Nel giorno dell’anniversario della nascita di Howard Phillips Lovecraft, venuto al mondo il 20 agosto 1890, scopriamo insieme qualcosa in più sulla sua vita e sulle sue maggiori opere.
Howard Phillips Lovecraft è stato un famosissimo scrittore, poeta, saggista e critico letterario statunitense che, ancora oggi, viene annoverato tra i massimi autori nel genere letterario dell’horror insieme ad Edgar Allan Poe. Howard Phillips Lovecraft viene da molti considerato uno dei precursori della fantascienza angloamericana.
L’autore ha scritto moltissimi racconti, solo per citarne alcuni Dagon, Il colore venuto dallo spazio e Il richiamo di Cthulhu. Tra i critici del suo tempo Lovecraft non ha mai goduto di particolari apprezzamenti e le sue opere sono state inizialmente bistrattate solo per poi diventare famose dopo la sua morte.
Le opere di Lovecraft sono considerate una contaminazione tra horror, dark fantasy, fantascienza soft e low fantasy; spesso e volentieri sono state da lui stesso descritte come weird fiction, entrando a far parte di quelle che vengono considerate le principali origini del new weird. Molte delle sue opere sono state d’ispirazione in tutto il mondo non solamente in ambito letterario ma anche nella musica e nel cinema. Vediamo ora vita e una liste delle più importanti opere di Howard Phillips Lovecraft.
Howard Phillips Lovecraft: vita
Lovecraft ha meritato il titolo di uno dei più grandi maestri dell’horror letterario di sempre per aver creato un mondo suggestivo e fantastico la cui dimensione dell’orrore si è collocata addirittura sul piano cosmico. Lovecraft nasce come figlio unico di una famiglia agiata e perde il padre a soli otto anni per colpa della sifilide.
Lo scrittore cresce all’ombra della madre e delle zie, con la figura materna non particolarmente equilibrata e incline a comportamenti ossessivi. La donna impedisce spesso e volentieri al bambino di giocare con i coetanei o di uscire. Oltre che dalla morte del padre il piccolo Lovecraft viene colpito anche da un’altra serie di lutti, compresa la perdita del nonno che per lui era un padre ed era sostentamento economico della famiglia, considerato che portava avanti le attività commerciali.
Il bene più prezioso che il nonno lascia in eredità al suo unico nipote è la sua biblioteca ricca di antichi testi, il vero rifugio nella vita di Lovecraft, quella miccia che accende la sua fantasia e gli permette di sviluppare la sua sensibilità letteraria. Il futuro scrittore si appassiona a una serie di letture colte e fantasiose, sia fiabesche che scientifiche, e l’influenza di questo tipo di formazione si vedrà bene nella sua successiva produzione. Già a sette anni Lovecraft compone brevi racconti macabri.
Ben presto emerge il fatto che Lovecraft sia un bambino prodigio che arriva a scrivere anche innovativi articoli su chimica e astronomia, accolti con entusiasmo da molte riviste. L’autore non porta mai a termine i suoi studi alle superiori per via di una serie di problemi di salute; in questo periodo sviluppa uno stile di vita schivo e solitario nonostante le numerose amicizie epistolari. Il “solitario di Providence”, così viene chiamato, vive un anno di svolta nel 1917, quando fallisce il suo tentativo di arruolarsi nell’esercito per partecipare alla Prima guerra mondiale per via dei suoi problemi di salute cronici.
Proprio a questo punto comincia la grande stagione della narrativa di Lovecraft, che possiamo dividere in tre fasi: la fase dei racconti fantastici, che comprende le storie più oniriche e visionarie; in seguito arriva la fase delle storie del macabro filosofico e cosmico, che traggono ispirazione dalla sua esperienza personale. Proprio gli scritti di questa fase sono stati l’avvio di carriera, ciò che nel secondo dopoguerra ha costruito la fortuna di Lovecraft; l’ultima delle tre fasi, quella degli anni Trenta, vede Lovecraft autore di una letteratura più scientifica.
Molti dei suoi racconti e delle sue poesie sono comparsi nel mercato attivo delle fanzines americane ("Weird Tales", "Amazing Stories", "Astounding"). Nonostante sia diventato oggetto dell’ammirazione di moltissimi fan che adoravano il fantastico negli anni Venti l’autore non ha mai potuto conoscere in vita la vera fama. Egli ha infatti vissuto povero, guadagnando quel poco che gli permetteva di sopravvivere dall’odiato lavoro di revisione e riscrittura di manoscritti. Lovecraft muore nel 1937 e viene sepolto a Providence.
Howard Phillips Lovecraft: le opere
Vediamo ora le opere maggiori di Lovecraft, i testi fondamentali che hanno sancito il suo successo post morte consacrandolo come gigante della letteratura horror. A livello di pensiero i racconti e i saggi di Lovecraft hanno coniato la filosofia del cosmicismo, diretta conseguenza del suo ateismo e delle nuove scoperte scientifiche.
- Diario di un incubo
- Il tempio
- I miti di Ctulhu
- I racconti del Necronomicon. Vol.1
- I racconti del Necronomicon. Vol.2
- Il caso di Charles Dexter Ward /Il-caso-di-Charles-Dexter-Ward-H-P.html
- Il guardiano della soglia
- L’orrendo richiamo
- La casa stregata
- Il Libro dei Gatti
- Il miraggio dello sconosciuto di Kadath
- Il richiamo di Cthulhu
- I miei orrori preferiti
- Le montagne della follia
- Incubi dalle tenebre
- Kadath
- L’ombra venuta dal tempo
- L’orrore di Dunwich
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Howard Phillips Lovecraft: vita e opere dell’autore
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