Otello è una tragedia shakespeariana scritta all’inizio del XVII secolo e rappresentata per la prima volta - quantomeno in maniera documentata - il 1° novembre 1604 a Londra.
La trama è stata sviluppata partendo dalla raccolta di novelle Ecatommiti di Giambattista Giraldi Cinzio. Il solo personaggio di cui viene pronunciato il nome è Desdemona mentre tutti gli altri sono identificati con dei ruoli e dei soprannomi. A questa versione Shakespeare aggiunge Roderigo, un nuovo personaggio che desidera la moglie del Moro ma viene ucciso mentre cerca di assassinare il capitano.
Vediamo ora la trama, l’analisi e i personaggi di Otello, la tragedia shakespeariana.
Otello: trama della tragedia di Shakespeare
Otello è un moro che sta al servizio della repubblica veneta; egli ha ricevuto il compito di comandare l’esercito veneziano contro i turchi dell’isola di Cipro. All’inizio del dramma troviamo Otello che, insieme al luogotenente Cassio, parte da Venezia. Dovrebbe seguirlo Desdemona, sua moglie, scortata da Iago e dalla moglie Emilia.
Otello e Desdemona si sono sposati segretamente ma la verità viene rivelata da Iago. Una volta giunti a destinazione scoprono che la flotta turca non c’è più, distrutta da una tempesta. A quel punto Iago, infido alfiere, prova in ogni modo a far destituire Cassio con uno stratagemma meschino che funziona anche grazie all’aiuto di Roderigo. Emilia, ignara complice, aiuta Iago a far arrivare a Cassio un fazzoletto di Desdemona; scoperto ciò - allertato da Iago - Otello si convince che Desdemona lo abbia tradito.
Iago altro non ha fatto che difendere falsamente Cassio, fingendo apertamente e ingannando, e proprio questo è al centro della tragedia: quella persuasione che spinge il Moro a cedere a una rabbia furiosa e incontrollabile. Otello, travolto da gelosia incontrollabile, uccide Desdemona nel loro letto soffocandola con un cuscino. L’epilogo vede Emilia rivelare che il tradimento di Desdemona altro non era che una bugia, l’invenzione del marito Iago. Quest’ultimo la uccide subito per aver rivelato quella verità. Divorato dai rimorsi del suo gesto Otello decide di suicidarsi lasciandosi cadere sul corpo della moglie. Iago, dal canto suo, viene portato via e condannato alla tortura mentre Cassio prende il posto di Otello nel suo ruolo di servitore della repubblica veneta.
Otello: analisi e personaggi
Otello, all’epoca in cui è stato scritto, ha rivoltato il tradizionale simbolismo teatrale. Egli ha la pelle nera, colore che all’epoca simboleggiava satanismo e barbarie. Il soldato bianco, al contrario, veniva interpretato come simbolo di onestà. Iago fa di tutto, infatti, per convincere il resto dei personaggi di quanto sia brutale e barbaro Otello, anche con Desdemona. La verità, però, è che nella tragedia shakespeariana Otello è, seppur di pelle nera, nobile e cristiano mentre colui che ha la pelle bianca è bugiardo e manipolatore.
In Otello c’è una sfida continua tra un segno fisico (significante) e il suo significato. Un esempio è Desdemona, che dice di vedere il volto di Otello nella mente di lui, non sul suo viso reale. Anche Iago dice della sua falsità nell’amare il Moro che si tratta in realtà solo di un segno d’amore, non di amore vero. In questo dramma quella che è la relazione tra significante e significato è arbitraria: la significazione dipende da un segno che risulta completamente artefatto, ovvero un fazzoletto che viene indicato come prova di infedeltà.
L’errore di Otello, quello che porta la storia a divenire tragedia, è il non essere in grado di capire quanto arbitraria sia la relazione tra significante e significato.
