Nella giornata di martedì 8 marzo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è rivolto alla Camera dei Comuni del Regno Unito con un discorso storico, appellandosi a una frase di shakesperiana memoria ben nota agli inglesi: “Essere o non essere”.
Ma per quale motivo il presidente Zelensky ha citato l’Amleto di Shakespeare? Andiamo ad approfondire più nel dettaglio il suo discorso.
Essere o non essere: il discorso di Zelensky
Il presidente Zelensky si è appellato alla Camera dei Comuni britannica tramite una diretta streaming che è stata accolta con una standing ovation.
Nel suo accorato discorso Zelensky ha chiesto, ancora una volta, il sostegno della Nato in risposta all’attacco russo. Si è soffermato a lungo nella descrizione del suo paese, l’Ucraina, devastato dalla guerra in corso e ha omaggiato l’eroismo dei suoi concittadini.
I bombardamenti hanno devastato tutto il Paese, ma noi non ci siamo piegati.
Il presidente ha paragonato, con un’efficace metafora storica, i Russi invasori alla Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale. Per evidenziare il paragone ha citato anche il grande statista inglese Winston Churchill ottenendo il plauso unanime da parte della Camera, quando ha rimarcato l’intenzione del popolo ucraino di combattere sino alla fine, per mare e per aria, per difendere la propria terra a qualunque costo.
Di particolare effetto è stata la chiusa, degna di un grande discorso di ars oratoria, in cui il presidente ucraino ha ripreso la massima di William Shakespeare cara agli inglesi, To be or not to be, “Essere o non essere”, il dilemma amletico.
La domanda per noi ora è "Essere o non essere". Per 13 giorni avrebbe potuto essere posta a tutti noi, ma ora posso dare una risposta definitiva – ha detto -. E decisamente sì, la risposta è essere. Continueremo a lottare a qualunque costo. Combatteremo per strada, nelle foreste, sulle rive.
La domanda shakesperiana di Volodymyr Zelensky è stata accolta da un lungo applauso. Non era mai stato fatto un discorso del genere alla Camera dei Comuni inglese in secoli di democrazia parlamentare.
Il premier britannico Boris Johnson ha assicurato che il suo Paese è e resterà schierato al fianco dell’Ucraina e che ritiene inaccettabile l’attacco terroristico compiuto dai russi a una capitale europea.
Perché Zelensky ha citato Shakespeare
L’appello di Zelensky si è rivolto in modo particolare all’Inghilterra, ma non esclude nessun paese membro della Nato.
La domanda “Essere o non essere” sembra rivolta a tutti noi, una richiesta destinata a smuovere nel profondo le coscienze occidentali.
La massima di Shakespeare “To be or not to be” è tratta dalla tragedia Amleto. Si tratta del lungo soliloquio del protagonista compiuto nella prima scena del terzo atto.
In questo momento cruciale dell’opera Amleto si interroga se sia meglio agire, vendicando la morte del padre, oppure scegliere la strada del “non azione” e quindi della morte. Non riesce a decidere, attanagliato dall’incertezza, e il suo monologo è entrato nel della letteratura come riflesso della condizione umana.
Zelensky, con il suo discorso, ha voluto sottolineare che anche il mondo in questo difficile momento della Storia è chiamato a una scelta cruciale e sofferta. “Essere o non essere”, esiste forse una soluzione al dilemma per antonomasia?
Al contrario del monologo di Amleto, quello di Zelensky si conclude con una certezza: “Essere” che corrisponde a battersi e lottare a qualunque costo. Che poi, a ben vedere, non è una strada molto diversa da quella designata da Shakespeare.
La domanda letteraria per eccellenza “To be or not to be” oggi è rivolta a tutti noi, al di fuori del dramma teatrale e proiettata nel mondo reale che con la tragedia intrattiene, purtroppo, più di una somiglianza.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il presidente ucraino Zelensky cita Shakespeare: ecco cosa ha detto e perché
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