La paura in Occidente. Storia della paura nell’età moderna
- Autore: Jean Delumeau
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Casa editrice: Il Saggiatore
- Anno di pubblicazione: 2018
Inutile girarci attorno: ogni paura è riconducibile in traslato alla paura della morte. Una paura parcellizzata in rivoli panici: la paura dell’estraneo, del buio, dei morti, del mare grosso, delle forme di vita ferine, di Dio, delle epidemie, altro non sono che oggettivazioni dello sgomento che ci viene ab origine dalla consapevolezza di essere destinati a non-essere. Lo stato d’animo della paura ha dunque attraversato giocoforza la storia dell’umanità, legittimando sul piano inconscio, ogni bisogno persecutorio, ogni crociata anti-razziale, ogni caccia alle streghe, ogni tipo di diffidenza nei confronti dell’altro (da noi), veicolo potenziale di minaccia. Muove da questo assunto “La paura in Occidente. Storia della paura nell’età moderna” (Jean Delumeau, Il Saggiatore, 2018, traduzione di Paolo Traniello), excursus trasversale (storico, letterario, sociologico, psicanalitico) nei terrori panici minimi e massimi con cui l’Europa tra il XIV e il XVIII ha sublimato il terrore per l’Avversario senza volto. Un Nemico immanente, frammentato di volta in volta, di secolo in secolo, nelle facies molteplici di un altro nemico, in certo qual modo più rassicurante, in quanto condannabile-perseguibile: streghe, ebrei, musulmani, eretici, untori, donne, indovini, uomini neri.
L’intuizione che attraversa per intero il lavoro di Delumeau è acuta:
“La paura è un dispositivo essenziale per sottrarsi ai pericoli e sfuggire provvisoriamente alla morte; ma protratta all’infinito e nell’indefinito diventa una minaccia per l’equilibrio psichico individuale e collettivo”.
“La paura in Occidente" risulta dunque un saggio di forza e caratura magistrali. Un lavoro nitido, denso, pregno di rimandi, riprova di come i babau dell’immaginario fobico sociale non sono, in fondo, che anestetici deresponsabilizzanti (il male deriva dal diavolo, la peste è una punizione divina) oppure contenitivi di sgomenti ineluttabili, di ben altra portata. Anche secondo questa accezione questo libro è un libro passe-partout, in quanto interposto fra suggestioni palesi e sottese dell’immaginario collettivo e le vicende della storia. I capitoli Il passato e le tenebre, Tipologia dei comportamenti collettivi in tempo di peste e Un enigma storico: la grande repressione della stregoneria non si dimenticano: sfoggiano già di loro una caratura propedeutica. So già che ci tornerò su alquanto spesso.
La paura in Occidente. Storia della paura nell'età moderna
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