate statunitense.
Wallace iniziò a lavorare su The Pale King nel 1997, subito dopo la pubblicazione di Infinite Jest. Per oltre un decennio, raccolse appunti, scrisse frammenti e revisionò incessantemente il manoscritto. Tuttavia, il romanzo rimase incompleto alla sua morte nel 2008. Le circostanze della sua morte, un suicidio a seguito di una lunga lotta con la depressione, aggiungono un livello di tragicità alla natura incompiuta del lavoro.
La pubblicazione di The Pale King è stata curata da Michael Pietsch, editore di lunga data di Wallace. Pietsch assemblò il romanzo da un vasto insieme di note, bozze e capitoli parzialmente completati, cercando di rispettare il più possibile la visione dell’autore. Il risultato è un libro frammentario e sperimentale che riflette il processo creativo di Wallace e le sue ossessioni tematiche.
Più recentemente, Una serie di sfortunati eventi di Lemony Snicket (pseudonimo di Daniel Handler) ha giocato intenzionalmente con il concetto di incompiutezza. Mentre la serie principale è stata completata, diversi libri supplementari e indizi suggeriscono una storia più ampia che rimane deliberatamente non raccontata, creando un senso di mistero che persiste oltre la fine ufficiale.
Recensione del libro
Una serie di sfortunati eventi: la saga
di Lemony Snicket
La lista di libri mai conclusi dal proprio autore è ancora molto lunga, ecco qui di seguito altri esempi di romanzi incompleti dalla letteratura italiana e internazionale:
- Petrolio è l’ultima opera di Pier Paolo Pasolini, rimasta incompiuta a causa della sua tragica morte nel 1975. Il romanzo è un’ambiziosa e complessa esplorazione della corruzione politica e industriale in Italia, intrecciando storie di potere e degrado morale. Nonostante la sua incompletezza, Petrolio offre uno spaccato potente della visione critica di Pasolini sulla società contemporanea.
- Severina è un romanzo incompiuto di Ignazio Silone, che l’autore non riuscì a completare prima della sua morte nel 1978. La storia si concentra sulla figura di Severina, una giovane donna che lotta per la giustizia e la libertà in un contesto di oppressione politica e sociale. Anche se incompiuta, l’opera riflette l’impegno di Silone per i temi dell’umanità e della resistenza.
- Finnegans Wake di James Joyce è un’opera che sfida le convenzioni narrative, pubblicata nel 1939 dopo un lungo processo di scrittura durato 17 anni. Sebbene tecnicamente completato e pubblicato, molti critici considerano il testo incompiuto per la sua natura sperimentale e la sua complessità linguistica, che richiederebbe ulteriori spiegazioni e revisioni. Joyce esplora i confini del linguaggio in un flusso di coscienza che è diventato leggendario nella letteratura mondiale.
- Il primo uomo è l’ultimo romanzo di Albert Camus, rimasto incompiuto a causa della sua morte in un incidente stradale nel 1960. Il manoscritto, pubblicato postumo nel 1994, è una narrazione semi-autobiografica che riflette sulle radici dell’autore in Algeria e sulla ricerca di identità e appartenenza. Nonostante la sua incompletezza, l’opera offre uno sguardo intimo e profondo nella vita e nel pensiero di Camus.
- Festa mobile è un’opera postuma di Ernest Hemingway, pubblicata nel 1964, che raccoglie memorie degli anni trascorsi a Parigi negli anni ’20. Sebbene non sia un romanzo tradizionale e sia considerato da alcuni come incompiuto a causa delle revisioni che Hemingway intendeva fare prima della sua morte nel 1961, l’opera è amata per la sua vivida descrizione della vita bohemienne e delle relazioni con altri scrittori e artisti del tempo.
- Il partigiano Johnny è un romanzo di Beppe Fenoglio, pubblicato postumo nel 1968, che narra le esperienze di un giovane partigiano durante la Resistenza italiana. L’opera è considerata incompiuta poiché Fenoglio non riuscì a darle una forma definitiva prima della sua morte nel 1963. Nonostante ciò, il romanzo è celebrato per la sua potenza narrativa e il suo realismo crudo.
- Ernesto è un romanzo incompiuto di Umberto Saba, scritto nel 1953 ma pubblicato postumo nel 1975. Il romanzo racconta la storia di un giovane che scopre la propria identità sessuale nella Trieste di fine Ottocento. Sebbene rimasto incompiuto, Ernesto è apprezzato per la sua sensibilità e la sua introspezione, offrendo un ritratto autentico della crescita e della scoperta personale.
Il fenomeno dei libri incompiuti: eredità e rapporto con i lettori
L’impatto sui lettori di questi libri non finiti è complesso. Da un lato, c’è la frustrazione di non avere una conclusione. Dall’altro, queste opere incompiute stimolano l’immaginazione, invitando i lettori a immaginare i propri finali. In alcuni casi, come per Il Mistero di Edwin Drood, l’incompiutezza stessa è diventata parte del fascino dell’opera, generando dibattiti e teorie che durano da generazioni.
Il desiderio di completezza ha portato a vari tentativi di finire queste opere. Alcuni editori hanno commissionato ad altri autori il completamento di libri lasciati incompiuti o di saghe letterarie incomplete. È il caso della serie Millennium di Stieg Larsson, i cui libri videro tutti la luce postumi. Visto il grande successo e non potendo più ricorrere alla bravura del loro autore, la scrittura di altri romanzi della saga furono affidati dall’editore allo scrittore svedese David Lagercrantz. Tuttavia, questi tentativi sono spesso accolti con scetticismo dai puristi, che ritengono che solo l’autore originale possa veramente concludere la propria opera.