La tragedia è basata, quindi, su una serie di contrapposizioni a partire da quella già citata:
- Bianco e nero: nella cultura occidentale bianco sta per bene, puro e nero sta per male, sporco. In Otello tutto questo si ribalta, viene continuamente messo in discussione. Un esempio di questo, oltre all’evidenza di Otello e Iago, è Bianca: pur avendo questo nome ella è una sgualdrina che si guadagna da vivere vendendo il suo corpo. In maniera del tutto ironica Bianca giura di non essere una prostituta appena prima che Desdemona giuri a Otello di essere sincera.
- Bene e male: Iago è visto come il male poiché è colui che, manipolando le menti dei personaggi, semina e fa fiorire il male, quello che distruggerà la vita di tutti quanti giocando con le loro emozioni.
- Paradiso e inferno: paradiso e inferno sono, rispettivamente, verità e menzogna in questo dramma.
Per quanto riguarda i personaggi di Otello, invece, possiamo individuare quelli principali e le loro caratteristiche primarie:
- Otello: il protagonista della storia è un generale dell’esercito veneziano detto il Moro per via della sua pelle nera. Il ruolo che ha se lo è guadagnato grazie al duro lavoro e ai successi ottenuti combattendo. L’uomo gode di molto rispetto come generale ma non come persona per via del colore della sua pelle e per l’essere straniero. Di carattere Otello è un uomo buono per natura che, ingenuamente, crede che anche tutti gli altri lo siano. Egli ama profondamente Desdemona, sua moglie nonostante arrivi ad ucciderla. Iago approfitta della fiducia che Otello nutre nei suoi confronti per manipolarlo portandolo a uccidere l’amata. Dopo essersi reso conto dell’errore Otello non vuole più vivere e si suicida.
- Desdemona: il suo nome significa sfortunata ed è la moglie di Otello. Fedele, dolce, saggia e appassionata, tutto l’amore che nutre per il marito la porterà alla morte nonostante ci fossero elementi utili per pensare che lui volesse ucciderla. Non capisce la ragione per cui Otello la accusi di tradimento e, fino alla fine, pensa che la sua innocenza debba necessariamente venire fuori. L’estrema fedeltà e lealtà che nutre per il marito la porteranno a morire nel loro letto dove, consapevole di essere stata appena ammazzata, si autoaccuserà della sua stessa morte pur di salvare il marito. Desdemona muore così come fa una santa: innocente, pura e, secondo molti studiosi, anche vergine.
- Iago: Iago è il cattivo, colui che insinua il male negli altri e lo fa fiorire. Egli è senza alcun dubbio il protagonista principale della tragedia, seppur intitolata a Otello. Lui è la causa di tutto ciò che accade, lui e tutto l’odio che prova nei confronti di Otello. Ciò che lo spinge ad essere così cattivo è l’invidia che lo corrode da dentro, il vedere la felicità altrui. Iago è ossessionato dalla caduta di Otello, tanto da progettarla nei minimi dettagli. La sola cosa che importa a Iago è Iago stesso, la sua faccia e la sua reputazione, il commettere male senza essere smascherato né sospettato.
- Emilia: dama di compagnia di Desdemona e moglie di Iago, viene brutalmente uccisa da quest’ultimo. Donna di buoni sentimenti e dal forte senso pratico, esprime un forte senso di giustizia e muore per questo. Pur di fare ciò che è giusto sacrifica il suo matrimonio e la sua vita accusando Iago di essere la causa della morta di una persona che non aveva fatto nulla.
- Cassio: luogotenente di Otello, la sua reputazione arriva ovunque per via dei suoi meriti in battaglia. Amico fidato di Otello, l’uomo collabora con Desdemona per evitare che Otello cada ma non riesce a fermare quella gelosia alimentata da Iago nonostante tutte le parole che spende in merito.
Oggi si identifica con il nome di Sindrome di Otello una sindrome psicopatologica che vede un uomo colpito da una gelosia ossessiva e delirante, con la convinzione forte e (spesso) ingiustificata del tradimento della partner, che lo porta a commettere atti aggressivi.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Otello di Shakespeare: trama, analisi e personaggi
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