Figli del Nilo di Wilbur Smith

Il grande scrittore sudafricano, maestro dell’avventura e indiscutibile re di tutte le classifiche del genere nell’intero pianeta, ci racconta le vicende emozionanti dei figli del grande fiume: il Nilo.

Il romanzo segue “Il Dio del fiume” e “Il settimo papiro”, raggiungendo egual successo e trasformando la saga egiziana in un vero e proprio simbolo della mitica civiltà a cui ognuno di noi può attingere non solo per l’enorme piacere della lettura e scorrevolezza della trama ma anche per le molteplici notizie ed aneddoti storici. Al lettore vengono descritti i magnifici paesaggi, le città dorate, le usanze ed i costumi dell’epoca. I segreti di un’intera civiltà ci vengono rivelati e ci lasciano stupefatti. Impariamo a vivere con gli abitanti di quel mondo antico, a parlare con loro, a mangiare, a combattere e ad amare sulle rive del Nilo.

Ritroviamo ancora protagonista il saggio eunuco Taita che, ormai vecchio, si prodiga per istruire Nefer il giovane figlio del faraone Tamose. Lo sfondo storico è la guerra tra il Basso Egitto dove regna Tamose e l’Alto Egitto ormai governato dai temibili Hyksos, popolo guerriero specializzato nella guerra con i carri trainati da cavalli. Il popolo egizio dovrà vedersela non solo con i pericolosi rivali ma anche con determinati nemici interni come il comandante Naja, ambizioso a tal punto di voler spodestare il faraone. Egli trama contro il Dio in terra e lo fa uccidere approfittando dell’assenza del saggio Taita e di Nefer che si sono ritirati in solitudine nel deserto per formare il fisico ed il coraggio del ragazzo.
Così Taita sarà chiamato ancora dal destino per risollevare le sorti del Regno e riportare il giovane sul trono che gli spetta. Tra prove di forza, intrighi di corte e battaglie nel deserto si sviluppa un’avventura mozzafiato che ci entusiasmerà. Tra carri che lasciano un’alta nuvola di polvere nelle dune del deserto e le acque generose e placide del grande fiume nasce anche l’amore tra Nefer e la principessa Hyksos Mintaka. Un amore che sarebbe un dono del fato per riappacificare i due popoli ma che viene ostacolato in tutti i modi dall’usurpatore del Basso Egitto che fa massacrare la famiglia di quest’ultima ed offre la ragazza a suo cugino. Naja ha così in mano tutto l’Egitto e nessuno può fermarlo se non l’esperienza e la saggezza del vecchio scriba eunuco. Si susseguono dei capitoli altamente intensi dove Taita riesce prima a salvare Nefer e poi, con l’aiuto del giovane, a ricostruire un’intera città abbandonata nel deserto dove confluiscono tutti gli egiziani ormai ridotti a schiavitù da parte del nuovo dittatore. Ed ancora, l’invasione di Babilonia da parte delle truppe crudeli di Naja, le lotte intestine, le rivalità familiari tra Nefer e sua sorella che è andata in sposa a Naja.

Riuscirà l’abilità di Taita a far trionfare la giustizia? Riuscirà il coraggioso Nefer a ricongiungersi con Mintaka e sconfiggere il malvagio usurpatore? Riuscirà il divino grande fiume a riconoscere i propri figli e condannare coloro che non ne sono degni?