Ormai è un aggettivo desueto, ma capita di tanto in tanto di imbattersi in questo termine della lingua italiana: “peripatetico”. Che cosa significa e qual è la sua origine?
Per comprenderlo dobbiamo indagare l’etimologia di questo aggettivo di origine greca.
Scopriamo significato e origine del termine peripatetico e le diverse sfumature d’uso di questo termine.
Peripatetico: significato
Peripatetico deriva infatti dal verbo greco περιπατέω che trae origine dal sostantivo Peripatos, traducibile in italiano come “percorso” o “passeggiata”. Il Peripatos nell’antichità designava anche una delle vie principali dell’Acropoli di Atene che collegava numerosi santuari alle pendici dell’acropoli compiendo un percorso circolare attorno alla rocca.
Se usato in senso di aggettivo il termine “peripatetico” indica infatti:
Ciò che si fa o che accade mentre si passeggia
Spesso il termine è utilizzato anche come avverbio “peripateticamente”, per indicare un errare vago, vagabondo, itinerante.
Peripatetico: origine del termine
Se usato come sostantivo il termine “peripatetico” designa un filosofo discepolo di Aristotele, ovvero un filosofo peripatetico o seguace delle dottrine aristoteliche.
La Scuola peripatetica fu infatti una delle grandi scuole filosofiche greche, fondata da Aristotele nel I secolo a.C. I suoi membri erano detti per l’appunto “peripatetici”. La scuola in origine derivò il proprio nome da Peripato e dai peripatoi del ginnasio di Atene, dove i membri si riunivano, situato presso il santuario dedicato ad Apollo Licio.
Nel giardino del ginnasio Apollo Licio (dal quale deriva il termine Liceo, che designa le nostre scuole superiori, Ndr) il filosofo Aristotele teneva lezione ai suoi discepoli, rigorosamente camminando nei dintorni sotto un portico chiamato Peripato - dal quale deriva il nome della scuola.
Da questa abitudine aristotelica deriva l’accostamento attuale dell’aggettivo “peripatetico” alla passeggiata o all’atto del camminare. Il termine avrebbe presto assunto un secondo significato, traducibile come “colui che passeggia”.
Differenze tra peripatetico e peripatetica
Nella sua versione femminile, “peripatetica”, la parola assume una connotazione completamente diversa e dispregiativa. Derivante dal francese péripatéticienne, che tradotto significa prostituta di strada, oppure, se inteso in senso letterale, “colei che lavora camminando”. Il termine fu consacrato dalla penna del poeta Charles Baudelaire e in seguito diffuso anche nella lingua italiana.
Dunque se al maschile peripatetico ha un significato complesso ed erudito, al femminile “peripatetica” è invece semplicemente un eufemismo utilizzato per indicare una cortigiana, una prostituta o una taccheggiatrice.
Peripatetico: quando si usa?
Di seguito alcuni esempi d’uso dell’aggettivo peripatetico nella lingua italiana:
- La vita dell’ambulante era peripatetica;
- Mio padre mi ha abituato a delle lezioni peripatetiche per le vie di Milano;
- Rumore in strada: molto peripatetico;
- Un occhio peripatetico;
- Persino il fagiano peripatetico li ha abbandonati al loro destino;
- Mia madre tiene lezioni peripatetiche ai suoi allievi: li porta in giro per le vie delle città e insegna.
Se usato invece come sostantivo “peripatetico” designa un seguace della scuola aristotelica:
- L’Aquinate adottò il principio dalla scuola peripatetica della filosofia greca, fondata da Aristotele;
- A questa argomentazione i Peripatetici rispondono dicendo che la prima proposizione è falsa;
- Il peripatetico Fania di Ereso lo collocava nel VII secolo a.C;
Conoscevate il termine “peripatetico”? Vi vengono in mente altre frasi con questo sostantivo o aggettivo ormai desueto? Scrivetele nei commenti.
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