Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza
- Autore: Dacia Maraini
- Genere: Religioni
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2013
“Cara scrittrice... per dirla tutta, vorrei che lei scrivesse qualcosa sulla Chiara di quell’epoca per farmi capire qualcosa della Chiara di oggi. Le chiedo troppo?”
La studentessa diciannovenne Chiara Mandalà, nata in un piccolo paese alle falde dell’Etna chiamato San Pellegrino da padre geometra e madre semianalfabeta, scrive a Dacia Maraini, perché desidera che l’autrice la accompagni “in questo viaggio dentro la memoria, alla ricerca di una donna che non c’è”. Un viaggio indispensabile per la giovane, perché attraverso la storia della vita di Monna Chiara, figlia di Favarone di Offreduccio e di Ortolana Fiumi e della sua epoca, la giovane può capire la Chiara di oggi, cioè se stessa.
“Mi sto appassionando alla storia di Chiara di Assisi. Il perché non mi è chiaro. Vorrei che fosse lei a farmelo capire. So che più la conosco, questa mia omonima e più mi appare straordinaria."
Chiara dal nome luminoso, cristallino è nata lo stesso giorno in cui si festeggia la Santa “pecorella particolarmente pia e devota”, l’11 agosto “che poi sarebbe il giorno della sua morte, perché il giorno della sua nascita non è noto come non si conosce con esattezza l’anno, il 1193 o il 1194”. Dacia Maraini dapprima si dimostra riluttante
“perché vuole che io scriva di Santa Chiara? E perché mette di mezzo me che sono così lontana dai santi?”
ma a poco a poco la scrittrice resta contagiata dal desiderio di conoscenza di Chiara Mandalà.
Chiara di Assisi, come i precedenti personaggi usciti dalla penna di Dacia Maraini, è venuta a bussare alla porta della scrittrice. “Sì, in un certo senso sì, ma non vorrei essere presuntuosa...” annuisce sorridendo l’autrice quando le domandiamo conferma di ciò. “I personaggi sono degli incontri che si fanno, no? In questo caso qualcuno mi ha tirato per mano per andare verso Chiara di Assisi, come racconto nel libro, d’altronde”. Ecco allora nascere il racconto della vita di Chiara di Assisi collaboratrice di San Francesco “il figlio pazzo di Pietro Bernardone quello che si era spogliato nudo davanti alla città, lasciando i vestiti e tutti gli averi al padre e si era rintanato con alcuni suoi compagni in una chiesa abbandonata”.
Chiara “humile, benigna et amorevole”, morta nel 1253, scrisse la prima Regola redatta da una donna, fu la fondatrice dell’Ordine delle Clarisse e fu dichiarata Santa da Papa Alessandro IV nella Cattedrale di Anagni nel 1255. Un’esistenza semplice e straordinaria, una figura di donna, prima di essere Santa, che seppe sfidare le convenzioni sociali del suo tempo in un periodo nel quale alle donne non era concessa libertà di movimento e di pensiero, la quale scelse una vita diversa nella Assisi del XIII Secolo con “il suo corpo ammalato, con la sua testa pensante, con i suoi piedi timidi e determinati”.
Si può quindi dire che
“la piccola volitiva Chiara di Assisi è stata un’antesignana della difesa dei diritti delle donne, anche se non ha mai pensato in termini di rivendicazione, sentimento lontano dalla sua natura e dalle sue scelte di vita.”
Domandiamo a Dacia Maraini quale sia il messaggio universale che Francesco e Chiara hanno lasciato.
“Credo che il messaggio universale più importante che i Santi Francesco e Chiara hanno lasciato sia la messa in discussione del principio di proprietà. – ci risponde e prosegue – Francesco per primo ma soprattutto Chiara è stata molto decisa nell’insistere che non bisognasse possedere nulla, perché il possesso vuol dire dipendenza. La dipendenza vuol dire controllo. La libertà vera, la libertà spirituale per questi Santi stava nell’assoluto rifiuto di qualsiasi proprietà”.
Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza
Amazon.it: 11,40 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza
Lascia il tuo commento