Brooklyn
- Autore: Colm Toibin
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Bompiani
- Anno di pubblicazione: 2009
Colm Toibin, scrittore e saggista irlandese, più volte candidato al Man Booker Prize, con la sua scrittura austeniana e il suo stile semplice, narra in Brooklyn una storia d’emigrazione degli anni cinquanta, un tema che ha perseguitato l’Irlanda. Come ha scritto Catherine Dunne nel suo saggio Un mondo ignorato, negli anni cinquanta mezzo milione di irlandesi lasciò il proprio paese per costruirsi una vita altrove, costretto dalla miseria e dalla mancanza di lavoro in patria, perché non c’era altro da fare che imbarcarsi. In quegli anni, si imbarcarono sulle navi che trasportavano bestiame quattro bambini su cinque intorno ai dieci anni di età e le donne furono più numerose degli uomini. La maggior parte si diresse in Gran Bretagna.
L’atteggiamento ufficiale dell’Irlanda nei confronti di chi emigrava fu quello di voltare lo sguardo. Con l’aggravarsi della crisi economica la partenza di oltre quarantamila persone all’anno rappresentava un sollievo: quei posti di lavoro, almeno, non dovevano saltar fuori. Se l’emigrazione fosse cessata si potevano verificare facilmente le condizioni per una rivolta popolare.
Brooklyn narra la storia della giovane Eilis di Enniscorth, una cittadina nel sudest dell’Irlanda. E’ una giovane adolescente che vive con la mamma e la sorella più grande Rose. In città il lavoro non c’è e quel poco che si trova è talmente pagato poco da non consentire una vita tranquilla. La visita di padre Flood, che vive e ha la diocesi a New York, sarà decisiva per la nostra protagonista. Per chi ha voglia di lavorare l’America è il posto giusto, non smette di predicare. La famiglia si vede costretta ad accettare la partenza di Eilis. A New York può avere maggiore fortuna e trovare un lavoro che potrà permetterle di vivere.
“In città molte persone che conosceva si erano trasferite in Inghilterra e alcuni dei suoi amici ricevevano regali in denaro e indumenti dall’America, a spedirli erano sempre le zie o gli zii. Aveva anche la sensazione che mentre i ragazzi e le ragazze che avevano lasciato la città per andare in Inghilterra facevano dei lavori normali per delle paghe normali, la gente che andava in America avesse la possibilità di diventare ricca.“
La nuova vita oltreoceano non sarà affatto facile. Eilis ha lasciato tutti i suoi affetti all’altro capo del mondo, convive in un pensionato con altre ragazze, emigrate come lei da terre povere e Brooklyn, in quei giorni spazzata da un vento gelido a lei sconosciuto, non la incoraggia. Nonostante il lavoro che Padre Flood le ha trovato, commessa all’Emporio Bertocci, e il corso serale di studi di ragioneria per ottenere un diploma, Eilis non riesce a dimenticare la sua terra e con rassegnazione lascia che il tempo passi, nella speranza di poter tornare in Irlanda.
“Enniscorthy le era tornata in mente a lampi … ogni giorno era tornata alla sua piccola stanza in quella casa piena di suoni … la casa in Friary Street … un peso tremendo … era come se un dolore in pieno petto le spingesse le lacrime lungo le guance ….”
L’incontro con Tony, un giovane italiano, e la conseguente scoperta dell’amore mitigherà la sua nostalgia. L’amore le permetterà di crescere e diventare donna e le cambierà la vita.
“ La sua attenzione, i suoi racconti buffi, il suo stringerla a sé in qualche angolo di strada, le sue braccia intorno a lei…”
La rassegnazione e l’accettazione, che erano stati i soli sentimenti ricorrenti, la abbandoneranno. E’ giunto il tempo di sentirsi libera e di dare spazio alla determinazione e al desiderio di cambiare.
Brooklyn è una storia d’amore commovente, di sogni e di sentimenti, con sullo sfondo una terra bellissima e tormentata. E’ il percorso toccante di chi è costretto ad emigrare: il viaggio traumatizzante, l’adattamento, le difficoltà e la nostalgia. L’Irlanda ci ha narrato tragedie che ancora oggi sono ferite incancellabili. Il dramma della povertà e della miseria ha riguardato anche noi ed è purtroppo disperatamente ancora oggi attuale.
Colm Toibin è professore in due università prestigiose, la Stanford University e la University of Texas di Austin. Suo padre, insegnante, è stato membro dell’IRA e nel 1916 prese parte alle rivolte anti-britanniche di Enniscorthy. Per il romanzo Brooklyn gli è stato conferito il prestigioso Costa Book Awards.
Brooklyn (versione italiana) (Einaudi tascabili. Scrittori)
Amazon.it: 7,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Brooklyn
Lascia il tuo commento
Ho letto il libro e visto il film; sinceramente sono due cose diverse, il film prendendosi alcune licenze stravolge in senso positivo i personaggi rendendoli più reali. Il libro che può essere interessante nelle prime due parti è veramente deludente nella terza parte per una serie di motivi, il primo perché gli emigranti purtroppo non tornavano a casa come uno studente da un progetto Erasmus, inoltre mi è sembrata schizofrenica la protagonista che nel giro di due ore cambia completamente il modo di essere che aveva nelle prime due parti...... alla fine del libro si rimane veramente amareggiati, fortunatamente il film risolve questo difetto
Gentile Fabrizio non concordo del tutto con lei … sono rimasta delusa dal film ( lento, molto noioso e non del tutto drammatico come la storia) e le confesso che in genere mi succede spesso di non ritrovare nelle sceneggiature il libro letto. La scrittura di Toibin può affascinare come no. L’ emigrazione irlandese è stata tra le più drammatiche e gli emigranti, alcuni di loro, ritornavano dopo anni a far visita alla famiglia, non certo dopo pochi mesi come ad uno studente Erasmus di oggi. La giovane protagonista vive l’angoscia di essere sola all’altro capo del mondo, consapevole e lontana dalla povertà e miseria della sua amata terra.