Il linguaggio segreto dei neonati di Tracy Hogg e Melinda Blau

Quando nasce un bambino le domande travolgono i neogenitori come una valanga, facendoli sentire inadeguati, non all’altezza, e di fronte a un’impresa che si prospetta molto più grande di loro.
Perché il mio bambino piange? Esiste un modo per calmarlo? Sto facendo la cosa giusta? Perché è tutto così difficile? Sono solo alcuni degli interrogativi che assillano i genitori dal momento del parto in poi, domande che non sono destinate a rimanere senza risposta e a generare frustrazione, soprattutto se si seguono i consigli di Tracy Hogg, autrice insieme a Melinda Blau, de “Il linguaggio segreto dei neonati” (Mondadori, 2004).

Infermiera e puericultrice specializzata, Tracy Hogg ha scritto un saggio semplice ed efficace che può aiutare i neogenitori ad imparare a decifrare il difficile linguaggio del proprio bambino, differenziando i diversi tipi di pianto, i movimenti del corpo e le sue richieste specifiche, in modo tale da poterne comprendere il carattere e la personalità. L’autrice, inoltre, è promotrice del metodo E.A.S.Y. ovvero una routine sequenziale all’interno della giornata in grado di organizzare in maniera flessibile i pasti, il gioco e il sonno del neonato, dove a beneficiarne è innanzitutto la costruzione di un rapporto profondo fra genitori e figli.

Un saggio utilissimo che non tralascia argomenti quali l’allattamento, lo svezzamento o i disturbi del sonno, scritto con ironia ed empatia, per accompagnare in modo delicato la coppia nell’avventura del diventare genitori senza drammi o troppa ansia, perché quando i bambini sono felici anche le famiglie sono più serene.

“Un buon genitore non si giudica dal fatto che allatti o meno il bambino o da come lo mette a dormire, e soprattutto, non si diventa bravi genitori nelle prime settimane di vita del bambino. Si diventa buoni genitori con gli anni, man mano che lui cresce e che voi imparate a conoscerlo come individuo, cosa che in seguito lo incoraggerà a chiedervi consiglio o aiuto”.