Dicevamo che Tre ciotole, pubblicato da Mondadori nel mese di maggio scorso, non sarebbe stato l’ultimo libro di Michela Murgia. Ed ecco che puntualissimo, il 9 gennaio 2024, arriva un libro postumo edito da Rizzoli, dal titolo simbolico Dare la vita, che ci ricorda che gli scrittori non muoiono mai e continuano a vivere in aeternum attraverso le loro parole. Perché Michela Murgia continua a parlarci e su questo non c’è alcun dubbio; la sua voce era così viva e presente nelle ultime settimane in cui si è dibattuto a lungo sul femminicidio, un termine che lei stessa aveva contribuito a risemantizzare e portare nella lingua, rivendicandone l’importanza anche attraverso un pamphlet scritto a quattro mani con Loredana Lipperini, L’ho uccisa perché l’amavo. Falso! (Laterza, 2013), recentemente riproposto al pubblico in abbinamento al quotidiano la Repubblica.
“Splende alta Michela Murgia” è uno slogan tuttora ricorrente, che ha accompagnato anche la manifestazione contro la violenza sulle donne tenutasi a Roma lo scorso 25 novembre, cui hanno partecipato oltre centomila persone in memoria della centocinquesima vittima di quest’anno, la giovane Giulia Cecchettin.
Oggi Michela Murgia torna a splendere attraverso un nuovo libro che contiene nel titolo la parola “vita” - non a caso - e custodisce tra le pagine un’altrettanto vitale proposta di futuro.
“Dare la vita” di Michela Murgia: i temi, le idee, la scrittura
Link affiliato
L’ultimo libro di Michela Murgia in realtà non è un libro, ovvero non è un romanzo nel vero senso del termine, né un’opera di narrativa pura; è un agile e agguerrito pamphlet di poco più di un centinaio di pagine in cui la scrittrice cerca di risemantizzare il concetto di famiglia, di maternità, parlando di legami di sangue e di legami per scelta.
L’argomento della famiglia queer stava molto a cuore a Murgia che ne ha fatto la propria personale battaglia negli ultimi mesi di vita, dedicando anche diversi post Instagram al proprio concetto di famiglia sperando di ampliare il pensiero e le vedute, talvolta ristrette, della gente comune. I giornali stessi avevano travisato il concetto di queer family proponendone le interpretazioni più fantasiose e distorte, motivo per cui ecco Michela Murgia aveva deciso di farsi portavoce della propria battaglia, utilizzando ancora una volta l’arma che sapeva usare meglio, su ogni mezzo e piattaforma di comunicazione, le parole. Nessuno meglio di lei poteva spiegare la sua visione del mondo e dunque ha scritto, sino all’ultimo giorno di vita, e il risultato di tanto sforzo è stato quest’ultimo libro: Dare la vita, che ha consegnato al mondo come un figlio prima di congedarsi, serenamente, dal mondo.
Pare che le sue ultime parole siano state “Dottore ho finito, ora posso andare”, destinate al suo medico curante, Fabio Calabrò, che l’aveva assistita negli ultimi mesi e compare anche come personaggio nelle prime pagine di Tre ciotole. Con quel “ho finito”, Michela Murgia intendeva dire che aveva portato a termine la propria missione di scrittrice, che poi era il suo scopo su questa terra. Il suo congedo definitivo dalla vita avveniva tramite un libro. Era felice perché era riuscita a ultimare il suo lavoro, dettandone la conclusione al marito Lorenzo Terenzi che si era fatto custode del suo scritto alternandosi insieme ai figli d’anima e ai vari componenti della sua grande famiglia.
Ora che sono scritte, le sue parole continuano a vivere.
“Dare la vita”: di cosa parla l’ultimo libro di Michela Murgia
Il nuovo libro di Michela Murgia arriverà in libreria il 9 gennaio 2024, ma è già disponibile in pre-ordine online. Il curatore è Alessandro Giammei, professore universitario di letteratura a Yale, scrittore e critico, uno dei figli d’anima di Murgia al quale la scrittrice ha affidato la propria eredità letteraria.
Dare la vita è stato definito “un libro toccante sulla famiglia”. In origine doveva essere un pamphlet sulla GPA (gestazione per altri o maternità surrogata, Ndr), ma si è trasformato in qualcosa di più ampio, di più articolato, di più profondo sul significato dei legami umani che spesso vanno oltre i vincoli di sangue e di parentela. In queste pagine Michela Murgia ha tradotto la propria idea di famiglia queer, un’unione basata sulla scelta consapevole, sulla condivisione, sui vincoli affettivi più che su quelli strettamente parentali. È un libro, dicono, che parla d’amore, nel senso più puro, elevato e onnicomprensivo del termine.
Di sicuro sarà un libro che ci farà ridere e commuovere e - come conseguenza di tutto questo magnifico tripudio di emozioni, questo miscuglio di sarcasmo e acume critico - riflettere, in perfetto stile Murgia.
Dare la vita sarà sicuramente un libro che farà discutere e aprirà diverse faide nel dibattito pubblico, darà parecchio lavoro ai giornalisti, ai commentatori indiavolati dei talk-show televisivi e una nuova occupazione quotidiana ai consueti leoni di tastiera dei social network. Questa, di certo, era anche la speranza di Michela Murgia che era una persona che faceva discutere e voleva far discutere, non si tirava mai indietro, ha difeso la libertà delle idee fino all’ultimo respiro servendosi di ogni mezzo di comunicazione, percependo nella condivisione un atto di forza e di coraggio. Dovunque si trovi ora starà di certo attendendo la pubblicazione di questo suo nuovo libro con un sorriso sornione, compiaciuto, stampato sul volto, pronta, ancora una volta, a dire la sua. “Sentite cosa ho da dire”, starà pensando tutta gongolante, in fremente attesa dell’effetto delle sue parole sul mondo, sulla gente, sulle coscienze. Se le parole continuano a far discutere, anche dopo e oltre la morte, significa che sono un organismo vivo e questo Michela Murgia, un po’ maga e un po’ strega - da vera Morgana - lo sapeva meglio di chiunque altro. Ecco perché nei suoi ultimi giorni su questa terra pensava al futuro e ha insegnato anche a tutti noi a pensare al futuro, sapendo bene che non c’era tempo da perdere.
Ora lei non c’è più, ma le sue parole continuano a “dare la vita” e a insegnarci, pur senza nessuna pretesa d’assoluto, come vivere e soprattutto una maniera, attiva e partecipe, di “essere al mondo”.
Recensione del libro
Dare la vita
di Michela Murgia
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Dare la vita”: il nuovo libro di Michela Murgia da gennaio in libreria
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo News Libri Rizzoli Libri da leggere e regalare Michela Murgia Recensioni di libri 2024
Lascia il tuo commento