Caterina Howard. La regina scandalosa
- Autore: Alison Weir
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: BEAT
- Anno di pubblicazione: 2022
Caterina Howard. La regina scandalosa (Superbeat 2022, titolo originale Katheryn Howard. The Tainted Queen, traduzione di Chiara Brovelli) di Alison Weir è il quinto capitolo della acclamata saga “Le sei regine Tudor”, dopo Caterina D’Aragona (Superbeat 2019), Anna Bolena. L’ossessione del re (Superbeat 2019), Jane Seymour. La regina più amata (Superbeat 2020) e Anna di Clèves. La regina dei segreti (Superbeat 2021). Il recente volume racconta la storia di Catherine Howard (1523 circa – Londra, 13 febbraio 1542), regina consorte d’Inghilterra e Irlanda come quinta moglie del re Enrico VIII Tudor.
“Nel fiore degli anni, di una bellezza fresca e pura”, Caterina, pedina di un gioco più grande di lei orchestrato da suo zio, il potente Duca di Norfolk, non tenne conto della tragica esperienza matrimoniale della sua defunta cugina Anna Bolena con Enrico VIII, andando così incontro al suo destino di morte. Accusata di avere condotto una vita “abominevole, meschina e viziosa” prima e durante il matrimonio con Enrico VIII, Caterina fu deportata alla Torre di Londra l’11 gennaio 1542 e ivi decapitata all’alba del 13 febbraio. Poco più che ventenne Caterina moriva, “regina scandalosa” per poco più di diciotto mesi, dal 28 luglio 1540 fino al 13 febbraio 1542.
“E adesso affido la mia anima a Dio e Lo invoco affinché abbia pietà di me”.
Nel probabile ritratto di Caterina Howard, una squisita e raffinata miniatura di Hans Holbein il giovane databile nel 1540 circa (Royal Collection Trust), copertina di questa interessante biografia, la dama riccamente vestita osserva il mondo con uno sguardo placido e rilassato, ignara di come presto avrebbe girato il vento.
La brava autrice fa iniziare la storia della vita di questa giovane regina sfortunata e forse un po’ troppo avventata quando aveva sette anni e sua madre, Joyce Culpeper, era appena morta di parto. Il padre di Caterina, Lord Edmund, in quanto Howard apparteneva a una delle famiglie più prestigiose e nobili d’Inghilterra e pur essendo stato investito del titolo di cavaliere non aveva fatto ulteriore carriera e aveva trascorso gran parte della propria vita oberato dai debiti. Quindi Caterina era cresciuta in condizioni di relativa povertà, ecco perché la bambina era stata mandata a vivere nella residenza di Lambeth, ospite di Agnes Tylney, duchessa vedova di Norfolk dove erano ospitate e educate altre giovani di origine aristocratica, secondo un’usanza tipica del XVI secolo. Tutto affinché le fanciulle in fiore potessero contrarre, in un futuro non molto lontano, una buona unione matrimoniale. Anni dopo, soltanto come damigella d’onore di Anna di Kleve, la nuova moglie del volubile Enrico, Caterina sarebbe stata notata dal sovrano, in cerca di un visino fresco, già stanco della consorte e desideroso di sbarazzarsi di lei.
Alison Weir si dimostra ancora una volta particolarmente abile nel tratteggiare il ritratto di una giovane donna sullo sfondo di una serie di scandali, che salì in modo troppo rapido verso il trono per poi cadere rovinosamente.
“Lo avete presunto voi. Credevate di poter fare di me il bersaglio di uno scandalo bello e buono”.
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