Atti osceni in luogo privato
- Autore: Marco Missiroli
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2015
Quando un cosa è oscena? E, che cosa s’intende per “comportamento osceno”?
È quanto si è chiesto Marco Missiroli nel suo ultimo romanzo “Atti osceni in luogo privato”, pubblicato nel febbraio 2015 da Feltrinelli, nella collana “I narratori”. Ebbene, a tal proposito, potreste rimanere delusi oppure sollevati. Poiché l’”oscenità” alla quale allude l’autore, se analizzata, è soltanto una piccola libertà che ognuno di noi si concede, seguendo quelli che sono i gusti personali e le proprie inclinazioni. Pertanto, non riguarda soltanto la sfera sessuale, ma anche la letteratura e il cinema- solo per citare alcuni argomenti trattati nel libro. Poiché questi “atti osceni” non sono ostentati in pubblico, ma rimangono all’interno delle mura domestiche e nell’intimo, non danneggiano e non vanno giudicati.
Libero Marsell è il protagonista ed io narrante della storia, ed è un ragazzino di 12 anni, quando essa ha inizio. La scoperta del tradimento della madre col migliore amico del padre, cambia il corso della sua vita. Libero, che ancora non sa niente sul sesso, inizia ad avvertire le prime pulsioni di un corpo che sta cambiando e, al tempo stesso, ricerca spasmodicamente una forma di amare, dovendo fare i conti con la sua “mansuetudine”, la sua “invisibilità”. La missione di questo ragazzo è racchiusa nel suo nome: libertà e liberazione. Quel coraggio di essere se stesso, che i suoi genitori hanno da sempre preteso da lui.
Volendo inconsciamente riscattare il tradimento della madre, Libero passa di donna in donna, fino a giungere a scoprire che il sesso, molto spesso comprende anche l’amore. Dopo la madre, il cui valore Libero rivaluterà solo alla fine, tre sono le donne importanti della sua vita. La giovane Lunette, che dalla pratica onanistica lo porta alla perdita della verginità con quel coinvolgimento emotivo che solo il primo amore sa dare; la bibliotecaria Marie, molto più grande di lui, che lo inizierà alla lettura dei libri e rimarrà il suo sogno proibito; Anna che sposerà e con la quale diventerà uomo. Delle vere e proprie “presenze”, anche se non tutte le storie sono destinate a concludersi con un matrimonio.
Un discorso a parte richiede l’ambientazione. “Atti osceni in luogo pubblico” si snoda in 6 capitoli, ciascuno intitolato alle sei fasi della vita di Libero (infanzia; adolescenza; giovinezza; maturità; adultità; nascita), e fa riferimento a molti eventi storici, attraverso i quali possiamo trovare un nesso temporale. Nel primo capitolo, per esempio, Missiroli parla della morte di Jean Paul Sartre, solito frequentare il café di Parigi “Deux Magots”, dove un giovanissimo Libero inizia a lavorare per arrotondare un po’, dopo la morte improvvisa del padre, e luogo di ritrovo con Lunette e gli amici. Ebbene, Sarte è morto nel 1980, quindi quando la storia ha inizio sicuramente sono gli anni Settanta.
La prima parte è ambientata a Parigi, dove la famiglia di Libero si è trasferita per seguire il padre, un rappresentante di prodotti omeopatici; la seconda a Milano, dove il ragazzo va ad abitare dopo la rottura con Lunette, per lavorare nello studio di un avvocato. Parigi è la città magica, il posto delle scoperte, dove tutto è possibile. Milano invece è una città pratica, che porta alla realtà e dove Libero diventa uomo. Nel mezzo, vi è una breve visita a New York, dove la trasgressione s’insinua e rischia di rovinare quella “purezza” che Libero ha cercato per tutto il tempo.
Molto bravo l’autore a descrivere queste città, senza entrare nei particolari. Sono atmosfere che si “respirano” e non hanno bisogno di molte parole: il cielo cobalto di Parigi, quello più pallido di Milano, inquinato dalla nebbia.
Si tratta di un libro che racconta di libri e dell’iniziazione alla letteratura, partita dal consiglio di leggere “Lo straniero” di Camus, al quale seguono altri classici. Mentre il cinema rappresenta un momento di condivisione per Libero, con la ragazza di turno, la lettura è un momento intimo, solo suo. Un rifugio che lo protegge e, al tempo stesso, gli permette di ritrovare se stesso. Ogni libro è un tassello di conoscenza, quasi fosse uno di quei puzzle che ama tanto realizzare.
Perché lo scopo di crescere è proprio questo, in fondo: diventare consapevoli di essere se stessi. E quando poi si impara ad accettarsi, l’amore verso un altro essere umano viene da sé.
“Non ero più vulnerabile per me stesso, ero fragile per noi. Passavo dalla prima persona singolare alla prima persona plurale. Il sentimento per lei custodiva i miei atti osceni”.
Atti osceni in luogo privato
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