In altri casi, i fan stessi hanno preso l’iniziativa, scrivendo fan fiction per dare un finale alle storie incompiute. Questo fenomeno, amplificato dall’era di internet, ha creato comunità intere dedicate a immaginare e discutere possibili conclusioni.
Il fenomeno dei libri non finiti solleva interessanti questioni sul processo creativo e sul rapporto tra autore e lettore. Fino a che punto un’opera incompiuta può essere considerata parte del canone di un autore? È possibile apprezzare pienamente un libro senza la sua conclusione intesa?
In un certo senso, questi libri non finiti ci ricordano che la letteratura è un processo vivo, soggetto alle imprevedibilità della vita stessa. Ci invitano a riflettere sul valore del viaggio rispetto alla destinazione e sul ruolo dell’immaginazione del lettore nel completare ciò che l’autore ha iniziato.
In conclusione, mentre la mancanza di un finale può essere frustrante, i libri non finiti occupano un posto unico e affascinante nel mondo letterario. Sono testimonianze di creatività interrotta, ma anche fonti inesauribili di speculazione e immaginazione, dimostrando che a volte, in letteratura, l’incompiuto può essere altrettanto potente del completo.
- Conosci altri romanzi famosissimi rimasti incompiuti? Scrivici i titoli e la motivazione che conosci della loro incompletezza nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: 13 libri incompiuti famosissimi che (forse) non conosci
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Noto l’interessante articolo sui libri incompiuti tra le letture consigliate e devo dire che la ispirazione sul tema dell’incompiutezza è prolifico di esempi nella storia della letteratura, ed il pensiero corre ai
amori immaginifici di Dante e Petrarca per Beatrice e Laura, ad Alessandro Manzoni con i Promessi Sposi, a Giovanni Verga con gli Amori proibiti di Giovanni Verga, narrati in Verga Innamorato, oppure al suo Ciclo dei Vinti di cui avrebbe dovuto comporsi il suo impegnativo progetto letterario, alle Lettere inedite a Paolina Greppi Lester, un po’ come gli inediti che danno un senso di compiutezza al pensiero degli autori e scrittori, tanto da determinare il nome delle diverse correnti o filoni appunto di pensiero così associandole alla corrente emotiva e sentimentale a scapito della storica e politica e viceversa, fino a Kafka e Pasolini, ed oltre...
La riflessione corre al mondo filosofico dai miti greci all’età dei lumi, Socrate, Platone, Aristotele a Rosseau, Nietzsche, Kant, Hegel nel tentativo di delineare una genesi e una Ricomposizione sul piano teoretico dell’essere, dell’essere umano, e dell’essere al mondo. Si pensi anche al campo musicale, da Bach a Schubert ed artistico da Michelangelo a Cézanne.
Venendo al moderno mi viene in mente il Romanzo di René Dumal (1908-1944), ne Il Monte Analogo, pubblicato postumo nel 1952, rimasto incompiuto per la morte dell’autore è allegoria di un viaggio spirituale e assoluto dell’uomo, la cui valenza simbolica ritorna fino alla fine ineffabile.
Il tema è stato oggetto anche di una interessante mostra fotografica personale di Marina Parisi, curata da Valentina Ciarallo, in cui si pone in scena una rilettura dell’incompiuto dove il finale c diviene continua ricerca di un senso di compiutezza. Da ultimo veniamo all’attualità mi viene in mente il libro di Andrea Di, dal titolo Storie Incompiute, ed. 2010, storie narrate tra le più convenzionali e non, apparentemente illogiche, dove il vero senso non è esplicito, ma tra le righe.
Ringrazio della gentile concessione, e saluto cordialmente.
Buongiorno, vorrei ricordare Suite francese di Irène Némirovsky morta ad Auschwitz nel 1942. Si tratta di un’opera, completa solo nei primi due dei cinque romanzi: Tempête en juin e Dolce, che offre uno spaccato della società parigina durante l’occupazione tedesca.
Entrambi gli scritti sono pervasi da un senso di dolcezza e di speranza che va completamente in antitesi con le vicende personali dell’autrice. Dolorosi e allo stesso tempo molto utili, per capire come si sarebbe sviluppata l’opera, gli appunti pubblicati in appendice con l’edizione di Biblioteca Adelphi da me letta, e corredati dello scambio epistolare, seguito all’arresto, tra il marito, l’editore di Némirovsky e chiunque avesse a cuore la sua sorte.
Il romanzo vede la luce nel 2004 grazie all’opera di una delle due figlie di Némirovsky e della loro instancabile tutrice che con grande senso di responsabilità ha sempre portato con sé, in ogni loro spostamento e fuga, la valigia che custodiva il manoscritto.
L’unico libro che ero sicuro di trovare è Le anime morte di Gogol’, con la storia della seconda parte data alle fiamme. Ah, l’ottocento..
Un libro incompiuto straordinario e di cui mi manca davvero il finale è "Un cappello pieno di ciliegie" di Oriana Fallaci, morta prima di averlo completato. È la saga della sua famiglia. Pare che avrebbe fatto in tempo a terminare la sua opera, ma che nei suoi ultimi mesi si sia dedicata d’impeto a scrivere la trilogia dell’ira (mi pare si chiami così), sfociata dalla tragedia delle Torri Gemelle.