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![Addio a Pietro Citati, il critico letterario che aveva dato voce agli scrittori](local/cache-gd2/33/85533e821a57a546d33540dbd58be7.png?1737728529)
Addio a Pietro Citati. Si è spento stamattina, 28 luglio 2022, il grande scrittore e critico letterario. Aveva 92 anni.
Non c’è studioso di letteratura che non si sia approcciato ai testi di Citati con ossequiosa reverenza e sentita partecipazione emotiva. Indimenticabili le sue biografie di grandi autori, come Leopardi, Proust, Kafka, e gli articoli da lui pubblicati sulle pagine del Corriere della Sera e di Repubblica.
Citati si era specializzato in una forma di saggistica letteraria che era soltanto sua, contribuendo a una innovazione del genere biografico. Dava voce ai grandi scrittori del passato e ogni volta, attraverso una forma di identificazione quasi mimetica, diventava lui stesso lo scrittore a cui prestava la voce.
Agli occhi innamorati dei lettori Pietro Citati è stato Leopardi, Proust, Kafka e Goethe. C’era qualcosa di lui in ciascuno dei grandi autori letterari di cui raccontava la storia con dedizione appassionata e autentico trasporto narrativo. Diventava lui stesso personaggio e abbandonava la posizione solenne e autoritaria del critico. Si calava nei panni dello scrittore cercando soprattutto di identificare il momento preciso in cui l’uomo diventava scrittore, la metamorfosi. Rintracciava gli autori che più amava attraverso quanto ciascuno di loro aveva disseminato nei propri scritti. E di ognuno riusciva a cogliere l’anima trasformando l’interpretazione dell’opera letteraria in pagine di vita vissuta.
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Per le sue opere Pietro Citati era stato insignito di numerosi premi. Ai suoi esordi nel 1970 vinse il Premio Viareggio nella sezione saggistica, con la biografia dedicata a Goethe; nel 1981 il Premio Bagutta con Vita breve di Katherine Mansfield e nel 1984 la consacrazione letteraria, ottenne il prestigioso Premio Strega con Tolstoj, la biografia romanzata dell’autore russo edita da Longanesi.
Nel 2005 la sua opera omnia fu raccolta in un Meridiano Mondadori intitolato La civiltà letteraria europea. Da Omero a Nabokov.
In una delle sue ultime interviste, rilasciata nel 2017 a Gigi Marzullo, Citati disse di non avere alcuna paura della morte. “La ignoro completamente, ho vissuto abbastanza,” concluse con la certezza quasi ascetica del grande saggio che contempla la vita da una dimensione spirituale irraggiungibile dai comuni mortali.
Pietro Citati: la vita
Nato a Firenze, il 20 febbraio 1930, da una nobile famiglia siciliana, Pietro Citati trascorse l’infanzia e l’adolescenza a Torino.
Nel capoluogo piemontese frequentò il liceo classico Massimo d’Azeglio. Nel 1942, si trasferì in Liguria, insieme alla famiglia. Nel 1951 si laureò in Lettere moderne presso l’Università di Pisa, allievo della Scuola Normale Superiore. La sua carriera di critico letterario si avviò collaborando con alcune riviste specializzate dell’epoca come Il Punto, L’approdo e Paragone.
Negli anni Cinquanta lavorò come insegnante di italiano presso le scuole professionali di Frascati e della periferia romana. Negli anni Sessanta iniziò a collaborare assiduamente con il quotidiano Il Giorno, per poi passare all’attività di critico letterario per Il Corriere della Sera e La Repubblica. Negli ultimi anni aveva pubblicato alcuni articoli per le pagine culturali di La Repubblica.
Pietro Citati: le opere
Proponiamo una selezione delle opere principali di Pietro Citati invitandovi ad approfondirne la lettura.
- Vita breve di Katherine Mansfield: una biografia poetica, la cronaca sensibile di una donna esaltata dall’evento magnifico della vita e totalmente appassionata alla scrittura che la possiede, come un demone, più della sua malattia.
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Vita breve di Katherine Mansfield
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- Tolstoj: un saggio acuto e documentato del più grande autore della letteratura russa con cui Pietro Citati vinse il premio Strega nel 1984. Il libro, pubblicato da Longanesi e ora riedito da Adelphi, si propone come una corposa biografia romanzata che procede regalando al lettore un ritratto inedito di Tolstoj che procede per affreschi di indicibile perfezione.
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Tolstoj
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- Leopardi: una lettura fresca, originale e audace di Giacomo Leopardi che ci restituisce tutte le contraddizioni, gli sdoppiamenti e i rovesciamenti del poeta di Recanati. Citati ci parla soprattutto dell’inesausta ricerca della felicità di Leopardi toccando il cuore segreto della sua opera.
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Leopardi
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- Kafka: sin dalle prime pagine di questo libro, Kafka diventa prossimo e famigliare al lettore. Grazie al libro di Citati, ognuno, senza accorgersene, viene portato nel cuore da cui è possibile comprendere tutta l’opera di Kafka, dalle Metamorfosi sino al Castello. Un’opera di grande respiro che intreccia biografia, critica letteraria e avventura gettando una nuova luce sulla produzione dello scrittore boemo.
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Kafka
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- La colomba pugnalata. Proust e la Recherche: in quest’opera Citati si avvicina in punta di piedi al maggiore autore della letteratura mondiale del Novecento. Cerca di indagare il mistero che fu Marcel Proust. Con la sensibilità e gli strumenti del narratore, con il rigore del saggista, egli ci rivela il paradosso di quest’uomo che costruì una magnifica cattedrale letteraria.
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La colomba pugnalata. Proust e la «Recherche»
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- Il male assoluto. Nel cuore del romanzo dell’Ottocento: Citati parte dall’indagine di Dostoevskij che si è addentrato nel profondo del male assoluto riuscendo a guardare il crimine dritto negli occhi per poi affrontare i grandi romanzi dell’Ottocento. Il critico passa in rassegna le opere di Balzac, Poe, Dumas, Hawthorne, Dickens, Flaubert, Tolstoj, Stevenson, Henry James per cogliervi in atto la passione del Male, l’incontro con il Male, in una rilettura appassionata e trascinante.
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Il male assoluto. Nel cuore del romanzo dell'Ottocento
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- Elogio del pomodoro: pubblicato nell’ottobre 2011 da Mondadori è un libro che rappresenta un viaggio nella società italiana a partire dal dopoguerra fino ad oggi. Si tratta di una sorta di diario (nel testo vengono ripresi anche degli appunti dello scrittore raccolti nel corso degli anni) nel quale viene analizzata la società moderna e tutto ciò che vi è celato sotto la sua superficie illusoria.
Le parole di Citati ci offrono un importante spunto di riflessione invitandoci a indagare il mistero più insidioso e inafferrabile di tutti: la felicità.
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Elogio del pomodoro (Saggi)
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- Il silenzio e l’abisso: l’ultimo libro di Pietro Citati fu pubblicato nel 2018 da Mondadori. Ne Il silenzio e l’abisso il critico letterario narra un’esperienza dell’assoluto e del silenzio che si capovolge nel miracolo stupefacente della parola.
Un viaggio tra i tormenti e i pensieri dei grandi autori, da Woolf a Conrad, da Charlotte Brontë a Cechov in una penetrante rivisitazione delle più belle pagine della letteratura mondiale.
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Il silenzio e l'abisso
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Addio a Pietro Citati, il critico letterario che aveva dato voce agli scrittori
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